Digimon Survive è l’ultimo videogioco dedicato ai simpatici mostriciattoli, lanciato in occasione delle 20 candeline dell’anime. La domanda che ci siamo spesso posti è: potremo definire i Digimon come i “rivali” dei Pokémon? In un certo senso sì e, anche se non ha ottenuto la stessa popolarità, negli anni sono riusciti a ritagliarsi una fanbase davvero niente male.
La storia del resto è nota a tutti agli appassionati e il franchise, col tempo, ci ha consegnato anime, manga, film di animazione (tra cui l’ultimo Digimon Adventure: Last Evolution Kizuna) e ovviamente videogiochi. E a proposito di quest’ultimi, dopo svariati rinvii e un cambio del team di sviluppo, abbiamo finalmente messo le mani sulla nuovissima iterazione che ci farà immergere in una versione più “oscura” e dai tratti drammatici.
Ci teniamo a sottolineare fin dalle prime battute che Digimon Survive potrebbe non accontentare tutti i fan per la natura stessa del titolo: una visual novel dai toni survival e un sistema di combattimento S-RPG, ovvero tattico e strategico a turni.
Come vedremo, questa ultima avventura in salsa Digimon non è propriamente adatta ai videogiocatori più giovani: i temi trattati sono più maturi e verremo messi dinnanzi a scelte non sempre facili… quindi, riusciremo a sopravvivere?
In Digimon Survive saremo catapultati in un mondo misterioso popolato da creature terrificanti e pericoli di ogni sorta. Per fortuna, non tutti i mostri sembrano avercela con noi e il nostro protagonista, Takuma Momozuka, riuscirà a stringere amicizia con il tenerissimo Agumon.
Ogni compagno di classe sarà protetto da uno di questi simpatici esseri e legato, a livello di trama, alla loro essenza vitale: infatti se uno dei ragazzi dovesse farsi male anche il Digimon stesso ne subirà le conseguenze. Questo aspetto, questo legame, si riesce a percepire in ogni momento dell’avventura che risulterà sempre più intricata e dai toni oscuri.
Sebbene siano presenti molti degli elementi che contraddistinguono il franchise, Digimon Survive è un’autentica esperienza narrativa condita da un pizzico di GdR, in cui ogni nostra decisione influirà sul rapporto tra i personaggi e sul supporto che riceveremo da loro in battaglia.
Una reinterpretazione più dark della serie originale
Dunque Digimon Survive è una Visual Novel? Per rispondere nella maniera più corretta diremo di sì, poiché il titolo ha una predominanza sul dialogo, sulla storia e i rapporti con i personaggi. Ma questo non vuol dire però che l’aspetto ruolistico sia assente, anzi a dirla tutta è anche ben pensato, ma non sarà il cuore dell’esperienza.
Andiamo con ordine: nel corso della nostra avventura potremo esplorare nuovi luoghi di questa realtà e trovare indizi importanti o informazioni sul nemico. Per farlo potremo far uso della fotocamera del nostro smartphone (ovviamente in gioco) e trovare delle risorse o presenze all’interno dell’area.
L’esplorazione avverrà dunque in pieno stile visual novel: ci sposteremo tramite un mirino sia per parlare con i nostri amici che per trovare indizi nell’area circostante. A volte, tra i vari capitoli, avremo a disposizione anche del tempo libero, che potremo impiegare per far visita ai nostri compagni, chiacchierare e incrementare le affinità (il numero di azioni a disposizione saranno limitate, quindi bisogna prestare attenzione).
Ma nel tempo libero bisogna anche potenziare i nostri Digimon amici e per farlo basterà spostarsi in una zona di allenamento. A essere più precisi, in queste aree spunteranno alcuni avversari pronti a farci le penne, e quindi dovremo essere pronti a pensare in modo logico ed efficace per metterli a nanna il prima possibile.
Il combat system ricorda molto da vicino quello già visto nel glorioso Final Fantasy Tactics, in cui dovremo prendere decisioni fortemente strategiche basate sulla posizione dei personaggi nello spazio del gioco.
Dopo aver deciso il Dream Team da far scendere in campo (massimo di 6 Digimon), dovremo abbattere gli avversari su una griglia a mo’ di scacchiera. Ogni membro della squadra ha le sue peculiari abilità (basate sugli elementali più classici) e può compiere un numero limitato di movimenti per ogni turno. Potremo attaccare l’avversario solo qualora rientrasse nella nostra portata, differente per ogni Digimon, tenendo sempre in considerazione ostacoli sulla nostra traiettoria: qualche colpo potrebbe andare a vuoto qualora ci fosse di mezzo un ostacolo.
