Ebbene sì, non manca molto al lancio ufficiale di Dragon Ball: The Breakers, un progetto che ha suscitato il nostro interesse quando fu presentato qualche mese fa. Sì, perché mai prima d’ora ci siamo sentiti delle prede dei main villain dell’epopea di sensei Toriyama, pronti a scappare per non rimetterci le penne o combattere come dei veri Saiyan.
Da quel che avrete intuito anche da qualche trailer rilasciato da Bandai Namco, Dragon Ball: The Breakers è un asimmetrico online multiplayer ambientato nello stesso universo dei Dragon Ball Xenoverse. Questo vuol dire trovarsi nuovamente dinnanzi a fratture temporali e problemi che starà a noi risolvere, ma ci arriveremo presto.
Dal canto nostro, abbiamo avuto l’occasione di provare con mano il titolo di Dimps grazie all’ultimo closed beta test sia su PS4 che su PC. Dopo due intense sessioni da 4 ore ciascuna, ci siamo fatti una primissima idea di questa esperienza sulla falsa riga di Dead By Daylight. Ci è sembrato, nonostante alcune idee brillanti, un progetto un po’ troppo confusionario e con un comparto tecnico troppo macchinoso anche nelle animazioni.
Sicuramente i feedback della community saranno molto utili per migliorare il gioco completo, previsto per il prossimo 14 ottobre per PC, PS4, Xbox One e Nintendo Switch.
Come vi abbiamo accennato, l’universo di riferimento di Dragon Ball: The Breakers è quello di Xenoverse. Il primo incontro che faremo, dopo aver creato il nostro avatar, sarà con Trunks che ci guiderà per una buona mezzoretta a tutte le caratteristiche del gioco.
Ma lo scopo del gioco qual è? Presto detto. Tutti i giocatori verranno divisi in due fazioni: un razziatore darà la caccia fino a sette superstiti, e nel frattempo entrambe le parti dovranno completare diversi obiettivi. Il razziatore dovrà usare la sua incredibile potenza per eliminare tutti gli obiettivi mentre i superstiti saranno chiamati a riparare la macchina del tempo e fuggire dalla frattura temporale.
Per farlo occorrerà trovare le chiavi del potere e posizionarle nei luoghi designati (contrassegnati con delle lettere dalla A alla E), per poi attivare la super macchina del tempo. A questo punto comparirà il sistema d’avvio al centro del campo per permetterci di scappare.
Detta così può sembrare semplice, ma non lo è affatto: il razziatore starà sempre alle nostre calcagna e non esiterà nemmeno un attimo a darci il colpo finale. Quando giocheremo nei panni del superstite, dovremo sfruttare tutta l’arena a nostro vantaggio e utilizzare le abilità a tempo: ad esempio i trampolini per fare enormi balzi o effettuare tecniche accecanti (qualcuno ha detto il Taiyoken di Crilin?) per scappare dal villain di turno.
Ma fuggire non è l’unica vittoria contemplata: raccogliere cubi energetici, salvare civili e portare a compimento gli obiettivi, ci farà ottenere la stessa potenza dei guerrieri Z più famosi, così da essere pronti a combattere contro il razziatore. Se i superstiti riusciranno ad azzerare l’energia del cattivone di turno, usciranno vincitori dal match.
Inoltre, qualora il razziatore riuscisse a distruggere la macchina del tempo, potremo scappare con una macchina del tempo d’emergenza (quella di Trunks per capirci), abbandonando di tanto in tanto qualche compagno sul campo di battaglia.
Durante le nostre prove, abbiamo notato che i giocatori prediligevano la strategia in solitaria: della serie, ognuno pensa per sé. Crediamo invece che sia molto importante coordinarsi con la squadra, e non basta indicare qualche punto di interesse per riuscire a capirsi (soprattutto se non si gioca tramite chat vocale).
Durante la closed beta, molti dei nostri compagni online puntavano ai cubi energetici per potenziarsi per poi andare ad affrontare Cell o Freezer (i due main villain della beta). In questo modo il titolo perde un po’ di mordente e diventa una gara a chi diventa più forte. Secondo un nostro modestissimo punto di vista, doveva essere più presente l’approccio stealth e non una corsa a rubarsi le risorse per potenziarsi e diventare sempre e solo il Goku o il Vegeta di turno.
Bella anche l’idea di inserire tre tipi di radar, per rintracciare le Sfere del Drago, i civili e le chiavi del potere. Ma quando si è braccati, chi ha il tempo di guardarlo? Non aiuta anche l’assenza di una mini-mappa, utilissima per orientarsi nelle varie zone: capiterà infatti spesso di gironzolare a vuoto e perdersi nelle grandi arene.
Ci è sembrato interessante giocare come razziatore con l’obiettivo di eliminare tutti i superstiti, distruggere la macchina del tempo e ovviamente evolversi per diventare ancora più forti. Per farlo bisognerà assorbire l’essenza vitale dei sopravvissuti, che non solo ci porterà sempre più vicini al nostro obiettivo di distruzione, ma ci darà accesso a tecniche sempre più potenti.
Il razziatore può usare pochissimi oggetti, alcuni utili per rintracciare i civili (e assorbirli) o trarre in inganno i poveri terrestri. I villain potranno volare per tutte e 5 le zone e una scarica di onde energetiche a volte è sufficiente per “papparci” le incaute prede. Purtroppo non ci è piaciuto molto il combat system da questa beta: troppo macchinoso, impreciso e assolutamente datato per una produzione moderna che può essere giocata con tutta tranquillità anche sulle console PS5 e Xbox Series X in retrocompatibilità.
Anche le animazioni non ci hanno entusiasmato: i movimenti sono abbastanza innaturali, soprattutto se li paragoniamo a quelli di Dragon Ball Z: Kakarot. Per non parlare poi dei luoghi al chiuso dove in genere ci sono le casse oggetti, quasi tutti identici e privi di personalizzazione.
Per quanto riguarda il matchmaking abbiamo notato differenze tra le due versioni da noi provate: su PS4 l’attesa si è protratta anche per più di 10 minuti prima di trovare qualche giocatore, mentre su PC tutto è filato liscio con match che si avviavano dopo circa 30 secondi. Un aspetto su cui Dimps dovrà lavorare dato che potrebbe scontentare gli utenti su console. Nella beta non era presente il cross-play, immancabile per una produzione di questo tipo.
Vista la formula, Dragon Ball: The Breakers presenta anche uno shop con oggetti per la personalizzazione, set costumi ed estrattori spirituali. La beta non ci ha permesso di scoprire questo aspetto nella sua interezza e quindi preferiremo parlarvene in fase di recensione.
Dragon Ball: The Breakers sembra avere delle idee interessanti, ma ci ha lasciato molti dubbi sulla qualità generale, a partire proprio da un concept di gioco abbastanza confusionario e dal comparto tecnico forse un po’ troppo datato. Il supporto al titolo con tanti contenuti sarà fondamentale, ma la sensazione di trovarsi dinnanzi a un qualcosa di limitante e ripetitivo pervade nella nostra mente: ci toglieremo qualsiasi dubbio tra qualche mese.
Dragon Ball: The Breakers Special Edition è disponibile in prenotazione da GameStop.
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