Sono sempre stato piuttosto critico con i Soulslike, soprattutto con quelli di FromSoftware. Artisticamente affascinanti e ludicamente stimolanti al punto da essere imprescindibili per qualsiasi amante dei videogiochi, hanno rappresentato un ostacolo insormontabile per il sottoscritto, un banco di prova che ha mortificato il mio orgoglio e ha fortemente ridimensionato la certezza di sapermela cavare con il pad.
Abbandonati a metà i vari Demon’s Souls e Dark Souls (ad eccezione di Bloodborne, che all’epoca dovetti recensire, esperienza che mi costò un esaurimento nervoso), non potevo che essere titubante all’idea di varcare la soglia dell’Interregno, convinto che avrei vissuto nuovamente un copione già noto, fatto di rassegnazione, rabbia, frustrazione, continui e ripetuti fallimenti.
Non è andata (non sta andando, a dire il vero) affatto così. Ad un passo dalle cinquanta ore di gioco, con una risicata porzione di mappa esplorata rispetto al totale, mi sono sentito quasi in dovere di espormi in prima persona per avvisare i neofiti, i meno smaliziati, i noob: Elden Ring è il Soulslike che stavamo aspettando (e se ancora non lo avete preso, potete ovviare al volo grazie a questo link).
Per quanto certe frange estremiste di fan si possano sforzare nell’affermare il contrario, quasi fossero mossi da un fervore religioso ossessivo e irrazionale, l’ultima fatica di FromSoftware è palesemente più accondiscendente verso il videogiocatore, qualità che lo rende enormemente digeribile, comprensibile, gestibile al punto che, anche quando ci si ritrova di fronte ad un boss sulle prime imbattibile, piuttosto che abbandonare il gioco, paradossalmente, si è tanto più incentivati a provarci una volta in più, nel pieno rispetto della filosofia e del mood che da sempre contraddistingue il DNA delle produzioni del team nipponico capitanato da Hidetaka Miyazaki.
Volete una prova? Ve ne forniamo addirittura cinque.
1 Luoghi di Grazia distribuiti con grazia
Tra i motivi che spinsero decine di giocatori in analisi, ai tempi di Dark Souls, va certamente annoverata la distribuzione cinica e crudele dei falò. Scorciatoie ed esperienza acquisita rendevano la progressione nell’area di turno più facile, non c’è dubbio, ma affrontare il boss di turno feriti, con qualche fiaschetta già consumata, dopo aver ripetuto lo stesso percorso decine di volte per di più, non era esattamente una piacevole passeggiata domenicale, per usare un eufemismo.
Elden Ring, da questo punto di vista è tutt’altra storia. I Luoghi di Grazia, punti strategici in cui recuperare le forze ed, eventualmente, gestire statistiche e parte dell’equipaggiamento del personaggio, sono distribuiti con maggior frequenza, anche in base alle difficoltà incontrate lungo il percorso. Un corridoio più in là vi attende una battaglia impegnativa? State certi che nell’immediata vicinanza c’è un Luogo di Grazia pronto ad attendervi. Vagate a zonzo da diverso tempo nelle lande dell’Interregno e cominciate a temere per la scorta di Rune, finalmente notevole, che vi portate appresso? Tranquilli, di sicuro oltre quel colle, girato quell’angolo, all’interno di quel rudere, si cela sicuramente un checkpoint.
2 Torrente
Torrente in certi frangenti è assolutamente imprescindibile. Non solo per la sua maggior velocità di spostamento o per la sua capacità di esibirsi in utilissimi doppi salti. In sella alla vostra cavalcatura potrete affrontare a viso aperto nemici di ogni stazza e potenza, con un pizzico di speranza in più di avere la meglio.
Adottando una tecnica forse poco onorevole, ma estremamente efficace, fatta di rapidi attacchi e ancor più fulminee ritirate, grazie alla velocità superiore di Torrente si possono sfruttare ancor più efficacemente i momenti di inerzia degli avversari, rendendo l’eliminazione di nemici e boss più semplice. Un metodo estremamente efficace per accumulare Rune ed equipaggiamento rischiando relativamente poco.
3 Le Ceneri, ovvero le evocazioni
Se in passato, per avere man forte, bisognava sperare nel buon cuore di qualche utente pescato dalla rete, Elden Ring fornisce alla vostra faretra una freccia in più. Utilissime soprattutto contro i boss, le evocazioni di creature ed eroi, tramite le Ceneri, sono spesso e volentieri il discriminante tra una sonora sconfitta e una risicata vittoria.
Anche in questo caso i puristi, gli amanti dei singolar tenzoni potrebbero storcere il naso, ma non c’è niente di meglio, per distrarre lo sgherro di turno e ridurgli un po’ la barra di salute, che lanciargli addosso un terzetto di lupi o uno spadaccino abile almeno quanto voi.
Nel caso poi siate così fortunati da raccattare in giro qualche personaggio desideroso di aiutarvi nella vostra ordalia e, al contempo, di evocare dalla rete un altro giocatore, capite da soli che, forti di questo piccolo esercito, anche il meno abile con il pad ha innumerevoli chance in più di superare l’ostacolo di turno.
4 Open-world
Con i vecchi Soulslike c’era poco da fare: se proprio non riuscivate a superare l’odiato boss, vi rimanevano solo due possibilità. Invitare a casa vostra un amico ben più bravo di voi e affidargli il compito, oppure disinstallare il gioco e fare finta di non averlo mai neanche comprato.
Elden Ring anche in questo caso è diverso. La struttura open-world non solo vi mette a disposizione una mappa gigantesca, artisticamente maestosa. In alcuni casi, scovando il sentiero celato, potrete addirittura saltare a piè pari lo scontro tanto odiato. In alternativa, invece di spendere ore su ore nell’odiato farming, potrete dedicarvi ad un po’ di sana esplorazione, metodo preferenziale per potenziarsi e, soprattutto, per mettere le mani su armi, armature, incantesimi e Ceneri di Guerra più potenti.
5 Tanto loot
Proprio a questo proposito, un altro stratagemma, utilizzato da From Software per venire incontro ad un pubblico più ampio, coinvolge proprio l’equipaggiamento del personaggio. Quasi in ogni angolo dell’Interregno, difatti, vi imbatterete in nuovi oggetti che non solo vi renderanno progressivamente più forti e resistenti ai colpi nemici, ma vi permetteranno anche di sperimentare. Complici le Ceneri di Guerra, che applicano abilità e forniscono mosse speciali alle armi, chiunque sarà in grado di trovare lo stile di combattimento e la strategia più efficace e adatta alle proprie capacità.
Anche in questo senso, insomma, From Software ha fatto qualcosa di tangibile per rendere più assimilabile Elden Ring, gioco che con i suoi dati vendita stratosferici sta dimostrando che, pur riproponendo la solita difficoltà di fondo classica del genere, dimostrarsi lievemente più accondiscendenti nei confronti del videogiocatore fa del bene a tutti. Tasche di From Software in primis.
Non siete ancora partiti alla volta dell’Interregno? Ovviate subito!
[wp-tiles post_type=’post’ posts_per_page=5 orderby=’date’ order=’DESC’]
Commenti