25 Ott 2016

Dragon Ball Xenoverse 2 – Recensione

È sempre una grande responsabilità per uno studio di sviluppo trovarsi di fronte ad un sequel, in particolar modo se questo porta il nome di una delle serie anime più apprezzate da 30 anni a questa parte. Questo è proprio il caso di Dragon Ball Xenoverse 2, che sulla scia del successo del primo capitolo tenta di imporsi nel mercato videoludico mettendo in atto tutti quei miglioramenti che hanno fatto un pochino storcere il naso ai videogiocatori circa un anno e mezzo fa. Questo nuovo gioco quindi parte da una base molto solida che vi proietta in una città tutta nuova con tante nuove caratteristiche, e vi consente di creare un Time Patroller ancora più forte e determinato.

Gli sviluppatori, nei mesi, hanno cercato di apportare tutte quelle dovute modifiche al gameplay atte a rendere il gioco godibile a tutti gli appassionati delle sette Sfere del Drago, e non solo. A partire dalla fisica dei personaggi, agli scenari completamente rimodellati, ma soprattutto una nuova storia che continua in modo egregio le vicende già narrate nel primo Xenoverse.

Nuovi personaggi, sfide boss, grafica potenziata (dato che questo titolo è sviluppato esclusivamente per console current-gen e PC) e tante nuove piccole e grandi feature lanciate nel calderone da Bandai Namco. Siete curiosi di sapere se vale la pena immergersi nella cittadina di Conton City e sferrare l’ultima Kamehameha dimostrando di essere dei veri “fichi”? Non vi resta che scoprirlo insieme a noi.

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Sbizzarritevi a creare il vostro Pattugliatore Temporale, meglio se con un’espressione da duro, no?

La storia di Dragon Ball Z è nuovamente in pericolo (non che la cosa ci stupisca) e gli unici che possono fare realmente qualcosa siete voi, giovani Time Patroller assoldati al fine di proteggere lo scorrere del tempo. I cattivi già incontrati in precedenza, Mira e Towa, hanno “plagiato” personaggi del calibro di Turles e Slag per stravolgere nuovamente il corso degli eventi. Inoltre un nuovo misterioso nemico spalleggerà questa coppia di cattivoni pronti a far tutto per dominare l’umanità. Dunque, il gioco ha dalla sua una buona modalità storia, che dovete affrontare in singolo con il vostro aspirante eroe, seguendo alla lettera i consigli del vecchio Kaiohshin e della Kaiohshin del tempo. Questa modalità offre certamente una discreta longevità, ma come scoprirete ben presto, non è l’unico punto di forza di questa così elaborata produzione.

Dopo gli eventi del primo Xenoverse (non diteci che non l’avete giocato), ‘Toki Toki City’ è stata completamente ricostruita e rinominata per l’occasione ‘Conton City’; qui potete scorrazzare e muovervi con assoluta libertà, interfacciarvi con gli altri cadetti e soprattutto utilizzare tutte le abilità e le feature del mondo di gioco. La città in questione, il vero e proprio HUB, ospita 300 giocatori contemporaneamente, quindi potrete incontrare tutte le brutte facce ispirate al mondo di Dragon Ball: ‘Freezeriani’, Namecciani, Majin, Terrestri e Saiyan.

Come da tradizione del videogioco la prima cosa che dovete fare è creare il vostro “aspirante eroe”, decidendo tutte le caratteristiche fisiche (che non potrete più modificare) per “mazzolare” i cattivi di turno nella vostra coraggiosa impresa. Le possibilità di personalizzazione non sono poi così tante ma nemmeno pochissime: sta a voi rendervi i ceffi più brutti e temibili di tutta Conton City. Una volta finito con l’editor, si entra in azione cominciando con l’addestramento base (ovvero il tutorial vero e proprio), pensato per farvi sentire a vostro agio con tutto il moveset che il gioco offre. Cominciamo con il dire che la scelta della razza, come detto tra le cinque disponibili, non solo vi fa assistere a delle cutscene uniche, ma vi sblocca degli obiettivi e delle ricompense legate proprio ad essa. E non finisce qui: per rendere tutto estremamente più coinvolgente ai fini della trama, se avete già giocato al primo Xenoverse avete la possibilità di importare il vostro eroe come partner di Trunks. Al vostro nuovo eroe vengono inoltre trasferite tutte le abilità e l’equipaggiamento del “vecchio” pattugliatore, ma non le trasformazioni e alcune delle tecniche già apprese.

