02 Ott 2018

Dragon Ball FighterZ – Recensione (Switch)

Se avete avuto modo di seguirci in questi mesi, allora avrete sicuramente notato la nostra dedizione sul picchiaduro di Arc System Works e Bandai Namco dedicato ad uno degli anime di maggior successo di sempre: Dragon Ball. Chi vi scrive, inutile negarlo, è un grande appassionato di animazione giapponese e quando all’E3 2017 è stato svelato Dragon Ball FighterZ ha nutrito subito un certo interesse, non solo per quel che ne concerne la fedeltà con l’opera del maestro Toriyama ma anche dal punto di vista del gameplay.

Il risultato è stato quello che è stato: Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro molto apprezzato non solo dai fan, ma anche dai veri e propri “Pro” che hanno trovato qualcosa di decisamente appagante e molto competitivo. E non a caso è stato uno dei protagonisti dell’EVO 2018, il più prestigioso evento per gli amanti dei picchiaduro, con 2500 persone iscritte per competere al titolo.

Nel corso di questi mesi oltre ad essere stati rilasciati nuovi guerrieri Z, 8 per la precisione, che abbiamo trattato nel dettaglio qui, Arc System Works ha continuato a supportare il gioco con eventi e competizioni mirate: probabilmente questo è uno dei motivi del suo successo.

Un successo che cerca di consolidarsi anche su Nintendo Switch. Proprio così, Dragon Ball FighterZ arriva coraggiosamente anche sull’ibrida di Nintendo portando la frenesia e la competizione anche in modalità portatile. Vi diciamo fin da subito che non si tratta di un semplice porting delle altre versioni console e PC, ma di un gioco ottimizzato molto bene.

La nostra recensione verterà più che altro su un’analisi della versione suddetta e non ritoccheremo i tasti già affrontati qualche mese fa nella primissima review (che potete leggere qui). Che stiamo aspettando dunque, i calletti sono pronti a indurirsi a colpi di Kamehameha!

Dragon Ball FighterZ
Pronto alla lotta anche su Switch!

Trattandosi ovviamente dello stesso gioco, Dragon Ball FighterZ vi (ri)proietta nel sempre ridente Hub caratterizzato da alcuni dei luoghi iconici dell’anime, luoghi in cui potrete cimentarvi nelle modalità che più vi ispirano. Dovete pur fare affidamento al vostro istinto, ma se è la prima volta che mettete le mani sul picchiaduro di Goku e gli altri, allora il nostro primissimo consiglio è quello di buttarvi subito nella modalità Storia.

Il motivo è semplice: progredendo potrete imparare i fondamentali del combattimento ed è la scelta perfetta per i principianti. Offre inoltre l’opportunità di immedesimarsi in una storia inedita scritta appositamente per il videogioco (fidatevi, può valerne davvero la pena). Dopo aver preso confidenza col gioco, in seguito ad una pratica degna degli allenamenti del maestro Muten, allora si può iniziare a valutare la possibilità di partecipare a scontri online.

Vi diciamo questo perché, nonostante il titolo sia una novità assoluta per Nintendo Switch, potreste incorrere in giocatori che hanno fatto addestramento su altre console o PC e non esiteranno neanche un secondo a fare polpette delle vostre pregiate carni. Imparate dunque i fondamentali, cercate la squadra più adatta al vostro stile di combattimento, e non dimenticate di mettere in campo quella strategia fondamentale per giocare ai picchiaduro a livelli altissimi.

Dragon Ball FighterZ funziona davvero bene sulla console Nintendo

Qualcuno potrebbe pensare che essendo un picchiaduro estremamente competitivo non possa essere particolarmente apprezzato da coloro che hanno poca dimestichezza con il genere. Mai affermazione fu più sbagliata: Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro variegato, per tutti, che si adatta nel modo più giusto alle abilità del giocatore.

Non a caso abbiamo usato la parola “adatta”, che risulta azzeccata per Switch. Anche se da una prima, apparente analisi induce a pensare al contrario, Dragon Ball FighterZ funziona davvero bene sulla console Nintendo. E questo funzionamento ci ha davvero sorpreso soprattutto dal punto di vista del gameplay e del netcode nelle partite online.

In pratica non noterete nessuna differenza per quel che riguarda la stabilità di gioco, sia che giochiate in handheld mode che su TV. Vi basterà semplicemente mettervi comodi sulla vostra poltrona, accendere la console e iniziare a menare mazzate in incontri 3v3 all’ultimo uomo.

Dragon Ball FighterZ
Un piccolo compromesso grafico è ben accetto se la giocabilità rimane altissima

Ovviamente non tutto rasenta la perfezione e per mantenere un certo livello di stabilità occorre scendere a degli inevitabili compromessi. Un compromesso dettato da una grafica non sempre pulita, caratterizzata da contorni di personaggi sbiaditi e scenari un pochino meno definiti. Siamo piuttosto pignoli perché venendo da una PS4 Pro certe cose si riescono a notare se si è particolarmente attenti: questo non significa affatto che la grafica su Switch sia sottotono, tutt’altro, anzi è assolutamente godibile.

