Un terzetto per prepararsi al mondo post-apocalittico
La serie di Amazon Prime dedicata a Fallout, che tra i molti vede anche la collaborazione di Jonathan Nolan, fratello del più famoso Christopher, sta conquistando e convincendo sostanzialmente tutti. Per una volta, neofiti e fan accaniti, appassionati di serie tv e semplici curiosi stanno promuovendo quasi all’unanimità lo sforzo compiuto per il piccolo schermo di uno degli adattamenti più attesi e desiderati degli ultimi anni.
Nonostante l’ottimo materiale di partenza, un mondo di gioco che si è costantemente arricchito episodio dopo episodio e una moltitudine di personaggi da cui prendere ispirazione, non era un risultato né facile da ottenere, né scontato. Memori di disastri del calibro di The Witcher, non ce ne vogliano gli irriducibili di Henry Cavill, e del film del 2016 su Assassin’s Creed, oggi sappiamo benissimo che non basta una lore stratificata per comporre automaticamente un adattamento degno della fonte d’ispirazione. Il clamore e l’apprezzamento creatosi intorno a Fallout, insomma, è anche il frutto e diretta conseguenza di tanti altri progetti simili malamente naufragati, un successo che è naturalmente figlio di scelte compiute con raziocinio e professionalità sul piano registico, fotografico e del cast coinvolto.
Non ci dilungheremo oltre, in questa sede, nel tessere le lodi di questa prima stagione che, a scanso di equivoci, vi consigliamo di vedere quanto prima, se ancora non lo avete fatto. Tuttavia, è interessante notare come, una volta tanto, dal videogioco si sia giunti al piccolo schermo e, in qualche modo, si sia ritornati al videogioco.
Sì, perché l’effetto generato dalla serie tv è stato quello di aver riacceso la passione per una delle IP più famose ed apprezzate di Bethesda. Alcuni capitoli videoludici, difatti, stanno (ri)vivendo una seconda primavera, tra copie vendute e una riscoperta resa ancora più facile dalla reperibilità di molti capitoli compresi nel catalogo di Xbox Game Pass (a questo link trovate delle card che vi permettono di iscrivervi al volo al servizio Microsoft).
Il tempo, tuttavia, è tiranno. Difficile recuperare ogni singolo gioco del brand con le ore a disposizione in una singola giornata. Ecco perché accorriamo in vostro aiuto, consigliandovi tre episodi che possono aiutarvi a comprendere più facilmente, e al volo, per così dire, cosa sia Fallout e quanto abbia da regalare a tutti i videogiocatori.
Come sempre, vi ricordiamo che potete discutere dei vostri capitoli preferiti della saga nel nostro gruppo Facebook ufficiale, a portata di click.
– Fallout 4
Fallout 4, pubblicato originariamente nel 2015 su PlayStation 4, Xbox One e PC, rappresenta l’apice della saga per quanto concerne l’esperienza single player. La lore e l’humus narrativo dei primi due capitoli, declinati alle lezioni ludiche impartite da Fallout 3 e New Vegas, l’ottimo spin-off realizzato da Obsidian, hanno donato agli appassionati un’avventura quanto mai profonda, stratificata, mastodontica.
Come il diretto predecessore è un RPG in tutto e per tutto, da viversi alternando la prima e la terza persona a seconda delle preferenze. Vestendo i panni di un abitante del Vault 111 che per la prima volta si affaccia nel mondo post-apocalittico, avrete ampissima libertà di movimento in una mappa devastata dai residui atomici e da comunità umane spesso aggressive e costantemente minacciate da predoni, esseri deformi e ritrovati bellici pronti a saltare in aria.
Come in passato, le decisioni che intraprenderete durante l’epopea avranno la loro dose di conseguenze e un’influenza diretta nel mondo di gioco. Allo stesso tempo, in questo capitolo viene potenziato il crafting. Recuperando risorse sul campo di battaglia potrete far progredire il personaggio e, soprattutto, edificare un vero e proprio campo base, in cui far vivere alcuni NPC incontrati lungo il percorso che fungeranno anche da difesa all’avamposto stesso.
Lo stesso combat system svela una profondità sulle prime sorprendente. Potrete infatti scegliere se affrontare ogni scontro in tempo reale o se affidarvi ad una sorta di turnazione comunque molto più dinamica di quelle esperite in altri RPG.
