Siamo dunque entrati nella seconda fase della nostra analisi di Dragon Ball FighterZ, un picchiaduro che, non ve lo nascondiamo, abbiamo giocato con un certo fervore. Dopo tante ore passate nella modalità single player abbiamo finalmente potuto toccare con mano anche quella componente che al momento era rimasta inaccessibile in questa release ufficiale del gioco, implementata con una patch al Day-One.
Ci sono stati dei miglioramenti rispetto alle due beta multiplayer pubblicate qualche tempo fa? Sostanzialmente sì, anche se si sta lavorando per migliorare la stabilità con un lavoro davvero costante che permetterà al titolo di essere fruito per molti mesi dato che gli sviluppatori stessi e Bandai Namco Entertainment vogliono dare lunga vita a questo fighting game così competitivo.
Ma partiamo dal principio: all’avvio del gioco vi viene chiesto di scegliere un nickname, indicare la nazionalità e la lobby alla quale fare accesso (ovvero un mondo in miniatura a tema, ovviamente, Dragon Ball). Quest’ultima è costituita da un massimo di 64 giocatori ed è esplorabile in assoluta libertà, subito dopo aver scelto il vostro avatar preferito. Prima di cominciare qualsiasi forma di lotta bisogna però presentarsi nel migliore dei modi, ovvero personalizzando il proprio profilo online (quello che vi identifica prima dell’inizio del match riportando anche il numero di medaglie guadagnate e gli scontri vinti). In questo modo gli avversari troveranno delle informazioni molto importanti relative alle vostre statistiche e non solo. Potranno sbirciare il numero di scontri che avete vinto (e perso), vedere quanti Punti Battaglia avete accumulato e leggere il vostro titolo (per incutere del genuino terrore noi abbiamo optato per il titolo di “Dio della Distruzione”).
Al centro della lobby è presente l’Arena, per sfidare i giocatori in carne e controller che sono al suo interno. Questa modalità l’avevamo già provata nella prima beta multiplayer: dopo aver fatto richiesta di partecipazione all’apposito addetto, resterete in attesa di essere combinati per uno scontro in modo automatico. Potrete occupare ben due posizioni: quelle da battaglia e quelle da spettatore. Inutile dire che la prima comunica a tutti i vostri avversari che siete pronti alla lotta: quando nell’area i due giocatori (quindi i relativi avatar) iniziano a picchiarsi questo vuol dire che sono alle prese con una battaglia che li vede protagonisti in incontri calibrati 3vs3. Insomma, qui potrete migliorarvi e farvi una reputazione prima di addentrarvi in quella che si prospetta come la miglior sfida contro il mondo, ma soprattutto con se stessi. La seconda invece, se le vostre mani sono particolarmente doloranti, vi fa assistere da spettatori ai vari incontri, facendone richiesta e posizionandovi ai lati del campo di battaglia. L’Arena non è una location “ufficiale”, quindi non perderete punti esperienza, ma potrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per provare con mano tutta la furia di questo studiatissimo multiplayer.
Nella lobby è presente anche un’area cinema, ovvero la classica Modalità Replay in cui si può dare uno sguardo molto dettagliato all’abilità degli altri rivedendo i match disputati. Inoltre, se l’incontro è di vostro gradimento, oltre a ricavarne qualche prezioso spunto per le vostre lotte, potrete addirittura interagire attribuendo degli adesivi Z (inserendo, ad esempio, un’espressione sorpresa dinnanzi una combo spettacolare). Se siete particolarmente curiosi, potrete dare un’occhiata anche alle classifiche mondiali, e scoprire chi sta dominando l’Olimpo dei più forti del mondo.
Il riscaldamento è stato fatto, perciò è arrivato il momento di gettarsi nella mischia, nella vera lotta, quella che sancisce a tutti gli effetti il miglior lottatore di Dragon Ball FighterZ. Ci riferiamo al cuore pulsante della modalità multiplayer, ovvero il così definito “Incontro Mondiale”, con cui partire alla caccia dei giocatori più competitivi di tutto il mondo. Qui la sfida si fa davvero impegnativa nel caso in cui sceglieste un Incontro Classificato, ma potreste optare anche per un Incontro Semplice, per una prova leggera e senza frustrazioni.
Ma a noi preme maggiormente soffermarci sulla competizione classificata: come avrete sicuramente capito verrete abbinati con altri giocatori, questa volta però in modo assolutamente calcolato. La decisione spetta soltanto a voi: preferite affrontare avversari del vostro stesso livello oppure andare direttamente a sfidare guerrieri di un certo calibro? Allora sappiate che ci saranno dei pro e contro in tutte queste circostanze. Sfidare dei novizi combattenti non dovrebbe crearvi dei grossi grattacapi almeno agli inizi (a meno che non siate così sfortunati da capitare proprio con un campione di gioco offline!) e inizierete ad accumulare, in caso di vittoria, dei Punti Battaglia che getteranno le basi per la scalata al successo. Ma non fasciatevi la testa prima di rompervela davvero, all’inizio siete dei semplici saibaiman e la strada per diventare dei della distruzione è davvero lunga e faticosa. Nel caso in cui decideste, a vostro rischio e pericolo, di affrontare avversari con molta più fama e abbondanti Punti Battaglia sul groppone, sappiate che le ricompense saranno molto più allettanti. Addirittura potreste ricevere dei PB anche in caso di sconfitta e sicuramente questa “batosta” riuscirà a farvi migliorare in modo esponenziale.
