News 18 Ott 2012

Ecco le abitudini dei Social Gamers!


Il social gaming un fenomeno da baraccone? Sembrerebbe di sì secondo il report di Playnomics, un ottimo strumento per delineare il profilo del “social gamer”.

Anche se molti videogiocatori provano vergogna al solo pensiero, persino a loro sarà capitato di prendere l’influenza del cosidetto “social gaming”, un fenomeno che senza giri di parole è “di massa” per definizione, un vero e proprio vortice che ha coinvolto un po’ tutti gli iscritti ad un social network (Facebook in primis).

È tanto più facile accedere ad un social game, il quale necessità esclusivamente di una connessione ad internet, un browser web e un’immancabile iscrizione ad un social network, che cimentarsi nel “gaming” nel vero senso della parola, quello possibile solo attraverso un sistema di gioco ad hoc. Eppure per quanto il numero di giocatori “social” possa sembrare imponente, lo è altrettanto il tracollo di cui sono protagonisti: l’85% dei giocatori statunitensi abbandona i giochi social dopo appena un solo giorno da quando li inizia.

Il report è stato condotto da Playnomics e rivela il risultato sopra citato tra il mese di luglio e settembre di quest’anno. Interessante è notare che il 95% dei giocatori che iniziano un gioco poi lo abbandonano, questo significa che solo il 5% ne rimane “addicted” o si limita a passare del tempo impegnato.

Altri dati rilevanti dal report fanno riferimento al denaro speso sui giochi free-to-play, maggiormente concentrato durante il venerdì e il sabato, sebbene in questo stesso periodo si concentrano il minor numero di ore passate a giocare dagli stessi acquirenti. I giorni di maggior foga nei mondi virtuali di gioco sono il lunedì e il martedì che per contro sono i giorni in cui si spende meno.

Abitudini convulsive o disperata fuga dal ritorno alla realtà dopo un weekend pacifico e rilassante? Ai social gamers la parola.

Fonte: Report di Playnomics 

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