In Xenoverse 2 la città è il vero fulcro del gioco

Come vi abbiamo già accennato, la città è il vero fulcro del gioco: potete spostarvi correndo, a bordo di veicoli, oppure essere più esibizionisti e “beffeggiare” volando tutti i pattugliatori di Conton. L’avete dimenticato? Siete solo dei cadetti e quindi avete bisogno di addestrarvi per poter competere con gente del calibro di Goku o Majin Bu. Niente paura, in vostro aiuto vengono i maestri, che vi insegneranno le loro tecniche di combattimento, da poter equipaggiare al vostro pattugliatore una volta apprese. La caratterizzazione dei sensei è davvero eccezionale: noi ci siamo addestrati con il “campione dei campioni”, colui che non teme e non ha paura di nessuno, con lo stravagante nonché spettacolare Mr. Satan… E l’inchino è d’obbligo! Una volta scelto con estrema cura il vostro istruttore, cercate di essere un attimino furbi e stringete con il suddetto un buon rapporto di amicizia: un’ottima mossa è quella di parlargli frequentemente, compiere determinate missioni e indossare degli abiti a lui graditi. A differenza del primo Xenoverse, qui avete la possibilità di mantenere attivo il vostro istruttore ma nel frattempo essere addestrati da altri, senza perdere per forza il vostro “sensei preferito”. Insomma cercate di essere il più “ruffiani” possibile e non dimenticate le buone maniere, se li tratterete nel migliore dei modi loro vi ricompenseranno con oggetti rari e potrebbero anche spalleggiarvi in momenti di difficoltà. Non è mai una brutta mossa farsi fiancheggiare dal principe dei Saiyan!

L’allenamento con i maestri è comunque di fondamentale importanza nel prosieguo del gioco. Una volta arrivati ad un certo livello (ma non montatevi troppo la testa, d’altro canto siete sempre dei cadetti) potete sostenere un esame all’accademia per passare di grado e sbloccare così nuovi maestri sempre più forti.

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Ricordate di portare sempre i vostri omaggi al Messia del Mondo: Mr. Satan.

Pensate che sia finita qui la città? No categorico, vi rispondiamo. La città, come nel precedente titolo, ha un settore commerciale ben fornito in cui acquistare oggetti, vestiario e abilità del vostro personaggio. Qui è possibile spendere gli Zeni guadagnati oppure utilizzare una nuova valuta di gioco (Medaglie PT sbloccabili nelle missioni parallele o incarichi) che vi consente di acquistare materiale più raro in determinati giorni e orari. Inoltre c’è la possibilità di combinare determinati oggetti per crearne di nuovi più potenti (ma non illudetevi di poter creare l’acqua della vita di Karin) oppure ricevere oggetti da altri giocatori tramite la Consegna spazio temporale. Insomma, non potete mai annoiarvi… ma se siete stanchi di missioni, di fare shopping o di volare, allora è arrivato il momento di far visita ai luoghi caratteristici della saga “estratti” direttamente dall’universo di Dragon Ball. Grazie alle apposite miniature temporali, che fluttuano sopra Conton City, si raggiungono luoghi non presenti sull’hub: potrete scorrazzare nella navicella di Freezer, fare visita a Majin Bu mentre sta assaporando i suoi dolcetti preferiti o ancora meglio andare a rompere le scatole a Bulma direttamente alla Capsule Corporation. Ma ovviamente questi non sono solo viaggi di piacere, la cosa bella viene ora: in questi luoghi potete trovare degli speciali incarichi che vi faranno guadagnare molti soldi, esperienza e quant’altro per diventare dei pattugliatori con i fiocchi. Ad esempio alla Capsule Corporation potete mettere alla prova le vostre abilità contro Vegeta affrontando svariate missioni di combattimento (ma non vi porterà nella stanza gravitazionale), e creare potenti equipaggiamenti chiamati “QQ Bang”, una vera e propria novità introdotta in questo gioco. In sostanza, Bulma ha inventato appositamente per voi una macchina che mixa equipaggiamento in eccesso per creare oggetti più potenti che possono essere “indossati”.

