Forza Motorsport è stato, per anni, uno dei giochi simbolo delle varie line-up Microsoft. Dai tempi della prima Xbox, in cui il primo capitolo del neonato franchise made in Turn 10 si proponeva timidamente come alternativa alla (passata) egemonia Gran Turismo sui lidi Sony, ne è passato di tempo e, alla stessa maniera, ne abbiamo viste di console alternarsi da allora. La potenza e l’importanza tanto del marchio Forza Motorsport che del brand Xbox sono cresciute esponenzialmente nel corso degli anni e tanto il primo quanto il secondo sono arrivati a dettare legge, almeno fino a qualche anno fa, nei rispettivi settori.
La settima iterazione di questo franchise arriva, precedendo di un mese l’uscita di Xbox One X, anche sulla Xbox One “liscia” con il compito di trainare le vendite e risollevare le sorti di un brand che, da un paio di anni a questa parte, fatica a trovare una direzione stabile, condivisibile e comprensibile ai più oltre che, ovviamente, a spronare l’utenza tutta all’acquisto della nuova nata in casa Microsoft per via di palesi, motivate e desiderabili migliorie grafiche che vedranno Forza Motorsport 7 girare a 4K e 60fps su Xbox One X. Per far ciò Turn 10 ci presenta un gioco mostruoso, ingigantito in ogni sua parte e pronto per essere spolpato, pezzo dopo pezzo, sia dagli appassionati del brand che dai neofiti in cerca di nuove sfide.
Ma… dimensione corrisponderà a qualità? Scopriamolo insieme.
La base del successo del franchise Forza Motorsport rispetto a diretti concorrenti quali Project Cars 2 o Assetto Corsa (disponibili sia su PC che su console next-gen), è da sempre stata la facilità di uso: ove, nel caso dei sopraccitati titoli concorrenti ci siamo trovati di fronte a sistemi di guida iper-punitivi che obbligano l’utente a percorrere una fase di adattamento lunga e piena di ostacoli, Forza Motorsport ha da sempre privilegiato l’immediatezza in favore della difficoltà. Forza Motorsport 7 non è da meno: le tre gare che affronteremo a gioco appena avviato, a bordo di mezzi diversi uno dall’altro su altrettanti circuiti, altro non sono che un metodo per saggiare la nostra competenza in ambito di racing game e per “tarare” i drivatar avversari sulle nostre capacità, salvo poi aumentarle in corso d’opera al nostro sempre maggiore padroneggiamento del modello di guida. Terminate queste gare “propedeutiche” ed introduttive ci troveremo di fronte tutta la mastodontica offerta single e multi-player messa a nostra disposizione da Forza Motorsport 7: il core della stessa sarà, ovviamente, la enorme modalità carriera denominata, in questa iterazione, Forza Driver’s Cup.
Per qualificarsi a questa serie di gare, che metteranno duramente alla prova la nostra resistenza e le nostre abilità da piloti professionisti, dovremo prima partecipare a ben cinque campionati differenti (Campionato Cacciatore, Campionato Fuga, Campionato Evoluzione, Campionato Dominio e Campionato Maestri), ciascuno suddiviso in serie ed esibizioni: le prime, intuitivamente, corrisponderanno ad una sequela di gare cui dovremo partecipare a bordo della nostra auto al fine di aggiudicarci il mini campionato in oggetto ed un determinato numero di punti evoluzione che ci consentiranno di superare, al raggiungimento di un punteggio soglia, la richiesta di accesso al campionato superiore. La modalità esibizione, invece, ci vedrà protagonisti delle gare più disparate, dai confronti tra auto storiche alle sfide tra supercar, alla modalità “Gimkhana”, in cui dovremo dribblare gli ostacoli disposti sul percorso, a quella “Bowling”, dove dovremo abbattere più birilli possibili nel tempo limite e così via: ad una sistematica variazione dell’oggetto del contendere corrisponderà una maggiore varietà del gameplay, staccando, solo parzialmente però, lo stesso dalle oramai stantie, pure se perfettamente funzionali allo scopo, dinamiche da racing game classico. A rendere possibile tutto ciò, oltre ovviamente ad un numero di gare e modalità incredibile, la presenza in-game di un parco auto numericamente impressionante: oltre settecento vetture con cui soddisfare il nostro bisogno di velocità e grazie alle quali rendere possibile il nostro avanzamento nella campagna single player.
Oltre settecento vetture con cui soddisfare il nostro bisogno di velocità!
