Editoriale 02 Lug 2018

Esport in Italia? Ecco i numeri

Abbiamo ufficialmente mosso i primi passi in un nuovo periodo storico per i videogame e le competizioni ad essi dedicate. Siamo finalmente passati da sguardi confusi quando si parla di Esport a dati reali, scritti nero su bianco. Certo, si tratta sicuramente di un rapporto che va approfondito nelle diverse sfaccettature di un settore che ancora non vanta strutture adeguate alle sue potenziali dimensioni.

Negli ultimi anni gli Esport hanno visto un picco notevole nella curva di crescita, coinvolgendo anche l’utenza extra settore, che piano piano ha cominciato ad interessarsi alle competizioni videoludiche.

Sulla scia di questo entusiasmo generale, AESVI – l’associazione editori sviluppatori videogiochi italiani – in collaborazione con il gruppo Nielsen, ha organizzato un evento per presentare il primo rapporto ufficiale sugli Esport in Italia.

Il Direttore Generale di AESVI, Thalita Malagò, ha dichiarato:

Come Associazione abbiamo ritenuto che i tempi fossero maturi per realizzare uno studio che delineasse, anche per il nostro paese, i contorni di un fenomeno che sta riscuotendo tanto successo sia dentro che fuori dal settore del gaming. Gli Esports sono non solo una modalità di gioco, in grado di coinvolgere una base di utenti molto ampia, ma anche una nuova forma di comunicazione, e soprattutto il fulcro di un ecosistema che ci auguriamo possa crescere in modo importante anche nel nostro Paese nei prossimi anni.

Chi segue gli Esport in Italia?

Da sempre AESVI si impegna per dare rilevanza al settore dei videogame, cercando di dare spazio a questo ecosistema.

Secondo il rapporto stilato in collaborazione con Nielsen, in Italia sono ben 260 mila le persone che seguono ogni giorno eventi Esport. Di esse, il 35% afferma che molto probabilmente vorrà assistere ad un evento dal vivo in futuro. Il numero di utenti si allarga notevolmente arrivando ad un milione di spettatori, se consideriamo anche la fascia di persone che segue gli Esport saltuariamente (fanbase).

Nel nostro paese, coloro che seguono costantemente gli eventi Esport – gli Avid Fan – sono principalmente uomini (62%) di età compresa tra i 16 e 30 anni (52%), con un buon bacino d’interesse anche tra i 31 e i 45 anni (33%).

Gli sparatutto la fanno da padrone tra l’utenza interessata agli Esport (83%), mentre in merito alla conoscenza di gioco l’Italia è dominata da titoli sportivi e legati alle corse.

FIFA troneggia per quel che concerne la partecipazione alle competizioni (62%) e la categoria dei videogiochi sportivi risulta la più utilizzata per gli eventi Esport – addirittura quattro titoli su cinque per frequenza di gioco appartengono alla categoria sportiva – . Complice anche l’interesse mostrato da diversi club calcistici, come AS Roma, Ajax, Valencia.

All’interno di questo rapporto spiccano i diversi titoli che in Italia hanno più riverbero anche a livello più casuale, ma mancano inaspettatamente titoli come Rainbow Six Siege, Fortnite e Clash Royale, sebbene si tratti di videogame che al momento solcano la cresta dell’onda dei trend globali.

Thalita Malagò si esprime in merito:

In questa prima rilevazione il campione è stato interrogato sulle sue abitudini rispetto al gioco multiplayer online. Nel rapporto abbiamo riportato la top 20 per ragioni di brevità, ma se consideriamo la classifica più estesa troviamo anche Rainbow Six Siege, Counter-Strike e Starcraft. Va tenuto conto, inoltre, che la ricerca è stata condotta nel 2017. Essendo un settore in continua e rapida evoluzione, alcuni titoli hanno acquisito ulteriore popolarità successivamente alla rilevazione.

Chi investe nel settore?

L’analisi mostra un’interessante attitudine da parte degli appassionati di Esport, che spesso si interessano ai brand che sponsorizzano e partecipano alle diverse competizioni. L’utenza segue con interesse i prodotti sponsorizzati, interessandosi tramite i loghi applicati sulle divise dei giocatori, o sui titoli degli eventi.

Anche i brand extra settoriali si sono interessati al settore, parliamo di aziende di beverage e snack, considerati “semi-endemici” grazie alla facilità con la quale si possono integrare nell’esperienza di gioco. I big dell’industria hanno aperto agli Esport già da diverso tempo a livello internazionale, ma ad oggi il panorama italiano ha visto una crescita del 33% dell’interesse di diversi brand.

Esport: Anno Zero

Certo, da questo rapporto si evincono principalmente dati legati alla crescita di questo fenomeno, che tocca i principali punti di forza del settore Esport e le sue potenzialità.

Gli eventi non mancheranno: a partire da Milan Games Week, che si terrà dal 5 al 7 Ottobre in Fiera Milano Rho, che ospiterà un padiglione – che si chiamerà Radio 105 MGW Esportshow – di ben 16 mila metri quadrati dedicati agli Esport. Comprenderà ben due arene curate da ESL e PG Esports.

Nell’arena ESL si terrà l’apertura dell’ESL Italia Championship, durante il quale potremo assistere al primo torneo internazionale di Rainbow Six Siege in partnership con Ubisoft, e la finale del torneo di GT Sport in collaborazione con Sony e Mercedes-Benz.

In PG Arena troveremo il Red Bull Factions e le University Esport Series, un torneo accademico nazionale che include numerose università iscritte.

Insomma, questi sono i due punti di partenza di questa annata Esportiva, un altro punto da cui partire, crescere e magari strutturare in maniera concreta il settore, che in questo momento storico ha tutte le basi per diventare davvero forte. Siamo ben lontani dai LAN party organizzati nelle taverne degli amici, da questo momento è tutto in crescita!


Commenti

Recensioni in evidenza

Tutte le recensioni