Quello che si può fare in Conton City è davvero meraviglioso: un’infinità di richieste di aiuto, di sotto-missioni e di eventi. Personalmente ci ha fatto ridere come pazzi quando Crilin ci ha chiesto di consegnare il latte ad altri pattugliatori alleati, così come abbiamo potuto scoprire nel manga ormai ben 30 anni fa. La cura così maniacale di questi piccoli dettagli non può che far piacere agli appassionati di lunga data che sono cresciuti tra una Kamehameha e una “spupazzina” dell’intramontabile Eremita della Tartaruga.

Il titolo sfrutta quei 60 fps tanto agognati che rendono il tutto molto fluido e reattivo

Dragon Ball Xenoverse 2 dunque è un picchiaduro di grande impatto caratterizzato da elementi GDR incentrati sulla personalizzazione del personaggio, il livellamento, il settaggio delle tecniche speciali e l’uso di vari oggetti utili al fine di ottenere dei vantaggi durante gli scontri. Il sistema di combattimento non si distacca così lontanamente dal primo Xenoverse, anzi, lo va a migliorare in modo sostanziale introducendo delle novità che vanno a bilanciare gli scontri tra i vari giocatori in modo netto e definitivo. Se per la prima volta vi approcciate a questo brand sappiate che è molto facile prendere dimestichezza con i comandi base, poiché è stato studiato per diversi tipi di giocatori: chi ama concatenare tecniche particolari e chi invece vuole godersi appieno l’esperienza senza troppi pensieri. Sostanzialmente questo Xenoverse 2 è basato su concatenazione di combo e lancio di attacchi energetici, che si tratti di mosse supreme o semplicemente di tecniche normali.

Il miglioramento principale attuato da Dimps, a seguito di molte segnalazioni da parte della community, è rappresentato dall’impossibilità di scagliare a ripetizione gli attacchi supremi durante la trasformazione in Super Saiyan come avveniva in Xenoverse 1. Dovrete fare molta attenzione, perché un singolo errore potrebbe portare al game over con estrema semplicità, sia offline che quando affrontate miriadi di scontri nelle competizioni online.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a questa evoluzione del picchiaduro, non basato più semplicemente su scontri 1vs1 e “che vinca il migliore”, ma bensì ad un nuovo genere che potremmo semplicemente definire come Picchiaduro/Strategico. Questo gameplay così riuscito è frutto anche di quei 60fps tanto agognati che rendono il tutto molto fluido e reattivo anche in situazioni con tanti personaggi sullo schermo.

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Una cosa in cui pecca questo Dragon Ball Xenoverse 2 è la cura di alcune caratteristiche. In certe situazioni, ad esempio nello scontro con gli Oozaru (le Grandi Scimmie) la confusione sul terreno di gioco è evidente. In certi casi, il personaggio è come “sparito” dal campo di battaglia. Un’altra cosa che ci ha lasciato un pochino di sasso è nelle fasi di caricamento: l’aver creato un Hub così grande, ricco e pieno di missioni ha anche allungato i tempi di caricamento per ritornare in città dopo aver completato un incarico. Certo, non sono eccessivi, ma comunque si poteva certamente fare di più in questo senso. Altro elemento a lasciare l’amaro in bocca è la telecamera, che purtroppo continua ad essere ancora un pochino imprecisa e non riesce ad seguire perfettamente il giocatore (soprattutto in luoghi chiusi e piccoli come la navicella di Freezer).

Dragon Ball Xenoverse 2 ha una bella modalità storia, che riprende le vicende di Xenoverse 1, ma ha dalla sua anche un comparto multiplayer di tutto rispetto. Infatti nella vostra città potete incontrare tantissimi novellini come voi con cui fare squadra oppure accettare le loro richieste per affrontare missioni parallele e partecipare alle battaglie. Che voi siate membri del clan di Freezer, Saiyan o Majin, non dimenticate di dimostrare all’intera comunica quanto siete “fighi”. Come farlo direte voi? Beh, è molto semplice (si fa per dire): migliorando il vostro Grado di Pattugliatore temporale vincendo battaglie senza limiti, o accettando sfide degli altri giocatori in città. Il grado verrà ripristinato ogni settimana, quindi cercate di fare sempre del vostro meglio.

