Brutte notizie se siete giocatori di Driveclub.
Sony ha annunicato che a partire dal 1° aprile 2020 saranno chiusi i server per tutta la serie, ovvero Driveclub, Driveclub VR e Driveclub Bikes.
Sarà naturalmente possibile continuare a giocare in modalità offline, ma tutte le funzioni multiplayer e online saranno inaccessibili.
I giochi inoltre non saranno più venduti su PlayStation Store a partire dal 1 settembre 2019, per cui avete ancora qualche mese per recuperare i titoli… e solo pochi altri mesi per giocarli online.
Il motivo dello stop alle vendite è stato spiegato da Paul Rustchynsky, ex membro di Evolution Studio che su Twitter ha rivelato come sia legato alla scadenza di alcune licenze:
Per essere chiari il gioco, come molti altri racing game, sta per essere rimosso per motivi di licenza. Nell’industria è una pratica comune avere contratti di 5 anni… per cui compratelo prima che sparisca per sempre.
I contratti cambiano a seconda del gioco e dei produttori. È possibile avere contratti più lunghi o prolungarli, ma i costi di licenza non dovrebbero essere sottovalutati.
To be clear the game, like most racing games, it is being delisted for licensing reasons. It's standard practice across the industry for ~5yr deals, so buy it before it's gone forever.
— Paul Rustchynsky (@Rushy33) March 31, 2019
Deals will vary game to game and with different manufacturers. It is possible to get longer deals or extend them, but the cost of licensing cars shouldn't be underestimated.
— Paul Rustchynsky (@Rushy33) March 31, 2019
Discorso diverso invece per quanto riguarda la chiusura dei server:
I server sono un discorso a parte, la vendita del prodotto è ciò che viene ristretta dopo che i contratti scadono. I server sono solo una decisione di business.
Well the servers are a different matter, the sale of the item is what gets restricted after the agreed terms expire. Servers will just be a business decision.
— Paul Rustchynsky (@Rushy33) March 31, 2019
Evidentemente i costi di gestione non giustificavano più il mantenimento, per cui Sony ha deciso di staccare la spina.
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