F1 2018
26 Lug 2018

F1 2018 – Anteprima | Una Formula 1 ancora più completa

Il progresso di Codemasters continua con F1 2018, il capitolo annuale della serie dedicata al mondiale di Formula 1. Dal 2016 gli sviluppatori riescono a portare ai giocatori nuovi contenuti validi per aumentare la longevità e l’esperienza del gioco. Con il nuovo capitolo, questa strada viene mantenuta e migliorata ulteriormente, forse grazie anche alla nuova gestione dei diritti di Liberty Media.

Nelle scorse settimane sono stati rivelati parecchi dettagli riguardo il gioco, soprattutto legati alla nuova modalità Carriera. Se quella dei due giochi passati sembrava già buona, quella di quest’anno si preannuncia ancora più articolata e imprevedibile.

Entrano infatti in gioco inaspettati elementi GDR. La presenza della stampa all’interno di F1 2018 permette al giocatore di costruirsi un personaggio che si comporti proprio come lui. Dopo ogni sessione, ad esempio, la reporter pone qualche domanda in base alle prestazioni del pilota.

F1 2018

Andando avanti, queste risposte hanno un impatto non solo sull’opinione dei media, ma anche su quella dei diversi team di lavoro dentro la scuderia, oppure sulle scuderie stesse.

Denigrare la Mercedes in un momento di follia potrebbe dunque chiudere per sempre una carriera con le frecce argento, ma al tempo stesso aprire una via verso le scuderie rivali.

Comportandosi alla Grosjean (ovvero dando quasi sempre la colpa dei propri errori alla macchina), è probabile invece attirare il risentimento del proprio team. Insomma, le parole vanno pesate in qualsiasi momento della propria carriera. E non date mai più la colpa ad Ericsson.

Si sente che F1 2018 è un gioco vivo, in grado di trasmettere non solo le emozioni di una vita tra i box di Formula 1, ma anche la routine a cui un pilota va incontro.

F1 2018

Le aree di studio della vettura si ampliano, così come gli spazi in cui incontrare i compagni o la stampa. Lo sviluppo della monoposto è sempre nelle mani del giocatore, ma diventa più impegnativo: non solo vengono aggiunte più ramificazioni in base alla scuderia, ma le stagioni seguenti potrebbero avere regolamenti diversi e dunque diverse aree su cui focalizzare l’attenzione.

È uno stratagemma semplice, ma al tempo stesso ingegnoso, grazie al quale F1 2018 si dota di una longevità maggiore.

Ma come si guidano queste nuove monoposto? In verità quasi nella stessa maniera. Pochi sono i cambiamenti nel regolamento rispetto alla stagione passata: ad esempio c’è l’Halo, famigerata protezione per il casco del pilota.

Nonostante la mia allergia verso questa introduzione, devo dire che gli occhi si sono abituati quasi subito alla sua presenza. Oltretutto, la barra centrale può essere resa trasparente.

Una vera novità è però la gestione manuale della parte ibrida del motore. Se prima si poteva solo scegliere quale miscela utilizzare per il motore termico, ora si può anche modificare l’input di quello elettrico in base al momento della gara. F1 2018 diventa così ancora più strategico, soprattutto ad alti livelli e contro eventuali avversari umani.

F1 2018

La presenza della gestione dell’ERS introduce anche un programma di prova nuovo nelle prove libere di ogni weekend, aumentando così il guadagno di punti risorsa da spendere nello sviluppo dell’auto.

L’altissima aderenza di queste monoposto rende ovviamente molto piacevole la guida. Spingerle al massimo, avvertendo la tipica sensazione al limite, è una bellezza anche solo in versione virtuale.

Ho notato una maggiore tolleranza nella trazione in uscita di curva. È possibile osare di più non solo per questo, ma anche per la presenza di minori penalità legate all’invalidamento del giro. Andare larghi in uscita non porta automaticamente alla penalizzazione, permettendo dunque di premere più a fondo sul pedale dell’acceleratore.

Tuttavia, nonostante il grip sia ancora elevato, mi è successo qualche volta di andare in sottosterzo nelle curve ad alta velocità. Oltretutto è stato facile perdere il controllo dell’auto anche solo sfiorando i cordoli su asfalto bagnato.

F1 2018

In generale, mi è successo di emulare gli errori che i piloti hanno commesso spesso nelle prove libere dei veri weekend di gara. Nonostante non sia affatto felice dei miei errori, sono comunque contento del fatto che il gioco si avvicini sempre di più al realismo.

F1 2018 è infatti un valido intermezzo tra la simulazione, specialmente dedicata alla vita nel paddock e alla gestione dell’auto, e l’arcade, con un modello di guida coinvolgente, già collaudato e affinato per quest’anno.

Tutto è aiutato anche da una nuova veste grafica. Il salto in avanti per gli effetti luminosi è davvero evidente e si lascia ammirare in 4K su PS4 Pro. È visibile non solo durante il gioco, ma anche nelle sequenze cinematografiche che ruotano attorno al weekend di gara.

Il circuito che ne giova maggiormente è quello francese di Paul Ricard. Essendo entrato solo quest’anno nel calendario dopo una lunga assenza, è facile notare come sia stato realizzato quasi da zero al contrario degli altri tracciati. Tra l’altro, nonostante la poca spettacolarità visibile in TV, è dannatamente divertente.

F1 2018

Resta un unico dubbio riguardante F1 2018, fugabile solo dopo averlo recensito. La parte multiplayer è importante e i bug si sono fatti sentire parecchio negli scorsi capitoli, coinvolgendo lag, bandiere gialle e safety car. Spero vivamente che tutto questo sia solo un brutto ricordo dei titoli precedenti e che finalmente possa essere lasciato nel dimenticatoio.


F1 2018 si preannuncia essere un altro successo per la serie, con miglioramenti già visibili nella modalità carriera, nella grafica e anche nel sound delle vetture. Permane tra l’altro anche il parco di auto classiche, sempre più numerose.

Se anche la parte multiplayer si rivela all’altezza, sarà difficile per Codemasters continuare ad aumentare la qualità di un prodotto che già ora va oltre le aspettative.

Io, nel frattempo, spero costantemente in una versione VR.

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