Speciale 15 Giu 2021

E3 2021, 5 cose che abbiamo capito grazie alla conferenza Microsoft

Senza girarci troppo attorno, lo spettacolo messo in piedi da Microsoft in occasione dell’E3 2021 è stato pirotecnico e soddisfacente su più livelli. Non poteva essere altrimenti dopo la campagna acquisti ostentata nei mesi scorsi, culminata con l’acquisizione di Bethesda, e in seguito a mesi di attese disilluse, diverse delusioni e un preoccupante immobilismo controbilanciato unicamente ed esclusivamente da Xbox Game Pass, servizio in abbonamento che mese dopo mese continua ad arricchirsi sempre più (qui un link diretto per acquistare sullo shop online di GameStopZing card valide per abbonarcisi).

Senza entrare nel merito dei singoli annunci (abbiamo redatto per l’occasione una mezza marea di news e articoli che potete facilmente consultare sul nostro sito), l’evento è stata l’occasione ideale per comprendere alcune linee guida del nuovo corso di Microsoft, sulla sua rinnovata voglia di elettrizzare i suoi fan, oltre che sullo stile comunicativo adottato, finalmente all’altezza della situazione.

Ecco, dunque, cinque concetti che abbiamo compreso grazie alla conferenza dell’E3 2021 di Microsoft.


1 Xbox Game Pass come nuova “console”

Xbox Series X e S sono a tutti gli effetti la next-gen di casa Microsoft, ma è ormai evidente che Xbox Game Pass sia, di fatto, la nuova console-non-console su cui punta fortissimo la casa di Redmond e ne è una bella prova i tantissimi giochi che sin dal day-one debutteranno anche sul servizio. Anticipando ciò che sarà prossimamente il cloud gaming, Project xCloud è pronto ad incombere su di noi da un momento all’altro, è ormai evidente che la prossima mossa del publisher americano sarà quello di estendere il servizio anche su altre piattaforme (mobile in testa) così da rendere assolutamente trasversale il marchio Xbox, non più legato a singole piattaforme, stravolgendo così per sempre il concetto di “console”.

Xbox Game Pass


2 Più sostanza, meno fuffa

Nintendo, che per certi versi vive nel futuro (e per altri nel Giurassico), ha inaugurato questa politica già diversi anni fa. Ci riferiamo alla (buona) pratica di presentare i propri progetti solo quando c’è già una data quasi certa di pubblicazione o, quantomeno, quando c’è davvero qualcosa da mostrare e far vedere al pubblico. Pochi teaser, pochi proclami roboanti, pochi trailer che mostrano una grafica poi distante anni luce da quella realmente offerta nella versione finale e destinata al pubblico.

Microsoft ha fatto qualcosa di molto simile in questo E3 2021. Certo, di Starfield ancora non si è visto praticamente nulla, ma ha evitato di millantare prossimi arrivi di nuovi Fallout e The Elder Scrolls, per dare spazio a tanti giochi, come Psychonauts 2 (25 agosto), Age of Empires IV (18 ottobre) e Forza Horizon 5 (9 novembre), in uscita a breve.


3 Una dimostrazione di forza, senza i soliti noti

Fable non si è visto. Perfect Dark non pervenuto. Come già detto, anche Fallout e The Elder Scrolls hanno bidonato l’evento. Gears of War neanche a parlarne.

Microsoft ha estasiato e conquistato gli spettatori dell’E3 2021 senza far scendere in campo i soliti noti, facendo a meno di tanti campioni che pur compongono la sua scuderia. Ha insomma estasiato e convinto tenendo in panchina IP che prima o poi si faranno vedere comunque. Ed è stata proprio questa la più grande dimostrazione di forza di Microsoft, che da qui in poi non potrà far altro che alzare ulteriormente il tiro, lasciando che nel mentre siano altri protagonisti, come S.T.A.L.K.E.R. 2, Redfall o l’intrigante Replaced a intrattenere il pubblico. Sperando, questo sì, che i brand più affermati si presentino in forma smagliante e non come ha fatto (finora) Halo Infinite.


4 A proposito di Halo Infinite…

Tra i concetti espressi, più o meno indirettamente, da questa conferenza E3 2021, c’è anche qualcosa di tutt’altro che positivo e riguarda, appunto Halo Infinite, gioco che proprio non sembra riuscire a convincere i fan di lungo corso di uno dei brand più importanti di Microsoft.

C’era grande attesa dopo la brutta figura rimediata qualche mese fa, ma anche questa volta non si può che parlare di cocente delusione. Il multiplayer gratuito sembra promettente, ma corre anche il chiaro rischio di mettere fin troppa carne sul fuoco, tra modalità, poteri, abilità, mezzi e quant’altro, una cacofonia che corre il rischio di sporcare l’online di Halo che, al contrario, è sempre stato piuttosto diretto e privo di chissà quanti fronzoli. Il single player, dal canto suo, continua a nascondersi. Il trailer mostrato è stato sì toccante, ma tutt’altro che esaltante, intrigante, stuzzicante, realmente utile per comprendere le potenzialità della campagna single player del gioco.

La crisi iniziata con il pur splendido Halo 4 potrebbe essere ancora in atto? Speriamo di essere smentiti molto presto.

Halo Infinite campagna multiplayer separati


5 L’autoironia, segno di fiducia nei propri mezzi

La consapevolezza dei mezzi e della forza di Microsoft è tale che può permettersi anche un po’ di sana e inaspettata autoironia. Così, dopo aver regalato a poche star del cinema e della musica (Snoop Dogg per esempio) un frigo a forma di Xbox Series X mesi e mesi fa, adesso è pronta a commercializzare, anche per i comuni mortali, il mini frigo con e le fattezze dell’ammiraglia di casa Redmond.

Un ulteriore modo per fare soldi, ovviamente, ma anche per lanciare un messaggio, forte e chiaro, sulla confidenza e sulla fiducia nei propri mezzi. A livello comunicativo, il modo più efficace per ingraziarsi i fan, cavalcando gli stessi meme realizzati e confezionati dagli appassionati.


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