Gli appassionati d’auto e videogiochi provano sempre una certa eccitazione quando si ritrovano al volante della prima auto acquistata per una manciata di crediti, che guidano sull’asfalto del circuito che dà il via alla modalità carriera di una simulazione che, sulla carta, intende distinguersi per essere scrupolosa e quanto più fedele al reale. Affrontando le curve che inaugurano l’esperienza, accelerando lungo i rettilinei, effettuando tutte le staccate al limite del caso, si prende confidenza con il mezzo prescelto, si valuta il grado di rigorosità del motore fisico, si ammira il panorama e i dettagli dei modelli poligonali per misurare l’aderenza con le controparti a cui gli sviluppatori hanno fatto riferimento.
Del resto, i racing game rappresentano da sempre lo stato dell’arte di una generazione di console, punto di riferimento quasi inamovibile per valutare la bontà di un hardware, la capacità di un team di sviluppo nel saper tirare fuori il meglio possibile dai chip a disposizione, l’interesse di un publisher di imporsi attraverso standard qualitativi ben precisi.
Forza Motorsport, ovviamente disponibile all’acquisto sullo shop online di GameStop, era ed è chiamato ad un compito non proprio semplicissimo, ulteriormente appesantito dalla responsabilità di dare un’ulteriore segnale di risveglio da parte di Microsoft, dopo l’ottimo lancio di Starfield, altro gioco che ha dimostrato il rinnovato vigore dell’azienda americana nel proporre con regolarità titoli first party di una certa rilevanza su Xbox Series X e S (che potete acquistare a rate, grazie a Xbox All Access a questo link).
Senza ulteriori preamboli, interiorizzata l’importanza del titolo e il momento delicato attraversato dall’ecosistema di Microsoft, già in ripresa ormai da anni grazie a Xbox Game Pass, il nodo da sciogliere è relativo alla riuscita o meno di questa complessa e difficile missione. Forza Motorsport può innalzarsi al ruolo di campione di Xbox Series X e S? Ha la stoffa, il carattere e la qualità per rappresentare, in un colpo solo, l’efficienza dell’hardware su cui gira e la bravura dei first party del publisher?
La risposta è sicuramente positiva, nonostante qualche sbavatura attenui lievemente l’ottimo risultato raggiunto da Turn 10 Studios. Il gioco farà indiscutibilmente la gioia di tutti gli appassionati delle quattro ruote, per quanto non si possa registrare lo stesso grado di esaltazione che ci fu ai tempi di Forza Horizon 5, più solido e sorprendente del cugino che si prende maggiormente sul serio.
Ma partiamo dalle basi. Per chi non lo sapesse, come già suggerito, Forza Motorsport è un racing di stampo simulativo. Per fare un ovvio paragone, è il diretto concorrente di Gran Turismo.
Pad o, meglio ancora, volante alla mano bastano un paio di curve per accorgersi di come l’aspetto migliore del gioco sia proprio il sistema di guida. Con tutti gli aiuti disattivati, il parco auto di Forza Motorsport si tramuta in una lunga, lunghissima rassegna di agglomerati di acciaio e ferro del tutto intenzionati ad attentare alla vita di chi ha l’ardire di domarli in pista. Bisogna calibrare l’accelerazione in uscita dalle curve, muovere con precisione e decisione il volante, calcolare con precisione i tempi di frenata, valutare attentamente ogni sorpasso. Più la potenza dei motori aumenta, maggiore è il grado di rischio.
Il sistema di guida è incredibilmente scalabile, consentendo praticamente a chiunque di potersi divertire settando diversi parametri
Serve concentrazione, tanta pratica, voglia di apprendere anche dai propri errori. Basta una ruota fuori pista per far imbizzarrire qualsiasi vettura. Non appena le gomme si usurano la perdita di aderenza rende tutto più complesso. Con il bagnato il margine d’errore si ridimensiona ulteriormente.
In questa configurazione, il divertimento non è immediato, a meno che non si sia già esperti del genere. Sulle prime si ha quasi a che fare con una sorta di soulslike, in un costante ed estenuante duello con i kilowatt espressi dal motore sotto al proprio cofano, ancor prima che con la pista e gli avversari.
Forza Motorsport, nella sua declinazione più simulativa, regala immense gioie solo all’appassionato o a chi è pronto a sostenere un lungo apprendistato. Completare una gara senza uscire di pista, guadagnando magari anche la prima posizione, mette in mostra tutta la rigorosità di un sistema di guida che, oltre a tutti gli agenti esterni sopra descritti, tiene ovviamente conto delle specifiche di ogni macchina selezionabile. Chi ha esperienza in pista, chi gioca a titoli simili da anni, chi conosce la teoria attraverso video e tutorial di ogni genere, scoprirà un livello di realismo davvero convincente. Non ai livelli di un Assetto Corsa, ma totalmente a suo agio nel gareggiare ad armi pari con Gran Turismo 7.