Il lavoro di Arc System Works con Dragon Ball FighterZ, anche nel multiplayer, continua a stupirci
Vi mettiamo però in guardia su un punto: durante gli scontri più duri, in cui state facendo letteralmente a pezzettini i vostri avversari, potrebbe capitare vostro malgrado di incorrere nel fastidioso ragequit (ovvero quando l’avversario se la dà a gambe levate mentre le prende di santa ragione), e questo potrebbe farvi davvero imbufalire. Per evitare questa spiacevole situazione, scegliete l’opzione che vi contente di associarvi ad utenti che hanno alle spalle un certo numero di battaglie disputate senza disconnessioni: questo ridurrà in modo evidente l’incorrere di questa seccatura.
Bisogna dire che l’abbinamento è sempre molto rapido (dipende sempre dal tipo di connessione che si possiede), ma nella maggior parte dei casi non starete lì a tribolare nella ricerca di una partita. Alcuni scontri sono molto bilanciati e gli avversari (o almeno contro di noi) si sono comportati, nella maggior parte dei casi, sempre in modo molto corretto, risparmiandoci ogni forma di frustrazione esasperante.
Vi consigliamo di cercare partite con avversari che possiedono una connessione discreta: ci è capitato in alcuni match di incorrere in connessioni che presentavano una latenza del frame di 10 punti. Questo può portare a ritardi mostruosi di latenza, che possono stravolgere l’esito del match a vostro sfavore impedendovi di realizzare combo infallibili o peggio, facendo comparire lo spiacevole messaggio “connessione persa“.
Il lavoro che si sta facendo con questo Dragon Ball FighterZ, anche sotto il punto di vista del multiplayer, continua a lasciarci in un certo senso affascinati: si vede che si punta a mantenere un’esperienza sempre di alto livello, ma soprattutto competitiva, il che non guasta mai in titoli di questo calibro. Ricordate sempre di allenarvi bene: per totalizzare ottimi punteggi e riuscire a diventare dei veri Pro, nel caso in cui voi non lo foste già, occorre molta pazienza e una dedizione da far invidia anche ad un monaco.
Come avevamo già accennato in sede di recensione, Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro basato sul miglioramento: costringe, in un certo senso, i giocatori più devoti ad evolvere e cercare avversari sempre più forti (dopotutto non è lo stesso Goku in costante ricerca di guerrieri sempre più letali?). Fin dalle prime partite classificate, e non, scoprirete quanto sia difficile da buttare giù l’avversario (con le dovute eccezioni), ma se non vi scoraggerete dopo qualche match in cui vi hanno “mazzolato” con stile, scoprirete senza alcuna remora quanto ha da offrire questo rivoluzionario picchiaduro basato sull’anime di grande successo.
Dragon Ball FighterZ può essere goduto in multiplayer anche in compagnia degli amici, nel caso in cui la competizione non fosse il vostro forte. Infatti esiste la possibilità di creare delle stanze pubbliche o private (protette da password numeriche) fino ad un massimo di 8 giocatori denominate “Incontro sul Ring” in cui affrontare persone che vi fanno richiesta nella lobby o i vostri amici. Chi ospita la partita può anche creare un “Incontro di Gruppo sul Ring” per organizzare un evento davvero speciale. Sei utenti si riuniscono e ognuno di loro sceglie un solo personaggio per scendere sul campo di battaglia in due squadre da 3 giocatori. Al di fuori delle battaglie i giocatori presenti nella lobby possono comunicare tra di loro grazie a messaggi predefiniti e Adesivi Z sbloccabili con la valuta di gioco.
Dopo aver trascorso molte ore su Dragon Ball FighterZ, sia in modalità single player che online abbiamo una certezza: siamo fronte ad una produzione che, siamo convinti, lascerà il segno nei prossimi tempi nel campo dei fighting game competitivi. Riuscire a realizzare un picchiaduro completo e appagante ispirato ad un anime di gran successo non è cosa da poco. Trovarsi in un unico e grande mondo con tante cose da fare rappresenta un acquisto obbligato per i fan (anche se non particolarmente portati per il genere) ma anche per tutti coloro che cercano un videogioco davvero ben realizzato. Continueremo a seguire Dragon Ball FighterZ sempre più da vicino anche perché siamo convinti che possieda tutte le caratteristiche per farsi strada nello straordinario mondo degli eSport.