13 Feb 2017

Dragon Ball Fusions – Recensione

Sono ormai più di 30 anni che Dragon Ball è sulla cresta dell’onda, un manga (e anime) così straordinario che è riuscito a conquistare anche coloro che non sono propriamente appassionati delle avventure a stampo nipponico. Il protagonista della serie, che sicuramente conoscerete alla perfezione (ovviamente parliamo di Son Goku), è stato addirittura scelto come prossima mascotte dei giochi olimpici che si terranno in Giappone nel 2020, questo semplicemente per capire che importanza possa avere l’opera creata dal maestro Akira Toriyama. Dal punto di vista videoludico sono stati fatti passi da gigante, anche grazie a Dragon Ball Xenoverse 2, penultimo titolo pubblicato dalle nostre parti, capace di intrattenere come mai prima d’ora. Penultimo semplicemente perché Bandai Namco ha pubblicato nel nostro Bel Paese Dragon Ball Fusions, che fa il suo debutto sulle console dalla famiglia Nintendo 3DS. La prima cosa che sicuramente vi salterà all’occhio è la parola “Fusions”, che già da sola ci fa capire sostanzialmente il tipo di produzione che esamineremo. Converrete con noi su un punto: le fusioni sono state sempre molto affascinanti nell’universo di Dragon Ball, e forse quelli più “attempati” come noi ricorderanno sicuramente quanto fosse divertente effettuare determinate fusioni in Dragon Ball Budokai 2 con personaggi che, fondamentalmente, non c’entravano nulla l’uno con l’altro (Goku con Mr. Satan, per portare un esempio). Quello che vi troverete di fronte sulla console portatile di Nintendo è sostanzialmente un gioco di ruolo, basato sul sistema di combattimento “Carta, Forbici e Sasso”. Volete scoprirne di più? Beh allora leggete la nostra accurata review.

In un tempo sconosciuto e in un luogo imprecisato, in compagnia del vostro miglior amico/rivale, comincia questa straordinaria avventura. Dopo aver radunato le famosissime sfere del drago, voi e Pinich evocherete Shenron per esprimere un desiderio di vitale importanza: partecipare al più grande torneo di arti marziali mai realizzato nella saga di Dragon Ball. Presi alla lettera dal famosissimo drago verrete teletrasportati in un mondo creato su misura, dove tutti i famosi combattenti tratti da ogni “Era” di Dragon Ball si ritroveranno a fare squadra per raggiungere un solo obiettivo: dimostrare di essere il più forte di tutti i tempi.
La prima cosa che dovete fare una volta avviato il gioco è quella di creare il vostro personaggio, e qui potete sbizzarrirvi come meglio credete: preferite essere dei Saiyan, quindi rudi e molto combattivi? Oppure degli Oltranei (razza Kaiohshin e Majin), e impersonare una divinità che sia buona o cattiva? La scelta ricade dunque su 5 razze tratte dall’universo “Toriyamesco” (Terrestre, Saiyan, Namecciano, Oltraneo e Alieno) ognuno con punti di forza e debolezza, un po’ sulla falsa riga di Dragon Ball Xenoverse 2 ma con un editor ridotto un po’ all’osso e con poca varietà nella creazione del proprio alter ego. Ma poco importa, Dragon Ball Fusions non vuole fare dell’editor il punto di forza, ma della componente ruolistica che contraddistingue in modo inconfondibile questo tipo di produzione.

Come abbiamo già detto, Dragon Ball Fusions è un RPG nudo e crudo basato sul sistema di “Carta, Sasso e Forbici”, vale a dire che si applicano le regole di battaglia molto simili al famosissimo gioco che facevamo un po’ tutti da bambini (e che continua ad essere uno degli aspetti fondamentali ancora oggi nella saga Dragon Ball Super, pensate allo ‘scontro’ di Lord Beerus e Olong per il destino della Terra). Cerchiamo di esaminare questo aspetto: la vostra squadra sarà costituita da ben 5 personaggi, ognuno con un suo stile di combattimento (Velocità, Potenza o Tecnica) che predomina su uno di quelli rimanenti (Potenza su Tecnica, Tecnica su Velocità e Velocità su Potenza). Di fondamentale importanza è quindi decidere che tipo di combattente volete essere, in modo da creare una squadra più omogenea e competitiva possibile. Sarà possibile ingaggiare nuovi guerrieri “facendo colpo su di loro” in battaglia oppure soddisfacendo determinati requisiti. La registrazione di nuovi combattenti non solo rafforza la vostra squadra ma è anche fondamentale ai fini del proseguimento della trama poiché occorre acquisire una specifica quantità di “energia” (accumulata facendo unire personaggi di razze diverse al vostro team) per ottenere l’accesso alla prossima area del gioco (aprendo dei varchi temporali). La storia, e quindi la progressione del gioco, si basa sull’incontro e il dialogo con i vari personaggi di Dragon Ball su mappa soddisfacendo le varie richieste, che siano principali o secondarie.

