News 12 Ago 2015

Elite Dangerous: Horizons – Anteprima gamescom 2015

Colonia – Mentre c’è chi si preoccupa per il destino di Star Citizen, il simulatore spaziale mostruosamente ambizioso finanziato con oltre 80 milioni di dollari donati dagli utenti, che continua a perdere pezzi e a subire rinvii, e chi passa le sue giornate a togliere petali alle margherite, per cercare di capire se No Man’s Sky sarà una figata spaziale o una noiosa accozzaglia di bug (noi in primis, sia chiaro), un certo signor David Braben continua imperterrito la sua missione, lontano dai riflettori e dai circhi dell’hype, che ebbe inizio nel 1984 e che non sembra ancora esser giunta, fortunatamente, ad una conclusione.

Braben

Il suo seminale Elite ridisegnò i canoni del gaming e diede il La alla conquista dello spazio (in ambito videoludico, tranquilli), e da un uomo del suo ingegno e dalla visione così spropositatamente proiettata verso il futuro, era più che lecito aspettarsi un ritorno coi fiocchi, quell’Elite Dangerous, anch’esso finanziato e realizzato attraverso Kickstarter, che da meno di un anno a questa parte ha portato agli esploratori cosmici ben 400 miliardi di sistemi solari da visitare nella loro interezza, tra stelle e pianeti, oltre ad una vera e propria carriera da intraprendere in totale libertà, come un gioco di ruolo tra le stelle.

C’è chi passa le sue giornate in orbita a mercanteggiare, scambiando risorse da un sistema all’altro, e chi fa il furfante e prova ad intercettare quelle preziose risorse; c’è anche chi però non tollera che ciò accada, e si preoccupa di stanare i criminali, garantendosi la sopravvivenza grazie alle ricche taglie, le quali però richiedono navicelle potenti e una mira infallibile. In Elite: Dangerous, non ci sono confini fisici o mentali che tengano: c’è già tantissimo da fare, ma il disegno di Frontier Developments non è di certo concluso. Oltre a tonnellate di aggiornamenti gratuiti, è giunto il momento di una nuova, corposissima espansione, Horizons, annunciata a ridosso della gamescom 2015, che promette di essere più un Elite: Dangerous 2.0 che un semplice expansion pack (un po’ come sta facendo Bungie con il suo Destiny e Il Re dei Corrotti). È proprio lì a Colonia che abbiamo avuto modo di incontrare Mr. Braben in persona, insieme al Lead Designer Sandro Sammarco, entrambi visibilmente entusiasti e felicissimi di poter parlare con la stampa presente della loro creatura, anzi, del loro universo in continua espansione, con una passione ed una gioia genuine, paragonabili forse solo a quelle di un team indie alle primissime armi.

Elite Dangerous Horizons 01

La trentennale esperienza del nostro interlocutore traspare però dalla professionalità con la quale ci mostra alcune concept art del titolo (purtroppo niente tracce di video gameplay, oltre al breve teaser pubblicato), pronto a rispondere ad ogni nostra domanda nonostante il raffreddore: altra testimonianza di un attaccamento alla propria opera che non può che far onore al boss di Frontier Developments. Sono però le novità principali di Horizons a confermare la qualità indubbia del team e le buone intenzioni, le promesse fatte durante la lunga gestazione: mentre molti parlano e comprendono troppo tardi i limiti tecnici delle proprie sparate, la prima delle espansioni prevista introdurrà in Elite: Dangerous gli atterraggi planetari privi di alcun caricamento, una feature richiesta e desiderata da ogni esploratore spaziale, ma non così semplice da realizzare quando si hanno 400 miliardi di sistemi solari da gestire.

Gli sviluppatori hanno promesso che non ci sarà alcuna interruzione di gameplay (e quindi atmosfera) tra il viaggio e l’approdo sui pianeti, in un continuum che, data l’immensa libertà, ma anche l’impressionante carico di calcoli che comporta, si prospetta di essere la definitiva ciliegina sulla torta sul già splendido simulatore, uscito nel dicembre 2014. Ma una volta atterrati, cosa troveremo su quei pianeti? Nuovi mondi, nuovi gameplay, nuove opportunità di sopravvivenza nell’universo (quasi) infinito creato da Frontier Developments.

AnnounceArt_EliteDangerousHorizons_ScarabRover

In primis, ad accoglierci ci sarà lo Scarab, un Surface Recon Vehicle (SRV), veicolo tuttofare in grado di saltare grazie ai suoi propulsori, ma che al contempo potrà sfrecciare sugli inospitali pianeti con la manovrabilità di un bolide di Formula 1 (citiamo Braben stesso, ndr). Potremo usarlo per combattere ogni possibile minaccia presente, raccogliere risorse da portare sull’astronave principale, raggiungere stazioni commerciali e strutture aliene schivando un geyser dopo l’altro, o derapando tra colline e dune di sabbia extra-terrestre. È ancora presto per entrare nel dettaglio, ma si parla già di pianeti da esplorare e scansionare interamente, navi distrutte da depredare, depositi di vario tipo nei quali fare man bassa, inesplorati o protetti da forze nemiche, così come vere e proprie fortezze, baluardi di civiltà con i quali intessere rapporti o dare inizio all’ennesima faida interplanetaria, da soli o in compagnia.

Una nuova stagione di contenuti che avrà inizio da settembre, con la progressiva conclusione della Season 1 e il rilascio di nuovi ed importanti aggiornamenti gratuiti, che spaziano dall’introduzione di veicoli (si passerà da 20 a 30), tra i quali spicca un Cobra Mk IV rosso fiammante, che verrà donato a tutti quei giocatori che proseguiranno la loro avventura con Horizons (ma tranquilli, i server rimarranno gli stessi e non dovrebbero esserci dolorose separazioni nella community), al CQC, modalità PVP separata dal gioco principale. Disponibile, come detto, da settembre, quando verrà lanciato insieme alla versione Xbox One (ma ha perso l’esclusività temporale dopo le lamentele della community, ora previsto per l’uscita in concomitanza con le version Mac e PC), offrirà ai giocatori la possibilità di sfidarsi in “arene” (ma è un termine che gli sta molto stretto) nelle quali sarà possibile combattere in maniera più diretta e spensierata, con una nave diversa da quella faticosamente guadagnata nella campagna.

Horizons, ricchissima espansione prevista per un generico “Holiday 2015” (l’inizio del 2016 è più probabile), costerà 50 € per i nuovi giocatori, e 35 € per i veterani.

Neanche il cielo sembra essere più un limite.

Fattore Soul

Elite: Dangerous ci aveva già stregato, con il suo verosimile universo fatto di miliardi di sistemi solari da esplorare, e una vera e propria vita alternativa da vivere onestamente, o dandosi alla macchia. All’immersività mancava (e manca ancora) però una componente non indifferente: cosa nascondono quei milioni di pianeti con i quali è possibile entrare in contatto, ma solo superficialmente? Quali minacce si celano nel profondo, quale succulente risorse? Con Horizons, troveremo finalmente una risposta: un’espansione che punta a trasformare radicalmente Elite in qualcosa di nuovo, più ricco e completo, con nuovi elementi di gameplay, nuove possibilità di approccio, nuove vite.

Neanche il cielo sembra essere più un limite.

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TutteleAnteprime

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