Migliorare a poco a poco i propri tempi sul giro, scoprire come affrontare ancora meglio una curva, imparare progressivamente la messa a punto della propria auto, regala brividi a chi se ne intende un minimo. Certo, manca un tutorial degno di questo nome, o una serie di menù appositi che possano effettivamente istruire il neofita ai dettagli più minuziosi del motorsport. Ma pratica, e magari qualche buon amico più esperto, fanno la differenza e permettono al gioco di dischiudersi in tutta la sua magnificenza.
Naturalmente, come suggerito, il sistema prevede una lunga serie di aiuti attivabili a piacimento, capaci di rendere la vita progressivamente più semplice al neofita o a coloro che, pur non cercando un’esperienza potentemente arcade come Forza Horizon, non hanno interesse a centellinare freno e acceleratore tenendo conto di mille fattori. Controllo di trazione, indicatori in pista, persino un intervento diretto sullo sterzo nelle curve più pericolose, il sistema è incredibilmente scalabile, consentendo praticamente a chiunque di potersi divertire, settando diversi parametri.
Pur nel perenne rispetto delle leggi della termodinamica, insomma, Forza Motorsport fa di tutto per venire incontro anche a chi è a digiuno del genere e cerca un piacevole passatempo.
Anche graficamente, la produzione Xbox Game Studios brilla di luce propria, nonostante qualche piccolo scivolone. I modelli poligonali delle auto sono splendidi. Nella modalità dedicata in cui si possono ammirare in tutta tranquillità, sorprende l’attenzione ai dettagli e la realizzazione globale, anche degli interni. Con il ray tracing attivo, i riflessi lasciano davvero di stucco, specie durante le gare, magari attivando la visuale dal cofano, in cui ci si potrebbe distrarre ammirando l’intero circuito riflesso sulla lamiera.
In solitaria le cose da fare sono davvero moltissime
Tutto ciò che riguarda l’auto e gli ruota immediatamente intorno, insomma, rende onore ad un hardware di nuova generazione come lo è Xbox Series X, console su cui abbiamo provato il gioco. Purtroppo, guardandosi un po’ intorno, si nota qualche sbavatura. Alcuni dettagli delle venti piste presenti, per esempio, non risultano così ben realizzati. La vegetazione lascia un po’ a desiderare e le texture di erba e terriccio a bordo pista non sono propriamente al passo con i tempi. Se effetti luce e ombra convincono, lo stesso non può dirsi dell’effetto nebbia che nello specchietto retrovisore viene direttamente eliminato.
Anche il frame rate è ballerino, non appena si seleziona una modalità grafica diversa da quella Prestazioni, che garantisce i 60fps a 4K, si iniziano a registrare vistosi rallentamenti in certe circostanze. Va detto, tuttavia, che selezionando la voce Grafica, che attiva il ray tracing e massimizza la resa visiva, anche a soli 30fps, pur esclusivamente nella migliore delle condizioni, assisterete ad uno splendido spettacolo, soprattutto in termini di effettistica, nonostante i dettagli non troppo rifiniti della pista.
Un vero esperto potrebbe riconoscere l’auto ad occhi chiusi, semplicemente ascoltandone il rombo del motore
Da questo punto di vista, insomma, Forza Motorsport si distingue, ma non setta nuovi standard. Il nostro consiglio spassionato è di giocarlo in modalità Prestazioni. Certo, senza il ray tracing si perde un pizzico di magia, ma la gioia dei 60fps è impagabile.
Purtroppo, a dirla tutta, manca anche un pizzico di carattere. Sebbene non si possa naturalmente applicare un filtro particolare alla realtà, parliamo pur sempre di una simulazione rigorosa del resto, si palesa una certa assenza di stile nella resa delle fasi in-game e nei menù.
Laddove Gran Turismo 7 è la quint’essenza di eleganza e gusto, Forza Motorsport si accontenta di una rappresentazione fin troppo asettica della realtà, nonché di proporre menù chiari, funzionali, facilmente leggibili, certo, ma fin troppo impersonali. Non c’è quel gusto, quell’esaltazione dell’auto e della storia dell’industria che invece trasuda da ogni poro della produzione Sony.
Ciò è facilmente ravvisabile anche nell’assenza di schermate, di una modalità tesa a raccontare la storia di ogni marchio, o quantomeno di alcune delle oltre cinquecento vetture fedelmente riprodotte. Se Gran Turismo 7 è innanzitutto una sorta di museo interattivo, Forza Motorsport è quasi unicamente incentrato sulla competizione.
