14 Dic 2017

Final Fantasy XV: Episode Ignis – Recensione

Arrivati qui, un anno dopo l’uscita di Final Fantasy XV e la nostra recensione, è interessante giungere alla conclusione che la storia di Noctis, Gladio, Prompro e Ignis è una storia di sacrificio. Tutto è iniziato col sacrificio di Regis, un re stanco ma fino al suo ultimo respiro fiero di aver dato a Noctis i mezzi per adempiere al suo destino: i suoi amici.

Episode Ignis racconta l’ultimo punto di vista legato ai tre “bros” del re prescelto, quello di Ignis appunto.

Durante l’invasione di Altissia da parte dell’impero, proprio durante la cerimonia dell’Abissale, Ignis perde la vista. Il suo dolore, come quello dei suoi compagni e della sciamana, daranno la forza necessaria a Noctis per rialzarsi e portare a termine il suo cammino.

Quindi rieccoci qui, nei panni di Ignis, diviso da Prompto e Gladio ma determinato più che mai a proteggere il suo re. Final Fantasy XV: Episode Ignis ci getta subito nella mischia, nel bel mezzo dell’invasione imperiale, con la spettacolare rabbia di Titano sullo sfondo, intento a proteggere Noctis dalle aereonavi da guerra.

Ma qui il protagonista indiscusso è Ignis, tant’è che gli viene concesso un “rinnovato” approccio al sistema di combattimento standard, basato sulle sue fedeli daghe elementali che possono cambiare elemento (fuoco, ghiaccio, tuono) a seconda della nostra preferenza d’approccio agli scontri. Il fuoco è infatti indicato per gli scontri uno contro uno, il ghiaccio per colpire più nemici contemporaneamente, e il tuono per infliggere danni in modo rapido e quindi finire i nemici a terra in modo più efficace.

Episode Ignis non aggiunge nulla di nuovo e rilevante in sostanza: la mappa di Altissia è quella che già conosciamo, ma è possibile esplorarla in verticale e con più facilità grazie al rampino, andando ad arricchire il gameplay con qualche sfumatura in più. Peccato per l’occasione sprecata di utilizzare l’idea delle “zone di battaglia” che vanno a dividere Altissia e che richiedono un intervento strategico di Ignis a dare manforte ai soldati di Accordo, che vengono appena accennate e sono tutte funzionali al racconto. In tal senso è chiaro, soprattutto vista la sua durata (parliamo di circa 1 ora e mezza, due se volete completarlo al 100%) che Episode Ignis vive in funzione della storia che vuole raccontare.

Il migliore dei tre contenuti scaricabili

Ed è per questo il migliore dei tre contenuti scaricabili. Perché riesce a dare spazio al personaggio di Ravus in modo convincente e interessante, ad Ardyn ma, soprattutto, ad Ignis. La sua figura viene esplorata in relazione al suo ruolo, quello di consigliere reale, di mentore e guida per il giovane Noctis. In lui era riposta la fiducia di Regis, di insegnare al futuro re cosa significasse camminare a testa alta, a comportarsi come tale.

Ma viene raccontato anche il lato più umano di Ignis, quello impulsivo che lo vede compiere un sacrificio inimmaginabile pur di proteggere il suo amico. Una storia di sacrificio dunque, proprio come vi dicevamo all’inizio di questa recensione, una chiave di lettura che da sola può dare nuovo pathos a quel viaggio che abbiamo oramai affrontato un anno fa. Le nuove musiche composte dal leggendario Yasunori Mitsuda poi, fanno il resto.

Conclusioni

Episode Ignis è un ottimo contenuto scaricabile con un’interessante idea di gameplay che desideravamo vedere sfruttata in modo più sostanzioso. C’era tanto potenziale nell’uso del rampino e nella mappa di Altissia, una location in fin dei conti mai completamente rilevante in termini di gameplay nel gioco principale. Nonostante ciò riesce a fare al meglio ciò per cui lo attendevamo col fiato sospeso: raccontare una storia, quella di Ignis e di come un giuramento possa dare la forza di mille ad un uomo solo.

Sarà semplice, magari per alcuni banale, ma noi l’abbiamo trovato emozionante e sincero, e questo basta. Chissà poi quale sarà il futuro di Final Fantasy XV, dopo questa importante chiusura di sipario.