La cura che gli sviluppatori hanno riservato per questa versione si conferma anche su un nuovissimo studiato sistema di combattimento. In parole povere il titolo può essere giocato in diversi modi: in versione portatile, in modalità TV con i due Joy-Con a mo’ di pad classico e con un Pro Controller (acquistabile separatamente). L’approccio ovviamente cambia in base ad ogni tipo di impugnatura, ma bisogna constatare che il gioco in portatile è davvero molto comodo, a parte la mancata realizzazione di alcune mezzelune sul controller per l’esecuzione di tecniche speciali, complici dei tasti forse un po’ piccoli. Cambia tutto con il Pro Controller poiché i tasti sono più grandi e la maneggevolezza è pari a quella di un controller PS4 o Xbox One.

Uno dei più gratificanti fighting game che avrete modo di toccare con mano

Allora vi chiederete: non è possibile giocare in due? Certo che sì, e qui entra in campo un nuovissimo sistema di comandi semplificati che si aggiunge a quello classico. In sostanza ogni giocatore impugna il suo Joy-Con e grazie ad alcune nuove combinazioni di tasti può godere di un’esperienza quanto più godibile. Le limitazioni sono date da una grandezza fin troppo piccola del controller e dal fatto di dover realizzare tecniche in modo completamente diverso. È apprezzabile comunque che per giocare con gli amici non si è per forza costretti ad acquistare altri controller a parte.

La versione Switch racchiude tutti gli aggiornamenti delle altre versioni per console, tutti i personaggi disponibili aggiuntivi (sbloccabili acquistando il FighterZ Pass o singolarmente) e gli eventi a tempo accessibili. Questo significa che qualora siate fruitori unicamente della console Nintendo non avrete niente da invidiare a tutti gli altri giocatori e potrete divertirvi senza limiti.

Dragon Ball FighterZ
Chi la spunterà?

Quel che abbiamo provato molto attentamente è il comparto online, essendo uno dei punti di forza della produzione. Ci siamo dilettati in incontri classificati e abbiamo avuto modo di disputare un numero consistente di match: a parte qualche caso in cui la latenza di connessione raggiungeva anche i 14 secondi, la maggior parte delle partite sono state quasi perfette e non sono riuscite a farci infuriare (a parte quando l’abilità dell’avversario era per noi di un altro livello, ma purtroppo tutti hanno dei limiti). In Lobby particolarmente affollate si possono riscontrare rallentamenti quando ci si sposta con il proprio avatar mentre si è online, ciò però non rappresenta un problema così insormontabile.

L’arrivo di Dragon Ball FighterZ su Nintendo Switch ci ha fatto molto piacere perché conferma che l’ibrida della grande N, nonostante alcuni inevitabili limiti tecnici, continua ad espandersi con titoli di terze parti dimostrando la volontà di ogni sviluppatore di puntare tantissimo su questa particolare console.

Il titolo dedicato all’intramontabile saga è rivolto a tutti coloro che amano Dragon Ball, i validi picchiaduro e che vogliono disputare entusiasmanti incontri in modalità portatile ovunque si vuole: è meraviglioso tirar fuori la console mentre si aspetta l’autobus e far sentire a tutti l’urlo di Goku mentre scaglia una devastante Kamehameha. Una volta a casa basta inserire la console nella Dock e continuare a combattere senza sosta sul TV.

Conclusioni

Dopo 7 mesi dal debutto sulle altre piattaforme di gioco e PC, Dragon Ball FighterZ arriva finalmente anche su Nintendo Switch. Le caratteristiche della console rendono il picchiaduro di Arc System Works assolutamente appetibile, una portata degna di un posto di riguardo nella line-up di Nintendo.

Dragon Ball FighterZ è un picchiaduro 3v3 molto ben realizzato e ottimizzato perfettamente per la console della grande N. A partire da un gameplay che non soffre di freeze, lag o rallentamenti di sorta, a parte qualche raro momento in cui la frenesia su schermo diventa davvero eccessiva. Una realizzazione così certosina però comporta una grafica non proprio pulitissima e texture a volte a bassa risoluzione, ma che non compromette assolutamente la bontà ludica proposta.

Senza tanti giri di parole: se avete una Nintendo Switch, vi piacciono i picchiaduro e siete fan di Dragon Ball, allora non avete nessuna ragione per non farlo vostro. Inutile negarlo, Dragon Ball FighterZ non è solo uno dei migliori tributi videoludici ispirati ad un anime di successo, ma è uno dei più gratificanti fighting game che avrete modo di toccare con mano. E su Switch potrete giocarci anche in modalità portatile: che volete di più?