Uscire vittoriosi da singole gare, da serie complete o da esibizioni ci permetterà di guadagnare crediti, punti reputazione e premi vari ed eventuali che potranno essere utilizzati per completare le nostre collezioni, sia di auto storiche, esotiche o contemporanee che quella di attrezzatura da pilota, sotto forma di caschi e completi da corsa. Il collezionismo, infatti, la fa ancora da padrone e sarebbe difficile pensarla in modo differente: per parcheggiare nel proprio garage virtuale l’interezza del roster auto a nostra disposizione saremo infatti costretti a passare decine e decine di ore alla guida dei bolidi a nostra disposizione al fine di guadagnare abbastanza pecunia da poter comprare finanche i modelli più esotici e costosi o, alternativamente, vincerli al termine di un campionato o come premio speciale per il passaggio al livello di esperienza successivo. Oltre, infatti, al canonico “concessionario virtuale”, dovremo controllare periodicamente dal menù principale le “offerte speciali”, una sezione specifica, aggiornata a cadenza periodica (settimanale o ogni dieci giorni più o meno), nella quale potremo fare nostre auto normalmente fuori commercio a prezzi concorrenziali.
Sempre in ottica di massimizzazione dei punti di gioco, ritornano le “carte di potenziamento” già viste in Forza Motorsport 6: equipaggiando da una fino ad un massimo di tre carte otterremo, a seconda della nostra condotta di gara, dei bonus atti a farci guadagnare ancora più punti reputazione, crediti di gioco o bonus specifici a fine gara. La sezione single player si completa mediante le modalità Gioco Libero, Schermo condiviso (per sfidare un nostro amico in split screen), Rivali (una serie di eventi specifici ideati dai ragazzi di Turn 10 per gareggiare senza l’ossessione della lunghezza della “Forza Driver’s Cup”) e quella Modifiche, in cui potremo gestire le carte bonus a nostra disposizione (vendendole) o acquistando, mediante moneta di gioco, casse premio contenenti carte, potenziamenti o, in alcuni casi, auto rare. C’è solo da sperare che il tutto non venga ascritto a ingombranti micro-transazioni che avrebbero, comunque, solo la funzionalità di rallentare, e non impedire, il progresso nella modalità single player. Chiude il cerchio delle proposte Gameplay la sezione “Multiplayer”, grazie alla quale potremo partecipare a sfide, e-sports oriented, con giocatori di tutto il mondo occupandoci di selezionare solo classe di appartenenza del veicolo e gara desiderata: non abbiamo riscontrato, visto anche il basso afflusso del periodo pre-lancio, problemi di lag o di intasamento server. L’offerta di gioco non si ferma però qui: nei mesi a venire verranno infatti implementate ulteriori modalità, già presenti nel menù principale ma non ancora abilitate, forse in attesa del day-one o del rilascio di Xbox One X. Le modalità Forzathon, Leghe, Casa D’aste, MarketPlace, andranno infatti a dare una svolta social/e-sports oriented a Forza Motorsport 7, svolta che permetterà al titolo Turn 10 di ampliare ancor di più un già vasto bacino di utenza.
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Il modello di guida, vero fiore all’occhiello del franchise Forza Motorsport, ci giunge pressoché invariato rispetto a quello visto nelle recentissime iterazioni Forza Horizon 3 e Forza Motorsport 6. Tornano anche le modalità corsa notturna e quella, però potenziata in ogni suo aspetto, meteo dinamico: ad una situazione di pioggia immutabile, vista in Forza Motorsport 6, corrisponde ora invece una graduale pioggerellina che si trasformerà in una pioggia battente o in un temporale; anche il sistema di danni dinamici si ripresenta inalterato rispetto alla precedente iterazione. In diretta correlazione a ciò, anche il modello di guida ha subito una parziale, seppur minima, riprogettazione: risulta, infatti, migliorata la maneggevolezza delle vetture in situazioni di scarsa aderenza quali pioggia o corsa su terreni parzialmente non asfaltati. La duttilità del modello di guida rimane il punto forte della produzione Turn 10: sarà infatti possibile plasmare lo stile di guida secondo le proprie preferenze, adoperandosi in un comportamento più o meno pulito in pista o andando avanti a suon di sportellate ed aggressività, mantenendo inalterato il confortevole feeling dato da anni di immutabilità del control system. Sia i novellini a digiuno di simulatori di guida che i giocatori più esperti troveranno in Forza Motorsport 7 pane adatto ai loro denti, questo grazie ad un modello di guida scalabile all’inverosimile e capace di regalare emozioni sia con tutti (o quasi) gli aiuti alla guida abilitati che a fornire una esperienza di guida ardua e probante, per chi vorrà disattivare ogni agevolazione, arrivando a gareggiare in realismo con mostri simulativi come Assetto Corsa e Project Cars 2.
