Los Angeles – Prendete lo Stato del Montana e createne una versione fittizia. Poi prendete un po’ di sana cultura americana portata al limite della decenza, qualche tonnellata di proiettili ed ecco il background di Far Cry 5. Un’avventura tra le lande quasi incontaminate dell’America centroccidentale, che guarda in faccia i comportamenti deplorevoli del Culto in quanto specchio delle peggiori abitudini statunitensi. Redneck, violenza, degrado, psicosi e ignoranza sono il carburante di una società che dimostra ben poco di esserlo.
Abbiamo provato Far Cry 5 con la stessa demo mostrata durante la presentazione di Ubisoft, ma questa volta seguendo la nostra strada e scegliendo in anticipo che approccio usare. La linea di pensiero resta infatti quella di un gioco open world con meccaniche sparatutto, guida di veicoli, interazioni con i personaggi e completamento assiduo delle missioni, mentre si lotta contro il classico psicopatico di turno.
Su PS4 Pro, in 4K, l’ambientazione di Far Cry 5 si è subito rivelata splendente e rigogliosa, con qualche difetto che andremo ad approfondire dopo, ma comunque con quel livello di dettaglio e differenziazione che ha sempre contraddistinto la serie. Globalmente, Far Cry 5 trae il meglio/peggio dal nord-ovest americano, unendo la natura incontrastata con la depravazione dei nemici più violenti mai visti nella serie.
Si parte dunque con la scelta del compagno tra tre diverse opzioni. C’è Nick Rye, tipico redneck americano con parlantina da chewing-gum in bocca e parolacce come intercalare, ma dotato di un aereo per offrire supporto. Poi Grace Armstrong, letale soldatessa con un fucile da cecchino in mano, che può spostarsi a piacimento secondo i nostri ordini e offrire fuoco di copertura. Infine un cane ammaestrato, utile non solo per attaccare i nemici, ma anche per raccogliere strumenti e depredare i cadaveri degli oggetti che ormai non avrebbero più potuto usare. Inoltre, nonostante non potessimo sceglierlo di persona, sarà possibile anche creare da zero il protagonista, una soluzione strana per la serie di Far Cry e che dona maggiore libertà, ma meno unione alla trama.
La persona scelta per affiancarci è Grace, in modo da poter esplorare maggiormente la mappa con la consapevolezza che ci sia qualcuno a guardarci le spalle. Dopo un breve momento di ricognizione si parte con la sparatoria: l’arma in nostro possesso poteva essere regolata per il fuoco automatico, semi automatico o in burst da tre colpi. Una novità è però l’uso delle armi bianche, precedentemente utilizzabili solo come mossa finale corpo a corpo: in Far Cry 5 abbiamo invece utilizzato una mazza da baseball per giocare col naso degli avversari. Spoiler alert: la mazza ha dominato.
Sparare in Far Cry 5 non si discosta comunque molto dallo stile della serie, aggiungendo però una leggera balistica dei colpi, ora più propensi ad avere una parabola discendente piuttosto che ad andare dritti alla meta. Mirando con la propria arma è possibile marcarli sulla schermata, in modo da sapere dove siano al momento dell’attacco, oppure si può dire ad un alleato di fare la prima mossa. Sorprende più che altro la fazione nemica, composta da persone qualunque che scelgono di imbracciare follemente un fucile e servire una causa secondo loro più grande. Si vedono infatti persone comuni, anche donne, che sparano all’impazzata pur di colpire qualcosa, urlando frasi ingiuriose contro ciò che pensano sia estraneo al loro mondo perfetto. Gli sviluppatori hanno voluto infatti far trasparire la deviazione mentale che ha portato persone ordinarie ad imbracciare le armi e fare pazzie in nome del Culto.
Tuttavia, se qualcuno cerca di ucciderci in Far Cry 5, noi rispondiamo al fuoco. Solo così si possono liberare le cittadine del Montana, facendo in modo che gli abitanti si fidino di noi e ci diano missioni da compiere, come del resto è successo nella demo. Si può entrare negli edifici semplicemente spingendo la porta e incontrare NPC che ci siano compiti da intraprendere. Dopo aver ucciso tutti i nemici, l’obiettivo si è infatti spostato verso una ragazza in un bar, che ci ha dato un nuovo obiettivo: liberare un vecchio hangar, infestato da altri cultisti bellicosi. Guidando in un camion a stelle e strisce, senza badare troppo ai teneri fiorellini che crescono vicino alla strada, ci siamo recati dunque in loco per aiutare il proprietario, falciando qualche altro sbandato e sbloccando poi la parte finale della demo.
Come visto nel trailer, si tratta infatti di dover distrugger due silos in giro per la mappa, ma pilotando un aereo d’agricoltura opportunamente modificato per diventare bombardiere. Come se non fosse abbastanza, sulle ali sono montate anche due mitragliatrici e dei lanciarazzi. Prima eliminando i bersagli fissi terreni, sfruttando la telecamera per il bombardamento, e poi togliendo di mezzo le camionette arrivate in supporto, la missione è quasi giunta al termine. Quasi, perché l’ultimo step è stato difendersi da un altro aereo per poi abbatterlo con l’uso dei missili. Con la mitraglia c’è poco gusto, ci piace un minimo di sfida.
Far Cry 5 trae il meglio/peggio dal nord-ovest americano
Croce e delizia di Far Cry 5 è stata però la parte grafica, sontuosa dal punto di vista della risoluzione, ma un po’ più insicura per quanto riguarda il frame-rate. Si parla sempre e comunque di una build precoce, con il lancio del gioco ancora ben lontano, essendo fissato per il prossimo febbraio. Giocato su PS4 Pro, Far Cry 5 ha dato sfoggio della bellezza del Montana con una risoluzione davvero eccellente ed una certa cura per i particolari, pregio già noto per Far Cry 5. Non appena sono cominciati i combattimenti, però, il frame-rate ha cominciato a singhiozzare, non solo per le esplosioni, ma anche per i movimenti repentini del giocatore. C’è comunque ancora parecchio tempo per ottimizzare il tutto e rendere Far Cry 5 piacevole come gli altri capitoli della serie.
In ConclusionE3
Far Cry 5 porta il giocatore in un’ambientazione diversa dal solito, molto vicina agli stereotipi che tutto il mondo ha nei confronti della cultura americana. Fa questo mantenendo saldo lo stile del suo gameplay, con qualche aggiustamento per segnare una minima evoluzione dal capitolo precedente, ma Far Cry 5 introduce anche assolute novità, come la presenza di diverse armi corpo a corpo. L’aiuto degli alleati è prezioso in qualsiasi situazione, vista la scarsa vitalità del personaggio e la propensione a lanciarsi ogni volta in mischia.
La realizzazione grafica, pur con qualche difetto, è già ottima in molti aspetti e l’azione correttiva degli sviluppatori non può fare altro che migliorare la situazione, prima che il gioco venga portato sul mercato. Il suo lancio è infatti fissato per febbraio 2018, con un’attesa durante la quale Ubisoft può annotare i piccoli difetti e preparare Far Cry 5 ad un grande lancio.