News 28 Ago 2013

Flashback HD – La Recensione

flashback

Vent’anni di gloria

A distanza di più di vent’anni, tornano le avventure di Conrad B. Hart e di Flashback, in una nuova veste in alta definizione, che trasporta questa gloria del passato direttamente nei giorni nostri. Diretto dallo stesso creatore del platform originale, Paul Cuisset, coadiuvato tra l’altro da ben cinque developer che militavano nel team di sviluppo di Delphine Software, sarà questo nuovo Flashback all’altezza del suo predecessore o si rivelerà solo una sua versione sbiadita?

Lo ameranno: coloro i quali non disdegnano dei platform un po’ particolari.
Lo odieranno: i conservatori ed i fans sfegatati del titolo originale, che pretendono rimanga unico.
E’ simile a: Shadow Complex.

Flashback-Minicover
Titolo: Flashback HD
Piattaforma: Playstation 3, Xbox 360, Pc
Sviluppatore: VectorCell
Publisher: Ubisoft
Giocatori: 1
Online: N.D.
Lingua: Italiano (Testi/Parlato)
 

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Do you remember?

fb1Il remake di un titolo come Flashback è di certo un qualcosa che non si può prendere a cuor leggero, sia dalla parte degli sviluppatori, che loro malgrado si ritrovano con la responsabilità di dover essere all’altezza di un titolo del passato così importante, e sia dalla parte dei giocatori, che se lo hanno conosciuto ai tempi in versione originale, resteranno lì fermi ed indecisi con la paura di trovare un qualcosa che possa addirittura rovinare un mito. Per chi, come il sottoscritto, ha la fortuna/sfortuna di avere qualche annetto in più, e ricorda con nostalgia i primi passi nel mondo del gaming, è innegabile che la situazione sia piuttosto pesante. Solo avere lì il gioco, prima ancora di farlo partire, fa si che i dubbi che si affollano in testa siano decisamente tanti. Ma sarà bello come quello vecchio? Ma sarà anche difficile come quello vecchio? E se poi non mi piace? E se gli sviluppatori hanno fatto qualche cretinata cambiando il gameplay originale? E se poi scopro che anche il primo faceva schifo?
A parte l’ultimo quesito, che chiaramente non ha basi solide per poter essere verificato, gli altri sono sfortunatamente tutti dubbi legittimi, e lo sarebbero per qualunque altro titolo sia riuscito a diventare una delle colonne portanti della sua epoca.
Riuscendo a prendere il coraggio a due mani però, e facendo partire il gioco, viene fuori subito una sorpresa che non può non far sgorgare un bel sorriso sui nostri volti impauriti. Il primo Flashback, in originale proprio come era nel 1993, ci guarda da un angolino del menù principale, e con la pressione di un semplice tasto si può anche giocarlo in un cabinato virtuale in tutto il suo “antico” splendore.
fb4Nella nuova versione, i punti base sono (grazie al cielo) rimasti immutati. Il protagonista è sempre il nostro vecchio Conrad B. Hart, agente della GBI con evidenti problemi di memoria a lungo termine, che si ritrova a scappare da strani esseri che cercano in tutti modi e senza una ragione ben precisa, di fargli avere una specie un avvelenamento di piombo (se mi concedete la licenza poetica). Il proseguimento della trama principale quindi non si discosta da quella originale, ed infatti l’obiettivo primario del nostro eroe sarà quello di recuperare gradualmente i suoi pezzi perduti di memoria, per poi scoprire (o riscoprire) che una razza di alieni mutaforma si è infiltrata nei più alti ranghi governativi per poter procedere alla distruzione dell’umanità (NdR: come se l’uomo per distruggere se stesso avesse bisogno di un aiuto alieno…).
Riuscirà così Conrad a salvare il pianeta? L’umanità riuscirà ad avere la possibilità di autodistruggersi per conto proprio in tutta tranquillità senza intervento altrui? Beh… Se avete già giocato e finito il titolo originale, di certo saprete come volge al termine questa storia; nel caso contrario, eviteremo di rovinarvi il finale con qualche spoiler che sarebbe di certo poco gradito.

Viaggerete da una stazione all'altra per portare a termine le vostre missioni. Tranquilli, il servizio non è italiano, arriverete puntuali...
Viaggerete da una stazione all’altra per portare a termine le vostre missioni. Tranquilli, il servizio dei treni non è italiano, quindi arriverete puntuali…

