Dopo tanta attesa sono finalmente riuscito a mettere le mani su Fitness Boxing: Fist of the North Star. Quando Imagineer, sviluppatore nipponico, aveva annunciato questa specie di spin-off della sua serie Fitness Boxing, ero decisamente felice: avendo speso più di 500 ore su Fitness Boxing 2, non vedevo l’ora di vedere integrate le caratteristiche del rythm game di Imagineer con le apocalittiche ambientazioni e gli indimenticabili personaggi di Hokuto no Ken.

Per chi non lo sapesse, quest’ultimo è un manga (diventato poi anime) creato da Tetsuo Hara e Buronson nel lontanissimo 1983. Il mondo immaginato dai due autori era stato sconvolto da un conflitto globale che aveva portato l’umanità quasi all’estinzione, dopo una guerra nucleare che aveva desertificato la terra. Tuttavia, la razza umana era sopravvissuta, anche se ridotta a piccole comunità di villaggi rurali senza più istruzione né tecnologia. In un mondo così vive la legge del più forte, e i più forti sono i guerrieri di Nanto e Hokuto, due scuole di arti marziali così incredibilmente pericolose da avere il potere di far esplodere la gente (o farla a fette) con pochissimi gesti delle mani.

Protagonista di questa storia è Kenshiro, il successore della sacra scuola di Hokuto, che veste un po’ i panni del salvatore e si mette a menar le mani contro tutti i cattivoni che vogliono far del mondo un posto ancora peggiore di quel che già è. Insomma, vi ho fatto questa lunga introduzione per farvi capire che genere di assurda ambientazione troverete in Fitness Boxing: Fist of the North Star, perché a farvi allenare ci penserà proprio Ken.

Fitness Boxing: Fist of the North Star riprende quasi in toto il gameplay visto in Fitness Boxing 2: si tratta sostanzialmente di una specie di rythm-game dove due linee parallele scorrono sullo schermo, invitandoci a colpire con pugni, ganci, montanti e quant’altro delle piccole icone nel momento in cui queste appaiono all’interno di un riquadro giallo fissato sulle due linee. Con il giusto timing e colpendo con il colpo corretto, sarà possibile ottenere “OK” per pugno andato a segno o “PERFETTO” per il colpo più preciso. Ovviamente c’è la possibilità di mancare il bersaglio. In base alla quantità di colpi andati a segno e alla loro tipologia, riceveremo una valutazione in stelle (sette stelle, per la precisione). Riprendendo la formula vista nei capitoli precedenti, potremo cimentarci sostanzialmente in tre diverse modalità di gioco. La prima è la Routine, in cui potremo scegliere tra una varietà di sessioni di allenamento con diversi obiettivi e difficoltà. C’è la possibilità di personalizzare la nostra routine di allenamento selezionando gli esercizi più adatti a noi ed impostando la durata della sessione. Inoltre, il gioco ci guiderà attraverso ogni esercizio, mostrandoci i movimenti che dovremo eseguire e dando suggerimenti su come migliorare la nostra tecnica.

A farvi allenare ci penserà proprio Ken

Gli allenamenti visti non differiscono in alcun modo da quelli già presenti in Fitness Boxing 2, cambia solo che il vostro insegnante sarà Kenshiro (o uno degli altri personaggi sbloccabili giocando, come Thouzer, Raoul, Mamiya ecc): pertanto una volta impostato il vostro obiettivo di allenamento (fare movimento, dimagrire, ecc) e inseriti i vostri dati corporei, il gioco provvederà a crearvi un piano di allenamento con esercizi via via sempre più difficili. C’è poi la modalità allenamento libero, che ci permette di creare la nostra compilation di esercizi da scegliere senza vincoli per un allenamento personalizzato. Certo, fino a questo momento Fitness Boxing: Fist of the North Star sembra più una complessa skin di Fitness Boxing 2 che un gioco a sé stante, ma ci sono altre piccole novità che i fan di Hokuto no Ken non potranno non apprezzare.

Partiamo innanzitutto della modalità Battaglia. La vera novità di questa iterazione di Fitness Boxing è rappresentata proprio dalla possibilità di combattere contro i più noti avversari della saga di Ken il Guerriero, nei panni del successore della Sacra Scuola in persona. Ecco, questa modalità è davvero incredibilmente esaltante: impersonando Ken dovremo farci largo fra una manica di scagnozzi (i soliti punk post-apocalittici armati di mazze e sciabole) per poi scontrarci con uno dei “boss” del gioco, da Shin a Raoul, passando per Rei e Thouzer. Per l’immenso rispetto che provo per l’imperatore di Nanto e per il re di Hokuto, ho giocato l’intera modalità battaglia alla difficoltà massima, in modo da scontrarmi con i nostri palestratissimi avversari al massimo delle loro capacità.