Siete stanchi di gironzolare e di “menare mazzate”? Allora affrontate la modalità offline contro la CPU o contro un amico. Non dimentichiamoci che Dragon Ball Xenoverse 2 è pur sempre un picchiaduro e quindi scontrarsi con gli amici è sempre cosa buona e giusta (volete mettere il piacere di vedere la faccia di chi beve l’amaro calice della sconfitta?). La vostra scelta può ricadere su oltre 70 personaggi, tra cui anche molti inediti in Xenoverse, come Zarbon, Dodoria, Janenba, Androide n. 16, Slug e tanti altri… senza trascurare il vostro pattugliatore.

Dragon Ball Xenoverse 2 è il gioco che avremmo voluto un anno e mezzo fa

La vera forza di questo Dragon Ball Xenoverse 2 è senza dubbio la longevità: quando avrete completato tutto, ma proprio tutto in Conton City (fidatevi, terminarlo al 100% non sarà impresa facile senza un dovuto livellamento) potrete cominciare con un nuovo Pattugliatore che vi garantirà anche nuovi bonus, un approccio differente e missioni a lui dedicate. Quindi un plauso sotto questo aspetto.

La resa grafica è di ottima fattura, per non parlare delle cutscene in puro stile anime, davvero epiche. Gli scenari sono ben riprodotti, anche se molti sono praticamente identici a quelli già intravisti nel precedente capitolo e continuano a riportare troppi pochi segni della battaglia (cosa inconcepibile nel mondo di Dragon Ball). Tutti i principali personaggi sono fedeli alle controparti “reali” dell’anime, molto ben definiti. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora accattivante in stile GDR giapponese, con alcuni brani già sentiti ma remixati per l’occasione.

I ragazzi di Dimps ci hanno messo il giusto impegno per questo gioco, che più che un sequel (parlando in termini di gameplay e modalità) si potrebbe definire il vero Xenoverse che avremmo voluto un anno e mezzo fa. Un Dragon Ball quasi definitivo, “quasi” perché un numero maggiore di personaggi giocanti (molti fan rimpiangono ancora oggi Budokai Tenkaichi 3 sotto questo aspetto), e un moveset più personalizzato per ogni membro Z avrebbe regalato la più grande esperienza mai vista in anni e anni di videogiochi realizzati.

Se tutto quello che il titolo vi offre non dovesse bastarvi, sappiate che Bandai Namco rilascerà contenuti aggiuntivi nell’arco di un anno. Sarà possibile acquistare un Season Pass così da poter godere appieno di tutte le aggiunte che saranno disponibili nei prossimi mesi.

Conclusioni

Siamo dunque arrivati al “verdetto finale”. Dragon Ball Xenoverse 2 è un titolo valido che omaggia egregiamente la saga? Decisamente sì. Il picchiaduro di Bandai Namco e Dimps offre un’esperienza di gioco a 360 gradi che accontenta sia gli appassionati storici che coloro che non si sono mai avvicinati prima di oggi ad un titolo di Dragon Ball. La razza del personaggio non limitata al solo aspetto fisico, i 60 frame per secondo, una grafica molto buona, cutscene di alto livello e un mondo di gioco completamente esplorabile ricco di missioni, sotto-missioni ed incarichi rendono questo Xenoverse 2 un titolo da non farsi scappare assolutamente.

Ma non tutte le Sfere del Drago evocano draghi buoni. Dragon Ball Xenoverse 2 soffre di piccole mancanze dovute ad un roster un po’ povero e “incompleto”, e non è perfettamente ottimizzato nella gestione delle inquadrature, che lasciano disorientati negli scenari stretti. Nel complesso però non possiamo che apprezzare l’impegno profuso dagli sviluppatori, che sono riusciti a creare un picchiaduro completo con tante caratteristiche ed elementi personalizzabili che lo rendono un titolo da vivere appieno. Non ci resta a questo punto che aspettare uno Xenoverse 3 (o qualcosa di simile), che partendo dalle solide basi poste da questo capitolo, potrebbe rivelarsi il videogioco di Dragon Ball definitivo.