Cory Barlog, director di God of War, ha rivelato un retroscena di non poco conto nelle scorse ore riguardo al gioco. Premettiamo che il titolo ha spopolato sotto ogni punto di vista, raccogliendo voti stellari dalla critica ma soprattutto un apprezzamento diffusissimo presso il pubblico: eppure, esso è stato più volte a rischio di cancellazione:
Se siamo riusciti ad arrivare alla fine, il merito è stato in grandissima parte delle persone che lavorano con me a Santa Monica Studio. Quando penso a quello che hanno fatto quei ragazzi durante tutti questi anni capisco che hanno superato loro stessi ed hanno remato tutti dalla stessa parte, per un obiettivo comune: solo così potevamo superare le tante difficoltà che ci siamo trovati di fronte, che a volte ci hanno portato a pensare “no, non ce la facciamo a realizzarlo, dobbiamo cancellare tutto”
Mantenere Atreus nel gioco è stata la parte più difficile. Da una parte volevamo assolutamente che lui ci fosse, dall’altra alcune persone del team erano spaventate dal fatto di doverlo integrare nel progetto sia a livello di gameplay che di narrativa. Mi hanno anche chiesto di toglierlo, ad un certo punto, ma ho fatto capire che senza di lui non sarebbe stata la stessa cosa
Questo spiega perché lo stesso Barlog, alcune settimane fa, disse scherzando che sarebbe morto se avesse dovuto lavorare ad altri cinque capitoli di God of War. Il retroscena che vi abbiamo appena riportato ci dà un’idea di quanto possa essere complicato e duro lo sviluppo di un videogioco anche se, come si dice in questi casi, tutto è bene quel che finisce bene…e stavolta è finita benissimo.
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