Con ancora negli occhi le meraviglie viste nell’anteprima di Final Fantasy XVI, ci troviamo di nuovo a trattare questo attesissimo titolo (prenotabile da GameStop con questo link) attraverso le parole di Naoki Yoshida, producer del gioco.
In una recente intervista, il buon Yoshi-P è stato interpellato in merito alla deriva action intrapresa dal franchise, che ricordiamo aver coinvolto anche Final Fantasy XV e Final Fantasy VII Remake prima di questo sedicesimo capitolo. La sua risposta è stata molto chiara, chiamando in causa le vendite e la necessità di raggiungere il pubblico moderno.
Creare un Final Fantasy, un capitolo numerato della serie, è diventato un tale impegno da arrivare al punto che i costi di sviluppo possano superare i 100 milioni di dollari per creare un singolo gioco. E per recuperare questi costi, il tuo gioco deve essere giocato da più persone possibile. E mentre i vecchi fan sono abituati a come era Final Fantasy in passato, molti nuovi giocatori non hanno mai giocato un titolo della serie prima. Sono cresciuti con gli FPS o GTA, giochi dove ad ogni pressione di un tasto avviene qualcosa di conseguenza.
Ed è questo il punto cruciale che purtroppo sembra sfuggire a molti “puristi” straniti dalla struttura di Final Fantasy XVI: ogni publisher ha la necessità di intercettare il maggior numero di utenza possibile e secondo Yoshida la svolta action era “l’unica scelta possibile”.
Non è un sistema basato sui comandi. Quando premi quadrato, il tuo personaggio spara. Perché dovrei aspettare il colpo? Dovrei poter premere quadrato e far partire il colpo subito. C’è un’intera generazione di giocatori che è cresciuta in questo modo, e devi fare in modo che queste generazioni arrivino e giochino Final Fantasy XVI, che non è conosciuto come quel genere di giochi. Devi renderlo interessante anche a loro. E per introdurre questi nuovi giocatori alla serie, abbiamo deciso di seguire questa direzione – l’azione era praticamente l’unica scelta possibile.
Attualmente il gioco sembra prendere forma in modo convincente, sia dal punto di vista del gameplay che della costruzione del mondo di gioco. Grazie al lavoro di esclusiva su PlayStation 5, Creative Business Unit III sta inoltre riuscendo a creare un prodotto davvero sorprendente anche a livello tecnico, offrendo un enorme passo avanti per il franchise.
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