La modalità battaglia è incredibilmente esaltante

Le battaglie sono estremamente divertenti, in particolar modo per un appassionato della saga di Kenshiro che non menava le mani “realmente” dai tempi dei cabinati Fighting Mania di Konami (quelli dove dovevi indossare i guantoni e picchiare padre Cobra, insomma). Dopo aver affrontato quattro o cinque “orde” di scagnozzi, si combatte contro il boss. Per la prima volta nella serie, dovremo attaccare e difenderci, mentre il nostro avversario avrà a disposizione anche una delle sue tecniche famose (l’assalto rotante del Sovrano Celeste per Raoul, il colpo dei mille draghi di Nanto per Shin e così via). Se saremo abbastanza bravi da mandare a segno la stragrande maggioranza dei colpi, si riempirà una piccola barra in basso che permetterà a Ken di attivare la sua mossa speciale, ovvero i famosi cento colpi di Hokuto. Badate bene, dovrete davvero tirare una raffica di decine e decine di pugni a fine scontro per dare il colpo finale al boss, quindi preparatevi perché l’allenamento richiederà molte energie.

Purtroppo la trama principale (se di trama si può parlare) di queste boss fight viene presentata in maniera piuttosto semplicistica da una serie di slide animate provenienti dal manga di Tetsuo Hara e Buronson. Peccato che la loro durata sia estremamente breve e dia solo una leggera “infarinatura” al giocatore prima di gettarlo a fare a botte con i cattivoni. Avrei gradito qualche cutscene in più, magari animata (o perlomeno tratta dall’anime) in modo da coinvolgere un po’ di più il pubblico giocante. Chiaramente chi è già un fan di Hokuto no Ken non avrà bisogno di introduzioni a personaggi come Rei o Thouzer, ma un po’ più di cura sarebbe stata sicuramente apprezzata.

L’allenamento con Ken e soci richiederà molte energie

Devo dire che Fitness Boxing: Fist of the North Star a difficoltà elevate fa davvero sudare, e può essere un buon coadiuvante per chi cerca di tenersi in forma. Certo, da boxer e praticante di arti marziali non posso che consigliarvi di andare in palestra, ma se siete alle prime armi o se volete semplicemente fare un po’ di movimento, Fitness Boxing: Fist of the North Star vi darà proprio quello di cui avete bisogno, a patto che lo prendiate sul serio eseguendo al massimo delle vostre capacità gli esercizi visti a schermo. C’è da dire che i Joy-Con non percepiscono davvero tutti i vostri movimenti al 100%, quindi può succedere (purtroppo) che qualche colpo venga letto nonostante sia errato o non venga proprio percepito nonostante sia corretto. Devo dire che è abbastanza frustrante, specie se (come me) cercate di raggiungere il 100% di colpi perfetti in una sessione di Fitness Boxing.

Come dicevo, è interessante la possibilità di sbloccare diversi istruttori. Anzi, mi ha stupito vedere che alcuni dei personaggi canonicamente malvagi (come Thouzer) vengano annoverati fra i possibili istruttori di fitness. Oltre a essere pazzesco, è davvero divertente farsi allenare dal Sacro Imperatore di Nanto, non lo nego. Allenandoci sbloccheremo diversi Punti Fitness, una valuta interna al gioco che serve a “pagare” lo sblocco di nuovi istruttori, nuove musiche e non solo. Infatti se volete ridicolizzare ancora di più i personaggi di Hokuto no Ken, potete spendere i vostri Punti Fitness per comprare nuovi vestiti a Ken e soci, alcuni davvero divertenti (come la maglietta “you’re already dead” di Ken) e altri forse un pelo poco consoni (la collezione di bikini di Mamiya).

Concludo questa mia recensione parlando del doppiaggio italiano di Fitness Boxing: Fist of the North Star. A differenza di Fitness Boxing 2, lo spin-off dedicato a Ken è localizzato interamente in lingua italica, e questo significa che i personaggi del popolare anime vi parleranno per tutto il gioco in italiano. La cosa mi ha stupito (lo ammetto), anche perché i doppiatori coinvolti sono riconoscibili e apprezzatissimi: Ivo de Palma riprende il ruolo di Toki, fratello di Ken; Lorenzo Scattorin è il nostro Kenshiro e mi sembra proprio che la voce di Dario Oppido sia quella di Raoul. Tuttavia qualcosina si è persa nella traduzione dal giapponese, e pertanto qualche frase (specie quelle di Toki) ogni tanto appare un po’ sconnessa dal resto. Il comparto audio è buono, anche se vi ritroverete a mettere in loop le canzoni più famose dell’anime come Tough Boy o Ai Wo Torimodose. Le canzoni originali create apposta per il gioco sono un po’ sottotono e impallidiscono di fronte ai “vecchi” temi musicali.

La recensione di Fitness Boxing: Fist of the North Star è stata creata utilizzando un codice inviatoci da Imagineer. ©2023 Imagineer Co., Ltd. ©Buronson & Tetsuo Hara/COAMIX 1983 Approved No. EB-212 Nintendo Switch is a trademark of Nintendo. 

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Amedeo Davit

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.