Dragon Ball Fusions è un RPG nudo e crudo basato sul sistema di combattimento ‘Carta, Sasso, Forbici’

L’obiettivo di questo titolo, come ogni RPG che si rispetti, è quello di fare punti esperienza, e per fare ciò occorre sfidare le varie squadre che si possono incontrare nell’HUB (ovvero il mondo di gioco) costituite da altri PNG inventati ma ispirati alla saga. Gli scontri sono abbastanza intuitivi, anche se vi occorre una determinata strategia per mandare KO tutti i vostri avversari in un tempo limite ragionevole. Svolgerete le vostre intense battaglie all’interno di un’area ben delineata e starà a voi decidere quale strategia utilizzare e come posizionare i vostri combattenti al fine di guadagnare vantaggi strategici: scaraventare l’avversario fuori da quest’area, oltre ad arrecare ingenti danni, gli fa perdere il turno. Una linea temporale indica quando arriva il momento di prendere a sberle i vostri “incauti” avversari. Abbiamo accennato alla giusta strategia di combattimento: infatti se due personaggi della stessa squadra si ritrovano consecutivi sulla linea temporale possono effettuare attacchi concatenati. Una volta scagliato il vostro pugno più forte, l’avversario viene sbalzato nella direzione del vostro attacco, ma potrebbe anche effettuare una parata, con il giusto tempismo e prevedendo la direzione del vostro colpo, riducendo drasticamente il danno ricevuto (stessa cosa vale anche quando è lui a volerci far male). Molto appagante è decidere dove scaraventare l’avversario: fuori dal ring, contro un vostro compagno che lo colpirà a sua volta, o sbatterlo su un altro rivale danneggiando entrambi.

Fondamentalmente è importante scegliere con attenzione quale azione eseguire e come muoversi sul campo di battaglia, altrimenti rischierete di ritrovarvi in scontri che potrebbero durare più di 15 minuti (e non parliamo solo di Boss Battle). Ma se non siete soddisfatti di pugni, calci e colpi energetici che avete eseguito nel corso dei vostri scontri allora potete eseguire una fusione a 5 ed essere davvero devastanti. Si, avete capito bene: i vostri eroi, grazie ad una danza più vistosa del solito, si uniranno in un unico grande combattente che può fare piazza pulita di tutti i villain che si ritrovano davanti (a patto però di colpirli). Al termine della battaglia, oltre ad ottenere punti esperienza, se i vari avversari vengono sconfitti con un ring-out potete ottenere una o più “mosse speciali” da equipaggiare a tutti i membri della squadra (ma a differenza di Xenoverse non tutte le tecniche sono compatibili con i personaggi). Una cosa che noterete in battaglia è che non c’è nessuna possibilità di ricaricare l’energia, a patto di possedere in squadra un alleato con una mossa di supporto dedicata, ma a fine round per ripristinarvi dovete recarvi in una “base”, che può essere la Capsule Corporation o il pianeta di Re Kaioh, per far riposare tutta la squadra e tornare più combattivi che mai.

Veniamo al punto forte del gioco, ovvero la caratteristica su cui i ragazzi di Ganbarion hanno voluto puntare particolarmente: le fusioni. Partiamo con una premessa dovuta: dimenticate completamente le regole di fusione a cui avete assistito nell’Anime o nel manga di Dragon Ball. Qui non occorre lo stesso livello di forza e di altezza per poter eseguire una normale fusion, quindi potete assistere a qualcosa di veramente unico e alle ‘unioni’ più bizzarre mai viste in questo universo. Date sfogo a tutta la vostra creatività: noi ci siamo divertiti a realizzare fusioni tra Kakaroth e Broly (Karoly), tra Crilin e Gohan (Crigohan), tra Pan e Videl (Pandel), ma la migliore di tutte è quella tra Majin Bu e Mr. Satan, e un merito particolare all’improbabile fusione tra Freezer e Cell. Insomma, sta a voi decidere quale forma assumere e, ve lo garantiamo, le possibilità sono davvero molte. Ma non ci sono solo fusioni convenzionali: infatti grazie ad un particolare braccialetto si possono realizzare nuovissime fusioni permanenti che consentiranno di avere in squadra nuovi personaggi mai visti.