Di Fallout 4 sorprende, ancora oggi, l’estrema trasversalità. Pur con uno scenario ben definito, un mondo post-apocalittico allo sbando, saprà farsi amare anche da chi cerca una bella storia, o una gestione del personaggio soddisfacente, o vuole imbastire un fortino da difendere a tutti i costi, o, più semplicemente, da chi cerca tutto questo in un unico, grande gioco.
Potete recuperare Fallout 4 anche da GameStop.
– Fallout Shelter
Fallout Shelter è a tutti gli effetti uno spin-off della saga di Bethesda ed è il capitolo che più di tutti stravolge il gameplay a cui i fan di lungo corso sono abituati, pur mantenendo intatte alcune caratteristiche. Si tratta di un gioco originariamente pubblicato su mobile, iOS e Android, per poi essere trasposto su PC e console in un secondo momento. Si tratta di un free-to-play, caratteristica che lo rende tanto più appetibile, ed è in buona sostanza un gestionale.
Nel titolo, infatti, impersonerete un il sopraintendente di un Vault, uno dei tanti bunker anti-atomici nel quale l’umanità si è rifugiata un attimo prima dello scoppio della guerra che ha stravolto il pianeta. In quanto gestori di questo habitat a tenuta stagna, dovrete fare di tutto sia per difenderlo dalle minacce esterne, sia per renderlo autonomo e autosufficiente. Scegliendo quali sopravvissuti accogliere nella vostra struttura e quali lasciare fuori, saranno molti i parametri di cui dovrete tenere conto. Cibo, acqua, energia ovviamente. Ma anche i rapporti umani avranno il loro peso, così come il preoccuparsi che a tutti i sopravvissuti siano affidate mansioni adatte alla loro indole.
A mano a mano che progredirete nell’avventura sbloccherete nuove aree, nuovi potenziamenti, nuove abilità per i personaggi e potrete espandere il Vault, sino a renderlo un’impenetrabile fortezza autonoma, sorda a qualsiasi stravolgimento e cataclisma che sconvolge il mondo esterno.
Un gioco di strategia e ingegno, assolutamente ideale per qualche partita mordi e fuggi. Sebbene sia disponibile anche su PC e console, come già detto, innegabilmente è su mobile che Fallout Shelter trova il suo habitat naturale. Saprà risolvervi innumerevoli attese sui mezzi di trasporto e piccoli break durante le vostre giornate lavorative. Occhio solo a non consumare completamente la batteria dei vostri smartphone.
– Fallout 76
Tanto criticato, quanto poi giocato. Innegabilmente Fallout 76 si è macchiato di una falsa partenza, un esordio turbolento in cui erano più i bug e le cose non gradite dalla community che altro. Eppure, con tanto impegno e buona volontà, ascoltando le critiche e i feeback dei fan, Bethesda poco alla volta è riuscita a correggere il tiro del suo MMO ambientato nell’universo del brand.
Avete capito bene: Fallout 76 prende di peso gran parte del gameplay di Fallout 4 e lo declina al multiplayer online. Sulla carta è il sogno di chiunque ami condividere con gli amici le proprie avventure. Ed effettivamente, molte patch e aggiornamenti dopo, è proprio così. Introdotti gli NPC, assenti all’esordio, aumentate le missioni disponibili, ampliate le aree esplorabili e, più in generale, moltiplicate le cose da fare e scoprire, la creatura di Bethesda è finalmente un’esperienza profonda, stratificata e virtualmente infinita.
Collaborare con i propri amici per completare missioni, assumersi il rischio di completare degli incarichi in solitaria, creare un avamposto da condividere con il proprio gruppo sono tutte azioni che vi regaleranno ore e ore di sano divertimento. Certo, la grafica non vi lascerà a bocca aperta e il netcode ogni tanto mostra il fianco a qualche piccola problematica, ma sono tutti difetti che finiranno in secondo piano non appena vi accorgerete di quanto questo MMO abbia da offrirvi.
Fallout 4 resta il punto di riferimento per chi ama il single player, ma la malleabilità e adattabilità di Fallout 76 non va assolutamente sottovalutata. Se proprio lo volete, potrete benissimo godervelo anche da soli, limitando la collaborazione, o contrapposizione, con altri utenti solo quando lo desiderate davvero.
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