Da questo punto di vista, difatti, le cose funzionano alla grande. Certo, si lamenta una progressione in singolo poco graffiante, capace di convogliare realmente l’attenzione e l’interesse del videogiocatore attraverso una serie di eventi che indirizzino le fatiche e le vittorie del pilota virtuale di cui vestirete i panni. Tuttavia, in solitaria le cose da fare sono davvero moltissime.
Innanzitutto, è presente una Carriera che si snoda attraverso una trentina di tornei divisi per tipologia e potenza di auto utilizzabili. L’idea è estremamente efficace perché in un modo o nell’altro spinge il giocatore a sperimentare un’ampia varietà di quattroruote, dovendosi progressivamente adattare a diversi tipi di trazione, a motori via via più potenti, a circuiti sempre più complessi. L’unico appunto che si può muovere alla modalità, e che non mancherà di far storcere il naso a molti, consiste nell’assenza di qualifiche propriamente dette. Prima di ogni gara l’utente è costretto a fare tre giri di prova nella pista di turno, salvo poi poter decidere autonomamente la posizione in griglia per la gara. Naturalmente, più sarete lontani dalla pole, maggiore sarà la quantità di credito vinta al termine dell’evento, ma vista la situazione, viene da chiedersi l’utilità dei tre giri di prova imprescindibili per poter essere ammessi alla gara.
Sono inoltre presenti diversi eventi a tempo, che vengono e verranno aggiornati, ampliati ed eventualmente sostituiti a cadenza regolare. Si possono sfidare i ghost di bot e altri giocatori sparsi per il mondo in una miriade di tracciati diversi, utilizzando una moltitudine di vetture differenti.
In tutto questo, naturalmente, non può mancare una modalità multigiocatore. Con il proprio gruppo di amici si può imbastire un piccolo torneo in pochi e semplici passaggi. Sfidando l’intero web, si viene coinvolti quasi in un gioco nel gioco, con gironi e competizioni divise in base al proprio livello di abilità, calcolato tramite alcune prove preliminari, e il grado di correttezza in gara. Durante le prove effettuate non abbiamo riscontrato alcun problema di netcode. L’attesa prima di ogni gara è stata minima, né si sono registrati problematiche o lag durante le lotte in pista. Da questo punto di vista, Forza Motorsport promette davvero bene e farà sicuramente la gioia di chi ama la competizione e vuole mettere alla prova la propria abilità.
Come al solito, molto dipenderà dal supporto che il gioco riceverà dopo il lancio, ma le basi sembrano sufficientemente solide per garantire un lungo ciclo vitale a Forza Motorsport nella sua componente online.
Un ultimo appunto lo merita il comparto audio. Se anche la colonna sonora non regge il passo con quella, sempre estremamente stilosa e ricercata, di un qualsiasi Gran Turismo, gli effetti sonori sono davvero ben campionati. Un vero esperto potrebbe riconoscere l’auto ad occhi chiusi, semplicemente ascoltandone il rombo del motore. Anche in pista il sound design riesce a restituire l’atmosfera della bagarre dopo il via. L’unica cosa che non ci ha convinto appieno è il rumore delle collisioni, posticcio, quasi fosse più una sorta di avviso sonoro, che un effetto volto a simulare il reale.
Forza Motorsport è un convincente racing game al passo con i tempi. Turn 10 Studios ha mancato il centro perfetto solo per alcuni dettagli fuori posto. Incertezze riguardanti un comparto grafico non così sontuoso quanto sperato; una certa mancanza di stile nell’estetica e nella soundtrack; una progressione in single player che non si inventa né nulla di nuovo, né alcunché di realmente efficace rispetto alla concorrenza. Tuttavia, in pista, la produzione Xbox Game Studios non teme assolutamente rivali. Il sistema di guida è rigoroso, attento ai dettagli, estremamente stratificato. A seconda degli aiuti attivati o disattivati, chiunque può amalgamare l’esperienza in base alla propria abilità ed esigenze. Migliorarsi giro dopo giro, errore dopo errore, regala immense soddisfazioni. Da appassionati d’auto poi, potersi mettere alla guida di cinquecento bolidi, su venti tracciati diversi, è un’autentica goduria. Un titolo insomma immenso, una simulazione minuziosa, una produzione che ben rappresenta lo stato di salute, crescente, in cui riversa la sezione gaming di Microsoft. Un gioco da acquistare assolutamente se siete appassionati di motori, da provare se siete sempre stati incuriositi dal genere e non siete spaventati all’idea di dover superare un breve periodo di apprendistato. |
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