Il punto di forza di Dragon Ball Fusions è senza ombra di dubbio il sistema di fusione, appagante e divertente

Lo abbiamo ripetuto più volte: Dragon Ball Fusions è un RPG di stampo nipponico, un genere che, dopo quello del picchiaduro classico, è molto apprezzato nel Sol Levante (infatti questo titolo trae ispirazione dal cabinato interattivo di carte Dragon Ball Heroes). Nonostante il grande lavoro di Ganbarion il titolo non è esente da difetti: i combattimenti a lungo andare potrebbero risultare molto lunghi e ridondanti, le missioni secondarie si limitano al compimento di una determinata attività di combattimento o apertura di un portale, i movimenti su mappa non sono così immediati (non si è pensato all’implementazione su New 3DS del c-stick per muovere la telecamera, ed è tutto limitato alla levetta classica). Qualcuno di voi potrebbe storcere un po’ il naso poiché la storia non segue la timeline canonica del cartone animato, ma una storia pensata esclusivamente per questo videogioco che porta con sé l’umorismo e il fascino della serie: non è strano vedere infatti nella stessa squadra il primo Goku Bambino con sua Nipote Pan di GT. Questo probabilmente è uno degli aspetti più carini di questo tipo di produzione.

La grafica di gioco è davvero curata, tutti i personaggi hanno uno stile Super Deformed e la realizzazione (nonostante i limiti grafici del Nintendo 3DS) non è niente male. Non è difficile riconoscere i vari edifici e luoghi caratteristici (seppure non in scala) mentre ci si sposta con il protagonista tra le varie isole fluttuanti. Durante gli scontri le animazioni sono molto fluide e non abbiamo notato nessun problema grafico neanche in circostanze particolarmente frenetiche. Da far presente la totale assenza della funzione 3D supportata dalla console. Dal punto di vista del sonoro siamo nella media, con voci completamente in giapponese e sottotitoli in italiano (anche se talvolta sono difficili da leggere poiché schiacciati, quando ci sono troppe parole in un testo). La re-introduzione di una intro cantata, con filmati studiati per l’occasione, rappresenta una delle “chicche” che i fan più dedicati non possono fare a meno di notare.

Quello che ci è piaciuto particolarmente di Dragon Ball Fusions è l’enorme vastità di personaggi tratti da ogni saga (Dragon Ball, DBZ, DB GT, Super e svariati Movie) uniti in unico grande gioco e che se le danno di santa ragione “senza se e senza ma”. Certo che, bisogna dirlo, questo titolo è esclusivamente dedicato ai fan e non ce la sentiamo di consigliarlo a chi conosce poco la saga.

Conclusioni

Se volete un buon RPG strategico e siete particolarmente amanti dell’universo di Dragon Ball nella sua interezza, allora non potete perdervi questo Dragon Ball Fusions. Bandai Namco Entertainment e Gambarion sono stati in grado di confezionare qualcosa di mai visto prima d’ora, dedicato appositamente ad una fanbase sempre più esigente. Questo gioco di ruolo basato sul sistema di fusioni (alcune davvero esilaranti) si è rivelato una mossa abbastanza vincente che riesce a racchiudere tutta l’ironia tipica della saga. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco, recita il detto, infatti Dragon Ball Fusions non è esente da piccoli difetti: battaglie a volte troppo lunghe (che potrebbero generare una certa frustrazione), missioni secondarie un po’ sottotono e ripetitive, e un sistema di combattimento che a qualcuno potrebbe risultare un po’ confusionario. Occorre comunque una certa dedizione per riuscire ad entrare nell’ottica di gioco.
Tutto sommato il titolo fa divertire, e lo fa in grande stile: scene di intermezzo esilaranti, tante e tante fusioni, richiami a tutte le saghe (anche Dragon Ball Super).
Dragon Ball Fusions è un gioco perfetto per le console della famiglia Nintendo 3DS e si adatta perfettamente al tempo che potete dedicarci: un mordi e fuggi o lunghe e appaganti sessioni di gioco. Per noi è promosso: se amate Dragon Ball dategli una chance, potrebbe intrattenervi per ore e ore.