Unica nota stonata una graduale ripetitività, indotta però dalla struttura stessa della campagna single player, di esibizioni e serie che ci troveremo, volta dopo volta, ad affrontare. Se è vero infatti che Forza Motorsport 7 rappresenta l’espansione alla massima potenza di quanto visto nei diretti predecessori, portando dunque all’attivo un parco macchine mastodontico, un numero di tracciati più che rispettabile ed una IA affinata grazie ad anni di sperimentazione sui drivatar, questo settimo capitolo paga lo scotto di una mancata innovazione delle modalità di gioco che avrebbe giovato, non poco, in termini non tanto di longevità, assicurata dalla vocazione al collezionismo più sfrenato di gran parte dell’utenza del franchise, ma quanto di varietà e coinvolgimento. Pur non arrivando mai a noia, è palese che una ventata di aria fresca riuscirebbe a svecchiare un sistema di gioco, comunque più che apprezzabile e di gran successo, che inizia a sentire, però, il naturale peso degli anni.
Il più vasto Forza Motorsport mai creato
Menzione d’onore per il motore grafico, capace di rendere tutta la magnificenza poligonale di Forza Motorsport 7 nel fulgore del 1080p a 60fps granitici: mai un rallentamento o una scivolata verso il basso, grazie anche ad un know how di Turn 10 con la console di casa Redmond che permette loro di sfruttare ogni singola goccia di potenza disponibile. Mentre però i modelli di ogni singola vettura brillano per definizione e per livello di riproduzione, discorso differente va fatto per i tracciati: se infatti la maggior parte delle piste di recente concezione, già “vive” di loro, sono state rielaborate e portate anche esse all’elevato livello qualitativo “base” di questo episodio, i tracciati “storici”, quelli tipo “Maple Valley”, ereditati dalle primissime incarnazioni di questo franchise, sono palesemente scarni e molto meno “movimentati” delle controparti più recenti. Tutto ciò non va comunque ad inficiare la valutazione finale dell’operato della software house americana: mai, in ambito console, abbiamo assistito ad un mondo di gioco così vivo e pulsante e ad una magnificenza grafica che, unita ad un dinamismo scenografico dato dalle animazioni di contorno, ci mette di fronte all’attuale punto di riferimento, graficamente parlando, per gli esponenti del genere racing. Il comparto sonoro svolge, invece, con sufficienza il suo compito: ad una certosina riproduzione dei rombi dei motori e di tutti i dettagli meccanici (i cambi marcia ad esempio usando gli ATV o le motrici del camion), non corrisponde una varietà soddisfacente delle musiche di gioco che si “infilano” nella testa per via della loro ripetitività durante le attese tra una gara e l’altra (i tempi di caricamento, che speriamo vengano ridotti con una futura patch, ammontano a quasi un minuto per ogni tracciato).
Turn 10 torna, con una puntualità svizzera, all’oramai classico appuntamento annuale con la serie Forza. Questa volta tocca a Forza Motorsport che, giunto oramai alla settima iterazione, si presenta più ricco e in forma che mai, forte di un roster monstre composto di oltre settecento vetture ed un numero di sfide capace di tenere impegnato per ore anche il più esigente dei giocatori. Non solo quantità, ma anche qualità realizzativa: la ricostruzione digitale delle autovetture rasenta lo stato dell’arte e i tracciati, eccezion fatta per quelli più “anziani”, ci si mostrano nel pieno della loro bellezza poligonale: il tutto mosso da un motore grafico capace di consegnarci una esperienza di gioco 1080p a 60 fps granitica. Il modello di guida, oramai rodatissimo e funzionale, torna immutato nella sua perfezione e scalabilità, rendendo Forza Motorsport 7 adatto sia ai novellini che agli hardcore gamer in cerca di sfide degne di questo nome. Una modalità single player mastodontica, inficiata solo da una endemica ripetitività delle esibizioni/serie cui dovremo partecipare, ci mette al cospetto del più vasto Forza Motorsport mai creato, un gioco che verrà arricchito, a breve, dalle modalità aggiuntive Forzathon, Leghe, Casa d’Aste e Marketplace, lanciando di fatto l’ultimo nato in casa Turn 10 nel mondo degli e-sports a tutto tondo. Pur iniziando ad accusare qualche anno di troppo sul groppone, la serie Forza Motorsport è in forma smagliante e questo settimo episodio rappresenta, pur non essendo perfetto, un acquisto obbligato per tutti gli appassionati di racing games. |