Speciale 24 Gen 2025

Fairy Tail 2 – la nostra prova su Twitch

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Abbiamo giocato a Fairy Tail 2, il nuovo titolo di Gust e Koei Tecmo ispirato all'omonima serie anime.

Fairy Tail 2 è tornato! In forma videoludica intendo, un GdR d’azione tratto da uno degli anime più popolari degli ultimi tempi. L’obiettivo principale, trattandosi sostanzialmente di un tie-in, è quello di accontentare i fan di lunga data e consegnargli un’esperienza ricca e con tante cose da fare.

Purtroppo, e mi duole dirlo fin dall’inizio di questa mia piccola analisi, l’esperienza risulta piuttosto scialba e con pochissimo mordente. Eppure, vista la leggera delusione del primo capitolo, con Fairy Tail 2 ci avevo un po’ sperato: la formula action rpg non è sbagliata, ma bisogna saperla approfondire in ogni suo aspetto, altrimenti si rischia di preparare un minestrone in cui non emerge nessun tipo di sapore.

Fairy Tail 2 inizia nella saga dell’Impero Alvarez, la diciassettesima nonché ultima saga narrativa (senza considerare 100 years quest), che salta a piè pari tutto quello che c’è stato precedentemente (a meno che non recuperiate il primo capitolo). Ma non è questo il problema principale del titolo di Gust: le vicende narrate saltano alcuni punti cardine della saga e le vicende vengono “arricchite”, spesso e volentieri, con dialoghi banali e scelte ludiche non proprio divertenti.

Il sistema di combattimento, tuttavia, procedendo con l’avventura diventa abbastanza stratificato. Se nei primi minuti della live (che trovate in coda all’articolo) ho trovato il tutto abbastanza confusionario, spingendomi più avanti, il tutto diventa più chiaro e si riescono a notare molti elementi comuni con la serie Atelier (cavallo di battaglia di Gust).

In sostanza, Fairy Tail 2 abbandona il sistema J-RPG a turni (che preferivo, a dirvela tutta), sposandone uno leggermente più dinamico. Il team è composto da tre personaggi (sostituibili in qualsiasi momento) di cui uno guidato dal giocatore. Aumentando l’indicatore Fairy Rank, potremo lanciare tecniche ancora più potenti e combinare gli attacchi con i nostri compagni.

Il tutto è scandito da diversi tempi di attesa, che permettono di ricaricare le tecniche e pianificare la giusta controffensiva verso i cattivoni di turno. Bisogna anche tenere in considerazione le debolezze elementali dei nemici, e di conseguenza scegliere il giusto personaggio da schierare nella fila dei titolari. Proseguendo con il viaggio di Natsu & soci, però, il sistema di combattimento diventa a tratti noioso, soprattutto se non giocato a difficoltà più elevate.

Anche l’esplorazione non è proprio il massimo: si percorrono le macro aree alla ricerca di scrigni del tesoro e con nemici disseminati un po’ ovunque (ottimi per livellare). Diciamocelo, non molto incoraggiante per chi vuole godere di un’esperienza completa e in linea con l’anime.

Su PlayStation 5 poi, si notano tutti i limiti tecnici della produzione, con texture sbiadite e un character design che non è riuscito a convincermi pienamente. Benino per la colonna sonora, anche se avrei preferito musiche che si sposassero maggiormente con le vicende narrate, e non ricicli dal vecchio gioco.

Proseguendo off streaming le sensazioni provate non sono migliorate. Sono dell’idea che titoli come Fairy Tail, ma anche altri anime di successo, dovrebbero garantirci delle esperienze fedeli e appaganti, e non dei semplici “compitini” che fanno leva sulla popolarità del manga di Hiro Mashima.


Ho giocato l’incipit del gioco sul canale Twitch di GameStopIT in compagnia della nostra community. Nel mentre, abbiamo parlato anche delle nostre passioni del mondo dei videogiochi e non solo.

Potete trovare la replica della diretta qui in basso. Buona visione!


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