Final Fantasy VII Rebirth
Speciale 07 Lug 2022

Final Fantasy VII Rebirth fra sogni, paure, speranze e perplessità

Il remake di Final Fantasy VII (disponibile per i ritardatari sullo shop di GameStop) ha avuto il grande merito di essere riuscito a portare il brand alle nuove generazioni: la visione che il team di Tetsuya Nomura, Motomu Toriyama e Naoki Hamaguchi ha realizzato è riuscita a riprendere ed espandere il leggendario gioco di Square del 1997. Nonostante qualche purista non abbia gradito i cambiamenti apportati alla main storyline del gioco, è indubbio che il remake di Final Fantasy VII abbia saputo colpire al cuore i vecchi fan (conquistandone di nuovi nel frattempo). Tuttavia si tratta di un progetto “in divenire”, un primo capitolo del quale sequel già si sente estremamente il bisogno. Dati i cambiamenti apportati alla storia principale, cosa possiamo aspettarci dal recentemente annunciato Final Fantasy VII Rebirth?

Facciamo un po’ di chiarezza a riguardo, non prima di una piccola avvertenza: l’articolo contiene spoiler su Final Fantasy VII, sia l’originale che il Remake. Se non volete rovinarvi la sorpresa, terminate immediatamente la lettura.

Sappiamo già che Final Fantasy VII Rebirth sarà il capitolo centrale di questa nuova trilogia basata su Final Fantasy VII, e che con molta probabilità i nostri eroi inizieranno l’avventura dopo gli eventi a Midgard e concluderanno il loro cammino nei pressi di Costa Del Sol. I cambiamenti sono già in atto, come l’arrivo di Yuffie, aggiunto solo con il DLC INTERmission di Final Fantasy VII Remake. Abbiamo lasciato Cloud e compagnia varia a Kalm, in cerca di un posto dove riposare. Non a caso, nel primo trailer di Rebirth vediamo Cloud proprio a Kalm, in compagnia di Sephiroth. 

Final Fantasy VII Remake
La passeggiatina con Sephiroth: per molti/e un sogno diventato realtà.

Si tratta ovviamente di una sequenza di flashback, che però ha fatto scatenare la fantasia di fan e appassionati/e, che hanno pensato alla possibilità di controllare Sephiroth in queste particolari sequenze. La cosa potrebbe non essere così lontana dalla realtà: il flashback potrebbe approfondire la caduta di Sephiroth, mostrandoci la distruzione della città di Nibelheim. La cosa più interessante è che questa parte della trama di Final Fantasy VII, ovvero l’incidente di Nibelheim, è stata rappresentata diversamente in ogni sua incarnazione mediatica, basti pensare alle diverse versioni dello stesso avvenimento viste in FF VII, Before Crisis, Crisis Core e Last Order. Certo, distruggere Nibelheim in prima persona sarebbe un’esperienza davvero diversa da quanto mostrato finora. La possibilità di controllare Sephiroth, sebbene in un breve lasso di tempo, è senza dubbio una speranza che può concretizzarsi in Final Fantasy VII Rebirth.

I nostri eroi inizieranno l’avventura dopo gli eventi a Midgard e concluderanno il loro cammino nei pressi di Costa Del Sol

Comunque sia, non è tutto oro quel che luccica. Nonostante la possibilità di controllare Sephiroth sia fan service a livelli inimmaginabili, una cosa del genere potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, specialmente dopo le dichiarazioni del direttore creativo del gioco (nonché leggenda dell’industry) Tetsuya Nomura, il quale ha rilasciato una dichiarazione, piuttosto preoccupante, secondo la quale non sarà necessario aver giocato a Final Fantasy VII o Final Fantasy VII Remake per godersi la seconda parte dell’avventura. Certo, questo può significare semplicemente che il gioco sarà reso più accessibile per i nuovi giocatori, ma l’incubo dello stravolgimento della storyline è dietro l’angolo, un timore sempre più concreto considerando i trascorsi di Nomura stesso con altre serie di Square (chi ha detto Kingdom Hearts?)

Final Fantasy VII Rebirth
Zack avrà una parte decisamente più importante qui.

Quello di cui siamo piuttosto certi è che Square Enix ha preso la struttura dell’originale, reinventandola per una nuova generazione di giocatori ma mantenendo alta la libertà creativa del team, che ha deciso in autonomia quali elementi mantenere, quali cambiare e cosa aggiungere. Ma il tutto si fa confusionario quando entrano in gioco i Sussurri (o Numen) entità misteriose il quale compito è sostanzialmente oscuro a chiunque non sia un veterano di Final Fantasy VII. Pare che il loro compito sia quello di mantenere lo status quo degli eventi, evitando che la storia prenda pieghe impreviste. Sostanzialmente siamo di fronte a una sorta di Multiverso della Follia dove i futuri Numen arrivano per evitare che Sephiroth sconvolga questa timeline: capiamo così che i Sussurri non sono altro che guardiani dello spazio/tempo e che l’avventura che stiamo vivendo non è altro che una dimensione parallela (o timeline differente) rispetto a quella del gioco del 1997. Ma queste informazioni sono facilmente fruibili? Assolutamente no: non v’è uno straccio di spiegazione nel Remake, e questo potrebbe portare ancor più caos in Rebirth.

L’incubo dello stravolgimento della storyline è dietro l’angolo

Sì perché quello che conosciamo e amiamo potrebbe venire stravolto, persino elementi portarti come la morte di Zack o la ben più scioccante dipartita di un altro personaggio importante (che dovrebbe proprio avvenire in Rebirth) potrebbero non verificarsi affatto o cambiare completamente rispetto all’originale, proprio a causa di questo meccanismo da Ritorno al Futuro che Nomura e compagnia bella hanno deciso di introdurre nel remake di Final Fantasy VII. La paura più grande che avvolge il futuro di questo progetto è legata proprio agli elementi in stile Kingdom Hearts che hanno permeato il finale di Final Fantasy VII Remake e che sembrano ancor più pressanti qui, in Final Fantasy VII Rebirth.

Final Fantasy VII Rebirth
Il logo (bellissimo) del prossimo capitolo.

Per la prima volta (almeno per il sottoscritto), l‘hype per un progetto legato a Final Fantasy VII lascia il posto a un più moderato ottimismo e a un cauto “vediamo cosa combinano”, perché è chiaro che i team di Kitase e Nomura hanno per le mani un potenziale successone planetario che potrebbe facilmente trasformarsi in una delusione planetaria, proprio come è accaduto a Kingdom Hearts III, con la differenza che la fanbase di Final Fantasy VII potrebbe non perdonare a Square di aver giocato un po’ troppo a cambiare quel capolavoro senza tempo che è l’originale Final Fantasy VII.

Final Fantasy VII Rebirth uscirà il prossimo inverno per PS5. Restate sintonizzati per maggiori dettagli nei prossimi mesi. Nel frattempo, potete recuperare Final Fantasy VII Remake, insieme a gli altri titoli della saga tramite questo link. Fate sapere sul nostro gruppo Facebook cosa ne pensate.


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