Rispetto ai GdR più classici, le abilità passive qui potrebbero non essere molto efficaci: posizionarsi in difesa verso una direzione ci garantisce una protezione frontale, ma ci rende vulnerabili alle spalle e sui fianchi. L’avversario potrebbe eludere la nostra difesa aggirandoci e fare più danni del dovuto (ovviamente anche i nostri attacchi funzioneranno nello stesso modo).
Pensare bene alle strategie di squadra sarà fondamentale: muovere le truppe in modo strategico sulla scacchiera (area di battaglia), equipaggiare cristalli nello slot dotazioni, tener conto dei punti di forza e di debolezza, possedere un curatore nel team, sono solo alcune delle tattiche che dovremo considerare sul campo di battaglia.
E allora come si fa a “collezionare” gli oltre 100 mostri di Digimon Survive? Ovviamente intraprendendo una conversazione sul campo di battaglia per addolcirli e tentare di portarli dalla nostra parte. Praticamente ci verranno fatte tre domande, se risponderemo correttamente potremo provare a convincere la creatura a unirsi a noi.
Tuttavia in caso di successo non è detto che lo farà, quindi a volte bisognerà fare più tentativi. Se sbagliamo la risposta, il Digimon diventerà più cattivo e letale in battaglia: ma niente paura, potremo riprovarci in futuro memorizzando la sequenza giusta. Potremo inoltre scambiare due chiacchiere con i nostri partner umani che, incoraggiandoci, ci garantiranno dei bonus strategici come maggiore velocità, attacco o cure mediche.
Non ci siamo dimenticati delle Digievoluzioni, fondamentali da usare in battaglia per far accrescere la potenza di fuoco e altri attributi ai nostri mostri. Quelli principali evolveranno completando degli eventi karma, mentre quelli “selvatici” potranno farlo tramite particolari pietre reperibili in game.
Nonostante tutto, le battaglie principali della storia sono poche e capiterà di assistere a sequenze narrative molto lunghe prima di poter tornare a combattere. Dopotutto, come abbiamo già detto, la componente da Visual Novel è predominante in Digimon Survive.
Digimon Survive è un’autentica esperienza narrativa condita da un pizzico di GdR
E qui scopriamo il lato più maturo del gioco, una serie di scelte che potrebbero generare conseguenze irreparabili. Infatti, ogni opzione di dialogo non impatterà semplicemente sulle statistiche o affinità nei vari scontri, ma anche comportare la dipartita dei compagni con la conseguente scomparsa del loro Digimon (Ricordate? Sono strettamente collegati).
Nel corso dell’avventura parleremo molto con loro e potrebbero apprezzare le nostre risposte, restarne indifferenti oppure delusi. Non vi sveleremo i dettagli, ma i colpi di scena e quel pizzico di suspence che si avverte mantengono il giocatore nel vivo dell’azione, valorizzato maggiormente dai brillanti disegni del maestro Uichi Ukumo e dalla calzante colonna sonora di Tomoki Miyoshi.
I ragazzi dovranno sopravvivere e, in certi momenti, potreste assistere a delle scene che vi toccheranno il cuore. Ma è un aspetto che funziona perfettamente in un mondo survival, anche se il prezzo del biglietto di questo viaggio può essere più caro del previsto.
Digimon Survive ci ha un po’ spiazzato, un mix tra Visual Novel e S-RPG abbastanza convincente in una reinterpretazione più dark della serie originale. Un titolo molto diverso da Digimon Story: Cyber Sleuth, più maturo, e con scelte karmiche che potrebbero generare delle conseguenze irreparabili per alcuni dei nostri compagni d’avventura. Il combat system strategico su scacchiera, per quanto molto semplice da padroneggiare, risulta abbastanza appagante e ben implementato (anche se gli scontri non sono moltissimi). Con più finali da scoprire, diverse evoluzioni e oltre 100 mostri, Digimon Survive potrebbe intrattenere molto a lungo. Riteniamo tuttavia che il titolo sia poco adatto a un pubblico più giovane e qualche fan potrebbe storcere il naso per questa nuova formula a tema, per l’appunto, survive. |
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