Fategli passare la voglia di ballare
Shadow of the Erdtree si è rivelato un DLC semplicemente incredibile e maestoso. Sia in termini di level design, che per quanto riguarda il comparto artistico e le ulteriori novità introdotte in termini di gameplay, il lavoro di From Software si è dimostrato all’altezza dell’avventura base, come abbiamo più volte sottolineato nella nostra recensione.
Tuttavia, è innegabile che si tratti di un contenuto estremamente difficile, non del tutto privo di qualche problema di bilanciamento che, ne siamo certi, verrà sicuramente sistemato con le prossime patch, esattamente come accaduto con la quest principale.
In particolar modo, una delle fasi più complesse del gioco è proprio quella iniziale, quando giunti nel Regno dell’Ombra, freschi dei successi accumulati nell’Interregno, si scopre che il proprio personaggio non riesce più spadroneggiare in lungo e in largo e persino il più comune dei nemici rappresenta una minaccia non da poco.
Se già attivare questo DLC potrebbe rappresentare di per sé un grattacapo per alcuni, ed ecco perché ci siamo preoccupati di compilare questa guida, il primo legacy dungeon non può certo definirsi una passeggiata. Innanzi tutto bisogna sapere dove dirigersi per potersi misurare con il primo boss di Shadow of the Erdtree.
La Torre di Belurat, questo il nome del dungeon in cui si nasconde il Leone Danzante, si trova nella parte nord-occidentale del Regno delle Ombre, una posizione abbastanza riconoscibile nella mappa, nonché facilmente raggiungibile. A differenza di molte aree del nuovo scenario introdotto nel DLC, difatti, vi basterà semplicemente cavalcare o correre nella direzione segnata sulla mappa per raggiungere il posto. Niente sentieri nascosti, niente burroni da valicare o altre insidie.
– Condizioni preliminari
Raggiungere la sommità della Torre non è particolarmente complesso. A ben vedere questo è un legacy dungeon sì pieno di segreti e strade secondarie, ma non particolarmente intricato se si vuole semplicemente battere il boss. Sebbene la strada si biforchi spesso e volentieri, in alcuni casi arriverete di fronte ad una porta chiusa che può essere aperta dall’altro lato, svelando così una scorciatoia, oppure con una chiave specifica, e in questo caso avrete accesso ad aree facoltative, una delle quali cela l’utilissima e divertentissima Mano Avvelenata, un’arma per il combattimento a distanza ravvicinata in grado di avvelenare l’avversario.
Giunti di fronte al varco dell’arena di scontro, avrete la possibilità di evocare Mantorosso Freyja, una guerriera estremamente potente che vi renderà la vita più semplice, ma la cui presenza in battaglia, tenetelo bene a mente, aumenterà sensibilmente l’ampiezza della barra di salute del nemico. Come se non bastasse, potrete anche evocare un ulteriore aiutante tramite le ceneri.
Scontato, in questo senso, il nostro consiglio: va da sé che la Lacrima Riflessa sia sempre la miglior scelta, ma in alternativa anche Tiche de Neri Coltelli si comporterà alla grande. Fate in modo però che le evocazioni siano al livello massimo possibile e che abbiate raccolto quante più Ceneri di Spirito Venerate che, nei Punti di Grazia, vi garantiranno un ulteriore bonus per i guerrieri evocati.
Sulle armi e armature da utilizzare dipende molto dalla vostra build. Il Leone Danzante non palesa specifiche debolezze. Ovviamente chi ha investito su Intelligenza, Arcano e Fede dovrà dar fondo ai propri incantesimi sia per potenziarsi a dovere, sia per scagliare incantesimi dalla distanza.
Il consiglio migliore che possiamo darvi, in questo senso, è proprio questo: cercate di stare più distanti possibile dal Leone Danzante. I suoi attacchi sono rapidi, a volte imprevedibili, capaci di interessare un’area molto estesa. Anche nel caso in cui abbiate optato per una build Forza o Destrezza, siate più agili che potete e utilizzate armi con un’ampia gittata, così da tenere sempre un minimo di distanza tra voi e il boss.
– Battaglia e fasi
Questo boss, di cui vi avevamo svelato cosa si celasse sotto le sue vesti in questa news, si presenta con due fasi distinte, sebbene, e per fortuna, non ci sarà alcuna ulteriore barra della vita da prosciugare.
Nella prima parte dello scontro, il Leone eseguirà per lo più scontri fisici estremamente veloci e potenti, capaci di ricoprire lunghe distanze in breve tempo. La cosa migliore da fare è attendere che sia lui a venire verso di voi, valutando attentamente il momento esatto per la schivata o per alzare lo scudo. Solo in due casi dovrete prestare la massima attenzione. Il primo riguarda una presa, difficile da leggere, che nella maggior parte dei casi è mortale. Il secondo è un attacco ad area che vi costringerà a darvela a gambe, sebbene l’area interessata non sia poi così ampia.
Di tanto in tanto vi lancerà anche delle pietre addosso, ma non saranno mai troppo veloci, permettendovi di evitarle facilmente e, eventualmente, di ridurre la distanza per prepararvi ad apportare una decisa controffensiva.
Il modo migliore per sopravvivere a questa fase è avere tempismo e studiare i movimenti dell’avversario. Non fatevi ingolosire e colpite solo quando siete perfettamente sicuri di andare a segno, senza riportare danni.
La seconda fase si attiverà piuttosto in fretta, già dopo avergli sottratto un quarto di vita. Qui le cose inizieranno a diventare davvero difficili, poiché il nemico vi approccerà con una serie di attacchi dai disparati allineamenti elementali.
Innanzitutto comincerà a riempire l’area di fulmini, generando esplosioni elettriche. In questo caso, l’unico consiglio valido è di osservare attentamente il pavimento, poiché la carica elettrostatica inizierà ad accumularsi in punti specifici, prima di dare vita ad un fulmine mortale. Non concentratevi sul Leone Danzante durante questo attacco, ma guardatevi bene dal restare fermi sul posto.
Quando preferirà affrontarvi con attacchi congelanti, tornano validi i consigli per la prima fase, ma dovrete stare attenti due volte, visto che la vita sottratta per ogni colpo andato a segno sarà maggiore. Mantenete la giusta distanza e attendete il momento migliore. Colpite da lontano se la vostra build ve lo consente, altrimenti preparatevi ad una lotta più prolungata del solito, aspettando la fine delle combo del Leone Danzante.
La maggior parte degli attacchi di questo boss sono parabili con lo scudo, ma occhio ai fulmini e, soprattutto, alla già citata presa in grado di farvi fuori con un colpo solo.
Una volta battuto, oltre alla rimembranza, come premio otterrete la Testa di Belva Divina. Si tratta di un elmo dalle ottime statistiche generali, piuttosto pesante, che porta con sé diversi effetti collaterali. Aumenta l’efficacia degli incantesimi legati alle tempeste, incrementa Forza, Destrezza e Stabilità, ma diminuisce l’efficacia delle ampolle di lacrime sacre.
Inoltre, indossandolo, la Megera Araldo del Corno, all’interno della Torre di Belurat, si deciderà a rivolgervi la parola, affidandovi così il suo loot.
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