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Mi ricordi qualcuno…

Graficamente, è inutile dire che la nuova versione si trova ad un gradino sicuramente più in alto, anzi, ci si stupirebbe del contrario. Quello di cui invece se ne nota subito la mancanza, è la fluidità dei movimenti del protagonista. Non a caso infatti, il vecchio Conrad, quello del titolo degli anni ’90, vantava dei movimenti fluidi e realistici grazie al rotoscopio, che non è un antico metodo di tortura medievale, bensì una tecnica di animazione particolare che fa uso di scene pre-registrate in live-action (ovvero con attori reali). Una sorta di antenato del motion capture in pratica, se vogliamo semplificare la cosa, ma che tira fuori con semplicità un ottimo risultato.
fb6Il nuovo Conrad invece, risulta più legnoso del suo antenato, rischiando quindi di sembrare meno reale nonostante “il nuovo vestito in alta definizione”. Certo, ora il protagonista ha “un’ampiezza di fuoco” che prima non era possibile avere, ma quando lo si guarda correre, saltare o arrampicarsi, c’è sempre l’impressione che manchi qualcosa… In compenso però, questa mancanza non ben definita è stata rimpiazzata da un qualcosa in più che di certo ben pochi giocatori, se non quasi nessuno, si sarebbe aspettato. Indovinate un po’ di cosa stiamo parlando…
Proprio così, la signora coi baffi in terza fila vince una bambolina, e noi ci riferivamo nientemeno che alla controparte “gidierristica” del gioco, che poco e niente sembra spartire con quanto ci ricordavamo di aver visto venti anni fa. Inserire livelli e punti esperienza sembra essere ormai diventato lo sport per eccellenza nello sviluppo di un videogame, indipendentemente se questo possa effettivamente cascarci a fagiolo o meno. Ammetto che forse è il demone della nostalgia a parlare ed a prendere il sopravvento sul mio pensiero, ma se posso capire e comprendere la presenza della missioni VR all’interno del titolo, la progressione da personaggio di un gioco di ruolo mi rimane inequivocabilmente indigesta.
Tutto sommato però il gameplay fila abbastanza liscio, ed a livello tecnico è un buon platform, anche se forse utilizza una eccessiva linearità durante lo svolgersi della storia, concedendo quindi poca possibilità di errore al giocatore.

Anche esteticamente, Conrad si è un po' rinnovato. Voi come lo trovate adesso?
Anche esteticamente, Conrad si è un po’ rinnovato. Voi come lo trovate adesso?

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Come hai detto scusa?!

A livello grafico abbiamo già sviscerato i nostri pensieri, e quindi tenendo conto che non è presente una controparte online multiplayer (e di questo rendiamo grazie a Cthulhu,ndr), non ci resta che spendere le nostre ultime parole per quello che riguarda il sonoro e la rigiocabilità.
Il comparto audio, preso globalmente, non sarebbe nemmeno tanto male, se non fosse per un piccolissimo e semplice particolare legato al doppiaggio del titolo… In Flashback HD ci è stata concessa una fortuna che non sempre riusciamo ad ottenere da produzioni simili, ovvero la localizzazione completa anche dei dialoghi nella nostra lingua madre. A bilanciare il karma però, è subentrata una realizzazione che ha privilegiato come attrezzi base accette e frullini senza controllo… fb8Sorvolando infatti sulle problematiche di traduzione, su cui bene o male si può anche concedere di far giocare il jolly, si nota particolarmente che l’espressività con cui vengono recitati i dialoghi da parte dei doppiatori, è quantomeno fuori luogo in determinate situazioni. Robe che non si vedono (anzi, sentono) nemmeno nelle peggiori finte telenovelas italiane, ed alle quali si comincia a preferire quasi quasi un monologo di due ore del cugino Itt…
Neanche la rigiocabilità, infine, riesce a segnare il punto decisivo. Il gioco è abbastanza semplice e non eccessivamente lungo, e di conseguenza potrebbe faticare un po’ ad invogliare il giocatore in una nuova run; ma è anche vero che via via che si procede nel gioco si sviluppa un certo accanimento che ci spinge a continuare, esplorare, e sconfiggere il nemico. Peccato però che tale possibile “accanimento”, non sia stato nutrito con dei livelli di difficoltà adeguati, forse perché si voleva cercare di offrire il prodotto ad un target più ampio.

Eppure me le ricordavo meno tondeggianti ste moto volanti...
Eppure me le ricordavo meno tondeggianti ‘ste moto volanti…

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In conclusione…

Inutile girare intorno alla questione, Flashback HD convince e non convince, ed anche se è decisamente bello rivedere i capolavori della propria gioventù, trovarseli “trasformati” o “reinventati” in chiave moderna, non riesce a trasmettere le sensazioni sperate (come in un certo senso fu il primo impatto anche per Devil May Cry con il più recente DMC).
Graficamente gradevole, ma meno convincente nelle animazioni rispetto all’originale, il titolo cerca di essere più incline (troppo, forse) alle esigenze del pubblico attuale, cercando di mescolarsi alla miriade di titoli di quest’epoca che potremo definire dei “videogames usa e getta”. Un’epoca in cui i titoli sembrano essere sempre più corti e facili da terminare, in modo da poter essere messi subito da parte per passare alla prossima hit del momento. Che questa filosofia sia giusta o sbagliata però, c’è da dire che il gioco, giudicandolo da mero platform a cui viene decurtata ogni sorta di fama pregressa, non è poi tanto male, e come abbiamo segnalato nelle informazioni ad inizio pagina, ricorda vagamente Shadow Complex, altro titolo Live Arcade prodotto però dai papà della serie di Gears of War.
Se il gioco solletica il vostro interesse, provatelo e dategli almeno una possibilità. Potreste divertirvi qualche ora, o male che vada vi sarete concessi l’occasione di provare la versione originale inclusa nel pacchetto, cosa che, per quel che mi riguarda, varrebbe da sola l’acquisto del titolo, ma come già confessato prima, sull’argomento non sono totalmente imparziale.

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