Forza Horizon 5: Hot Wheels è il sogno di ogni amante di racing arcade che si realizza. Se questo DLC avesse un albero genealogico tutto suo, fantasticando su improbabili e persino imbarazzanti incroci tra vecchie glorie, il suo più lontano avo sarebbe probabilmente Super R.C. Pro-Am, glorioso titolo per Game Boy con telecamera isometrica e macchinine telecomandate a fare da padrone. Scorrendo in tempi più recenti non si potrebbe prescindere dall’individuare in OutRun un altro illustre antenato, così come in Power Drift, bizzarro kart racing di Yu Suzuki, un altro.
I diretti genitori, tuttavia, avrebbero nomi e cognomi facilmente individuabili, ovvero Mario Kart e F-Zero, saghe che più di altre, nel corso delle iterazioni, hanno giocato anche e soprattutto con la gravità, spingendoci a controllare vetture lanciate a tutta velocità sottosopra, lungo corsi d’acqua, sospese in aria, a centinaia di metri di distanza dal suolo.
Non è la prima volta che Foza Horizon incontra Hot Wheels. Chi ha buona memoria, ricorderà benissimo il piacevole connubio officiato in occasione del terzo capitolo regolare della saga, espansione che anche in quell’occasione seppe divertire i fan della saga.
Anche, esatto. Perché come avrete intuito il bis riesce alla grande, pur non introducendo chissà quali novità rispetto a quanto fatto anni addietro su Xbox One. L’idea di partenza, del resto, è sempre la stessa: pur rifacendosi a biomi già visti nel Messico che avete avuto modo di esplorare in tutti questi mesi, il DLC introduce un’ambientazione tutta nuova. Sacrifica parzialmente la componente open-world, nel senso che, fatto salvo per alcune aree, per lo più si procede spediti lungo i “plasticosi” sentieri e tracciati in pieno stile Hot Wheels, ma propone track design quanto mai fantasiosi, fuori di testa, esaltanti.
Dalle vette innevate, all’umida giungla, passando per un afoso canyon, la varietà visiva delle zone che attraverserete fa il paio con i vari elementi della pista che caratterizzeranno ogni circuito, elementi che ovviamente andranno attentamente considerati se volete tagliare per primi il traguardo.
Avvitamenti e giri della morte sono le prime cose che vi salteranno all’occhio. Non vanno poi dimenticati salti più o meno indifferenti alle leggi della termodinamica. Capiterà inoltre di guidare seguendo il letto di sottili corsi d’acqua, eventualità che modificherà pesantemente il grip con il terreno. Tratti di pista magnetici incolleranno il telaio dell’auto al tracciato, ma ne rallenteranno la progressione. Nastri acceleratori, al contrario, faranno schizzare a velocità folle la vettura.
Questi modificatori concorrono a rendere ogni corsa imprevedibile, appassionante, varia, soprattutto online, quando basta davvero una minuscola distrazione per dare vita a catastrofiche, e comiche, carambole che finiscono per coinvolgere quasi tutti i partecipanti alla gara.
Il bottino più ambito è rappresentato dai dieci nuovi mezzi disponibili, diretti rifacimenti di alcuni dei più famosi modellini di Hot Wheels
Come ormai Forza Horizon 5 ci ha insegnato, anche in questo DLC dedicato alle Hot Wheels avrete di che sbizzarrirvi tra corse di vario genere, cartelli da distruggere, autovelox da mandare in tilt ed eventi, alcuni dei quali molto scenografici, a cui prendere parte. Per rendere le cose (nuovamente) interessanti, la progressione è scandita dalla classe di veicoli che potrete utilizzare. Inizialmente, infatti, di tutto il vostro sconfinato garage, potrete avvalervi esclusivamente della auto di classe B. Solo cuna volta completati determinati obiettivi potrete salire di categoria.
Il meccanismo, per quanto inizialmente vi farà sentire fin troppo limitati, soprattutto considerando della libertà che godevate in Messico, funziona invece benissimo, dal momento che verrete premiati per ogni missione completata. Dai capi d’abbigliamento, ai crediti, il bottino più ambito sarà ovviamente rappresentato dai dieci nuovi mezzi disponibili, diretti rifacimenti di alcuni dei più famosi modellini di Hot Wheels tra cui vale la pena citare la Rip Rod, la Deora II, il Bone Shaker e la modernissima Bad to the Blade.
La libertà d’azione, insomma, è ridotta rispetto al gioco base non solo nell’impostazione della mappa, che si compone di un’intricata trama di sentieri per lo più invalicabili, ma anche per ciò che concerne la progressione dell’avventura. Cambia l’approccio, insomma, sebbene i numerosi premi che riceverete al termine di ogni gara rendano questo cappio meno soffocante di quanto si potrebbe immaginare sulle prime.
Graficamente, Forza Horizon 5 anche in questo DLC dedicato alle Hot Wheels si conferma un autentico spettacolo per gli occhi. Nonostante l’assenza del ray tracing, durante avvitamenti e giri della morte, soprattutto su Xbox Series X, non potrete che apprezzare la solidità del frame rate, i dettagli dello scenario e la cura riposta nella riproduzione di tutte le auto, anche le nuove, sia negli interni, che nella carrozzeria.
Il connubio tra Forza Horizon e Hot Wheels si riconferma fortunato e prolifico, oggi molto più che nel terzo capitolo regolare della saga di Microsoft. La nuova area, sebbene conceda meno libertà rispetto al Messico, convince sia dal punto di vista prettamente estetico, che per quanto riguarda il design dei tracciati che sviluppa, graziati, vista la materia trattata, da avvitamenti, giri della morte, nastri acceleratori e salti fuori da ogni legge fisica. Guidare l’intero parco macchine di Forza Horizon 5, ulteriormente ampliato da 10 nuove Hot Wheels, introdotte ovviamente per l’occasione, è divertentissimo, adrenalinico, semplicemente imperdibile per gli amanti dei racing arcade. Se avete amato l’escursione in Messico e siete orfani da troppo tempo di un nuovo F-Zero o WipEout dovete giocarlo a tutti i costi. |