Los Angeles – Una delle (poche) sorprese meglio riuscite nel corso della Press Conference di Sony dello scorso lunedì è stato senza dubbio l’annuncio di LittleBigPlanet 3. La terza declinazione maggiore del brand campione di incassi di Media Molecule è stata accolta con estremo piacere dalla PlayStation Nation raccolta all’interno della Memorial Sports Arena di Los Angeles: vuoi per un protagonista, il Sackboy, abile nell’accattivarsi le simpatie dei giocatori di tutte le età, vuoi per un gameplay accessibile davvero da chiunque, vuoi – soprattutto – per uno dei migliori Editor Mode mai apparsi su console, i due capitoli maggiori della serie hanno venduto rapidamente decine di milioni di copie, consacrando in tempi record il simpatico eroe ad autentica icona del colosso del Sol Levante. Ecco perché le aspettative di molti gamers, tra cui ovviamente noi, per questo titolo sono dannatamente alte.
La prima novità del titolo Media Molecule è nel suo cast: tre nuovi personaggi si affiancano al Sackboy, rispettivamente OddSock, Swoop e Toggle. Oddsock è una creaturina agile dalle fattezze canine, la cui abilità principale coincide con la possibilità di effettuare una serie di wall jump per raggiungere zone normalmente inaccessibili. Swoop invece è un piccolo volatile equipaggiato con artigli prensili che gli permettono di afferrare i restanti personaggi e trasportali per lo scenario. Toggle, invece, è una sorta di Yeti di iuta che, alternando la pressione del dorsale L1, aumenta e rimpicciolisce le proprie dimensioni. Big Toggle, in virtù del proprio peso e forza, riesce a spostare enormi ostacoli e ad abbassare specifici interruttori; Little Toggle invece può correre più velocemente, effettuare salti maggiori e correre sul pelo dell’acqua. Capirete da soli come l’introduzione di questi quattro personaggi coincida con l’arrivo di nuove meccaniche di gameplay, tanto cooperative quanto relative al giocatore singolo: senza contare che LittleBigPlanet 3 offre un’inedita coop locale per quattro giocatori.
Altra novità interessante, che abbiamo potuto osservare in diretta durante la nostra prova nella Permanent Room di PlayStation, è l’introduzione del concetto di profondità nell’azione di gioco. Sackboy e soci potranno ora spostarsi con naturalezza anche lungo l’asse Z (in profondità, per intenderci) sfruttando leve, carrucole o liane appositamente collocate. Oltre ad apparire estremamente naturale (al punto da chiedersi perché nessuno ci avesse mai pensato prima d’ora), la transizione avviene in modo fluido e preciso. Non che avessimo dubbi sull’operato di Media Molecule: il comparto tecnologico di LittleBigPlanet 3 appare convincente e accattivante, con colori sgargianti, effetti ottimamente realizzati e animazioni fluide per tutti i personaggi in causa. La differenza con il secondo capitolo non è certo qualcosa di trascendentale (questo perché LBP 2 offriva una grafica davvero eccellente per PS3), ma i 1080p e i 60 frame al secondo donano non poco appeal al tutto.
La nostra prova sul campo, un breve livello chiamato Toggle Escapes the Labirinth, ci ha permesso di sperimentare in single player e in co-op per due giocatori le meccaniche principali legate al personaggio di Toggle (speravamo in un personaggio diverso nella coop, ma per ora Media Molecule non vuole svelare i propri assi). Gran parte dei puzzle ambientali proposti hanno richiesto di alternare le dimensioni del simpatico eroe, rendendolo enorme per spostare ostacoli molto grandi o abbassare trampolini a molla, per poi trasformarsi immediatamente nella versione Little per essere catapultati al luogo desiderato. Anche in ambiente marino Toggle ci ha riservato qualche sorpresa: quando sovrappeso finisce precipita verso il fondo, ma basta rimpicciolirlo per vederlo fiondato a galla a velocità supersonica. Una manovra utile per raggiungere piattaforme non troppo comode.
Pur trattandosi di una demo di poco più di cinque minuti, quanto proposto da Media Molecule per questo E3 appare senza dubbio interessante. LittleBigPlanet 3 è pronto ad invadere PS4 con il suo carico di simpatia, stickers da attaccare ovunque e creatività. Se già il “vecchio” editor vi ha fatto sudare le proverbiali sette camicie per creare qualcosa di unico e personale, le promesse per una versione potenziata dello stesso sono delle migliori. Quindi ok, è presto per dirlo, ma si prospetta un futuro raggiante per il leggendario Sackboy. E soci.
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