News 05 Giu 2014

FIFA: Happy Birthday Lonewolf92!

In occasione del suo ventiduesimo compleanno, il giocatore di FIFA più titolato in Italia, ci ha concesso un’intervista. Chi è nel circuito di FIFA conosce sicuramente Mattia ‘Lonewolf’ Guarracino, sei volte campione italiano di FIFA, vincitore tra gli altri dell’ultimo Campionato Personal Gamer. Un ragazzo normale, come ce ne sono tanti ma con una dote naturale, ormai da anni sempre presente alle più importanti manifestazioni videoludiche nazionali e mondiali. Conosciamo meglio Lonewolf92!

Come nasce la passione di Mattia Guarracino per FIFA?

Credo che il motivo principale per cui mi sono avvicinato a questo gioco sia fondamentalmente la grande passione che mi lega, fin da piccolo, al calcio e ai videogames. Penso che FIFA sia il connubio perfetto di queste mie due grandi passioni.

Oltre ad aver vinto 6 campionati nazionali, hai partecipato anche agli europei e ai mondiali, mi racconti di queste esperienze?

Grazie a questa mia grande passione devo dire che ho avuto anche molte opportunità di viaggiare e conoscere posti nuovi e vivere esperienze davvero uniche soprattutto per un ragazzo di nemmeno vent’anni come me che si è ritrovato ad alternare i banchi di scuola con voli intercontinentali che mi catapultavano in culture completamente diverse dalla mia. Quando sono stato in Corea, salendo sul podio come terzo qualificato, mi sono reso conto di quanta importanza ricopre il mondo del gaming in quel paese. I progamer vengono considerati dei veri e propri vip, allo stesso livello degli attori o dei calciatori in Italia. Ad ogni modo, da ogni viaggio, sono riuscito sempre a ricavare qualcosa di buono per arricchire il mio bagaglio di esperienze e instaurare buone amicizie con i miei “colleghi” e compagni d’avventura.

Molti dicono che in Italia, gli youtubers siano la rovina del competitive, ma come mi spieghi il fatto che quando un progamer ha un canale Youtube non ha lo stesso successo dei gamers “normali” ?

Credo che la differenza tra noi progamer e gli youtubers sia principalmente nel modo di porsi. Gli youtubers sono , più che esperti di gioco, dei veri e propri attori e, come tali, sono in grado di attrarre spettatori e farsi conoscere con più facilità dalla community del web grazie a video divertenti. Noi progamer invece, focalizziamo principalmente la nostra attenzione sulle tecniche di gioco e sicuramente non esasperiamo i nostri atteggiamenti per ricevere più visualizzazioni dei nostri video. Secondo il mio punto di vista dovrebbe essere la community italiana a non dare spazio solo agli youtubers durante gli eventi bensì fare in modo, di far conoscere a tutti il mondo del progaming grazie ai consigli che, solo noi veri progamer possiamo fornire.

In tante occasioni hai dimostrato di essere il più forte, eppure c’è qualcuno che dice che sei semplicemente “fortunato”, tu che dici?

Per rispondere a questa domanda mi affido ad un aforisma di Oscar Wilde: “Bene o male purché se ne parli”. Tu che conosci l’ambiente, sai come la penso, a parlare sono i risultati. Per vincere i campionati italiani per ben sei anni, non credo serva solo fortuna!

Inizialmente giocavi al Pc, è stato difficile passare alle console?

No, non è stato difficile il passaggio di piattaforma, nel 2008 ho vinto gli italiani su Pc, nel 2010 su Playstation 3, nel 2011 e 2012 ancora su Pc e negli ultimi due anni entrambi su Playstation 3, quindi come puoi vedere, per me non fa alcuna differenza.

Perché è così difficile per un player italiano trovare degli sponsor seri, per poter competere a livello europeo e mondiale?

E’ così difficile perché in Italia, come sappiamo tutti, in questo momento c’è una crisi economica pazzesca, quindi i brand preferiscono fare investimenti sicuri e non se la sentono di rischiare investendo su una disciplina che qui in Italia è così poco presa in considerazione. Peccato perché secondo il mio punto di vista, il mondo del gaming è in evoluzione e con le giuste idee potrebbe fruttare molto!

Pensi si possa vivere di Gaming?

Si penso di si, ma non qui da noi o perlomeno non in questo momento purtroppo.  Al momento si preferisce far risaltare altre cose, altri personaggi, piuttosto che far conoscere ad un pubblico più ampio i videogiocatori pro.

I tuoi genitori ti hanno subito appoggiato in questa scelta di voler fare il giocatore professionista o all’inizio han pensato che fossi pazzo?

Mi ritengo fortunato sotto questo punto di vista, dato che i miei genitori mi hanno sempre appoggiato aiutandomi anche economicamente i primi tempi per i viaggi, non smetterò mai di ringraziarli per questo.

Quando hai cominciato a pensare che potevi diventare un professionista di FIFA?

Ho pensato che fosse possibile dopo il primo campionato italiano Wcg vinto nel 2008. 

Tra i social spesso nascono polemiche e litigi tra i tuoi colleghi di FIFA, perché pensi che ciò avvenga?

Penso che da sempre la community italiana di FIFA sia abbastanza scadente rispetto a quelle estere, qui le persone si insultano,flammano etc., mentre in altri paesi i videogiocatori cercano di collaborare tra di loro.

Quale pensi sia il FIFA migliore e perché?

Sicuramente per me il 2011 (forse perchè era un videogioco perfetto per il mio stile di gioco) ma anche il 10 e l’ultimo mi hanno preso molto. 

Da quando esistono i campionati nazionali, hai quasi sempre vinto, qual è il tuo segreto?

Non esistono veri e propri segreti, sicuramente dietro c’è una buona preparazione che con la giusta concentrazione e “dote naturale” porta spesso a buoni risultati

Chi pensi siano i giocatori di FIFA più forti al mondo attualmente?

Attualmente parlano i risultati quindi penso che i videogiocatori migliori del momento siano i francesi, gli spagnoli e gli svedesi. Se dovessi scegliere due nomi tra tanti ti direi Bruce Grannec e Ivan ‘Boraslegend’ Lapanje.

Cosa pensi della giocabilità di FIFA nella versione nextgen?

Sinceramente non ho trovato moltissime differenze, il gioco è molto bello e la giocabilità non mi dispiace.

Tra le tante vittorie ottenute, quale pensi sia stata la più importante?

Direi che il mio anno di grazia è stato il 2011. Oltre naturalmente al titolo italiano, in quell’anno ho ottenuto il 3° posto alle olimpiadi dei videogiochi in Corea del Sud nel 2011 , il 3° posto ai campionati europei a Varsavia  e ho vinto gli EmsIX (campionati europei online) e per il momento sono l’unico italiano di sempre ad esserci riuscito.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Mi piacerebbe riuscire un giorno a realizzare il sogno di poter fare della mia più grande passione una vera e propria professione; quindi non solo continuare a partecipare a tornei,  ma magari un domani anche riuscire ad organizzare eventi e tornei, così da dare la giusta importanza finalmente al mondo del gaming anche qui in Italia.

Da dove nasce il tuo nick?

Molto tempo fa mio padre mi raccontò di un fumetto che parlava di un cowboy che si chiamava per l’appunto Lonewolf, da quel giorno sono innamorato di quel nickname.

Mi dici una frase che ti rappresenta?

Non Mollare Mai!

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