La saga di Final Fantasy si è vista spesso sotto bizzarre e particolari trasformazioni: esperimenti più o meno riusciti di spin-off che univano lo spirito jrpg della serie ad altri generi, spesso quasi all’antitesi. Questo è il caso dei picchiaduro, di cui Dissidia Final Fantasy fu il primo esperimento della compagnia.
Uscito su PSP ormai tanti anni fa, il titolo fu un successo: divertente, con una formula vincente e tutto il fascino dei personaggi e della serie che abbiamo imparato ad amare (e ad odiare, anche) in più di 30 anni. Con l’aiuto esterno di Koei Tecmo, Square Enix riprova a ripercorrere quella strada, stavolta su PS4, con Dissidia Final Fantasy NT. Un nuovo percorso sotto tanti punti di vista, vista la nascita del progetto prima sui cabinati nipponici, ma che ritorna su console portando con sé non solo un nuovo gameplay, ma anche una familiarità e dei contenuti che non potranno che entusiasmare i fan dei due capitoli portatili originali.
Nelle scorse settimane, proprio come alcuni fortunati utenti tra voi, abbiamo potuto testare con mano il titolo attraverso un’interessante closed beta. Nonostante avremo al lancio circa 20 (o più, attraverso eventuali aggiornamenti) personaggi presi di peso dai Final Fantasy numerati, in quest’occasione ne avevamo solo un ristretto numero selezionabile. Ci siamo gettati nella mischia, da grandi fan del decimo e dell’ottavo capitolo, con Tidus e Squall per testare il nuovo sistema di combattimento sviluppato per il titolo. Nuovo, perché pone l’accento rispetto ai precedenti su alcuni nuovi elementi, in primis il focalizzarsi su degli scontri 3vs3. Questo permette non solo di avere degli scontri estremamente spettacolari, ma anche di rendere il gameplay più profondo.
È infatti possibile cambiare il personaggio controllato durante lo scontro, affidando i restanti due all’intelligenza artificiale. Ad un primo momento può sembrare un elemento di distrazione, caotico e forse anche inutile, ma una volta compresa l’importanza del sistema di “classi” sviluppato da Koei Tecmo, ci si accorge di avere di fronte un sistema con una certa profondità e spessore. Le classi sono ben quattro: i Vanguard, basati sulla potenza fisica; gli Assassins, sull’agilità; i Marksman, sul combattimento a distanza; ed infine gli Specialists, che possiedono abilità uniche. Saper utilizzare i vari personaggi a seconda del loro ruolo, ma anche contrastare quelli avversari traendo il meglio dalle loro debolezze, è uno degli elementi più interessanti di Dissidia Final Fantasy NT. Tutto questo va ad aggiungersi al classico sistema di abilità e di equipaggiamento già apprezzato nei precedenti capitoli, sebbene tutto l’aspetto “jrpg” e narrativo del titolo non faceva parte dell’offerta della closed beta. Ci ritorneremo a tempo debito dunque, ma per ora focalizziamoci sugli elementi del sistema di combattimento.
Nonostante queste sostanziali ma notevoli differenze, Dissidia Final Fantasy NT ha un cuore molto simile ai suoi predecessori. Il giocatore dovrà infliggere attacchi “bravery” al nemico, e accumulando punti bravery potremo poi effettuare attacchi HP, che infliggeranno danni secondo l’ammontare di punti accomulati. Un sistema all’apparenza semplicistico, ma che porta con sé un certo valore strategico e un fattore rischio/ricompensa piuttosto estatico, che rende le partite tese fino alla fine.
Per mettere alle strette gli avversari e svuotare le tre barre HP però, avremo nuovi amici: le invocazioni. Un elemento iconico della serie, che fa il suo ingresso con lo scopo di rompere gli equilibri: un cristallo che appare nell’arena, e che permette al team che lo distrugge di evocare uno tra i tanti Eidolon più famosi, come Shiva, Bahamut, Ifrit e altri ancora. Essi ci aiuteranno in battaglia, controllati dall’intelligenza artificiale.: una novità interessante e sicuramente spettacolare, che rompe gli schemi e rende le sfide ancora più estatiche e veloci.
La nostra prova con Dissidia Final Fantasy NT, per quanto breve e afflitta da qualche problema di lag e matchmaking, ci ha entusiasmato e divertito: giocare e sperimentare con i diversi e iconici personaggi di Final Fantasy è sempre un piacere, e il sistema di combattimento 3vs3, per quanto caotico all’inizio, regala sfide entusiasmanti ed avvincenti.
Il gameplay funziona anche dopo tutti questi anni, ma le novità introdotte aggiungono notevole pepe alla formula, rendendolo più veloce e profondo. Graficamente poi, siamo di fronte ad un bellissimo titolo (nonché dal frame rate già piuttosto stabile), con personaggi dal design curato e dettagliato ad ambientazioni grandi e visivamente d’impatto. Dissidia Final Fantasy NT sarà uno dei must del prossimo anno su PS4, e non vediamo l’ora di scoprirne gli altri aspetti, come la modalità storia, nei mesi a venire.