Final Fantasy Type-0 è arrivato, e con esso anche Episode Duscae, il primo assaggio di quel che sarà Final Fantasy XV. Dopo anni ed anni di misteri, sembra quasi strano parlarne nel dettaglio. Messa da parte questa strana sensazione, siamo qui per proporvi i “10 motivi per attenderlo”. Che li condividiate o meno, non c’è dubbio che questo sia uno dei titoli più attesi su PS4 e Xbox One.
Non è importante la destinazione, ma il viaggio.
In moltissimi giochi di ruolo le avventure dei protagonisti di turno avvengono in giro per il mondo, in un continuo peregrinare che costituisce quasi il 50% del fascino di questo genere di titoli. Ma nessuno prima d’ora, in un contesto videoludico, aveva impostato tutto ciò come una vera e propria “road trip”, a bordo di un auto in compagnia del proprio gruppo di amici. Moltissime persone potranno relazionarsi con questo tipo di espediente narrativo, e siamo estremamente curiosi di di vedere quali sorprese potrà riservarci.
Compagni d’armi
Legata a doppio filo con la componente “road trip”, è interessante notare l’enfasi con cui è stato costruito il gruppo di protagonisti: Ignis, Prompto, Gladiolus e Noctis sono tutti amici da tanti anni, e la sensazione di scorazzare per Duscae in compagnia, tra commenti e interazioni ambientali, aiuta tantissimo a relazionarsi con dei personaggi (ancora) avvolti nel mistero. Anche se vittima di alcuni stereotipi, esplorare un legame come l’amicizia in un modo tutto nuovo potrebbe dare una rinfrescata al genere.
Il Combat System.
Sicuramente uno dei punti di discussione più accesi: il combat system non ha convinto proprio tutti a causa di un’apparente semplicità che poco si addice ad un illustre esponente del genere. Eppure, il sistema di combattimento è tutt’altro che semplice, perché si basa tutto sul tempismo (nel schivare gli attacchi e nei contrattacchi) e nella capacità di utilizzare in modo corretto gli strumenti a nostra disposizione. Siamo comunque di fronte a qualcosa di basilare, almeno da quanto abbiamo provato nella demo, ma nonostante tutto lo abbiamo trovato decisamente divertente.
Le evocazioni.
Gli Esper sono uno dei marchi distintivi della serie Square Enix, e averli visti praticamente scomparire nella saga legata al XIII capitolo ha fatto storcere il naso a non pochi appassionati. Per fortuna, Final Fantasy XV ritorna sui propri passi, proponendo allo stesso tempo una spettacolarizzazione degli stessi che ci ha lasciato senza fiato. Vedere Ramuh che riempe di saette l’area di gioco è galvanizzante, e non vediamo sinceramente l’ora di poter assistere ad altre famose evocazioni. Sì Bahamut, ci riferiamo proprio a te.
Il mondo di gioco.
Il mondo di gioco costituisce da sempre uno degli elementi principali di una produzione del genere. Se devo investire decine e decine di ore, devo sentirmi coinvolto e stuzzicato dal mondo che sto esplorando e scoprendo. Final Fantasy XV aggiunge qualcosa di nuovo alla formula, con un misto tra fantasy e ispirazioni alla realtà che collimano creando qualcosa di nuovo e, per ora, convincente.
L’esplorazione.
In Episode Duscae, ho speso circa 3 ore ad esplorare ogni anfratto di quella che è, a conti fatti, una piccola porzione di gioco. E l’ho fatto per il semplice gusto della scoperta, senza un fine specifico. L’esplorazione giocherà un ruolo fondamentale, e a noi non dispiace affatto.
La trama.
Final Fantasy ci ha sempre abituato a trame particolari, originali e ricche di spunti interessanti. Quella di Final Fantasy XV appare matura e dai toni fortemente dark, con guerra, vendetta e morte. Messi da parte L’Cie e il divino Bunivelze, questi elementi potrebbero dare alla serie un tono tutto nuovo, come già assaporato con lo spin-off Type-0.
Il lore.
E proprio parlando di L’Cie e Bunivelze, è indubbio quanto Final Fantasy abbia sempre avuto un lore particolare, ma spesso poco marcato all’interno dei singoli episodi (con le dovute eccezioni). Il mondo di Final Fantasy XV potrebbe riservare qualche sorpresa in tal senso, e offrire un mondo di gioco ricco di particolari: un Titano che sorregge un cristallo? Avete la nostra attenzione.
La grafica.
Nonostante la demo sia sporca e afflitta da alcuni problemi tecnici, il Luminous Engine di Square Enix è riuscito a regalarci moltissimi scorci niente male. Siamo fiduciosi circa il risultato finale, con l’ottimizzazione che ne consegue.
È Final Fantasy!
Non sappiamo esattamente spiegarvi il motivo, almeno per ora, ma la sensazione di avere di fronte un “vero” Final Fantasy, nonostante le molteplici differenze e novità, ci ha accompagnato durante tutta la nostra avventura per Episode Duscae. Dopo tanti anni, è davvero una bella sensazione. Resta un’affermazione forte, e non mancheremo di confermarla o sfatarla a tempo debito.
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