Los Angeles – 11 Bit Studios è un team di sviluppo/publishing polacco, che nonostante le ridotte dimensioni ha già nel suo portfolio piccole gemme come This War of Mine e titoli interessanti come Beat Cop, oltre al nuovissimo FrostPunk. I ragazzi di Vasavia ci hanno atteso fra i booth dell’E3 2017 per mostrarci proprio quest’ultimo, un gestionale/survival game ambientato in un diciannovesimo secolo alternativo, dove il mondo è stretto nella morsa di un gelo senza fine e la comunità umana ha dovuto sviluppare una nuova generazione di tecnologia a vapore per contrastare la letale avanzata del freddo. Il nuovo titolo di 11 Bit Studios ci metterà nei panni scomodi del governatore della città, una figura plenipotenziaria in grado di legiferare e gestire sia gli abitanti che le infrastrutture nelle quali vivono i cittadini.
Tutto, in FrostPunk, è una sfida con sé stessi: a venire testate saranno le nostre abilità organizzative ed il nostro codice morale. L’ottimizzazione e la gestione delle scarsissime risorse è messa in primo piano, esattamente come in This War of Mine. Tuttavia al mix si aggiungono elementi gestionali e di costruzione della città, che andranno a scontrarsi con tensioni politiche ed un estrema stratificazione sociale tipica della società del diciannovesimo secolo. Sostanzialmente, in Frostpunk il calore è vita: tenere al caldo i nostri cittadini è la prima e la più essenziale delle cose da fare, ed è l’obiettivo primario del gioco: il generatore non dovrà mai e poi mai esaurirsi, anche al costo della vita di qualche lavoratore.
Le meccaniche di gioco girano intorno ad un fattore principale, che è lo stesso che moralmente identificheremo come necessario alla sopravvivenza dell’umanità: la speranza. Questo indicatore non è solamente una barra che si riempie sul nostro menù di gioco, ma un vero e proprio fattore che regola e scandisce la vita dei nostri coloni. Riuscire a costruire un tetto caldo sopra la testa dei nostri sopravvissuti aumenterà la loro fiducia nei nostri confronti, e di conseguenza la speranza che la nostra leadership riuscirà a far sopravvivere l’intero insediamento attraverso il letale gelo di Frostpunk. Nello stesso modo, promettere di sistemare o migliorare condizioni di vita o di lavoro, come ad esempio riscaldare una fabbrica, e fallire nell’intento mostrerà quanto la nostra amministrazione sia mendace e quanto valga poco la nostra parola. In questo caso aumenterà la barra del malcontento, un altro dei numerosi fattori da tenere d’occhio durante la gestione del nostro insediamento.
Frostpunk è un gioco atipico, che fa riflettere sulla propria moralità, sulle priorità che diamo alla vita ed ai valori che giornalmente consideriamo come assodati, ma che in questa situazione verranno scossi sin dalle fondamenta. Manderete a lavorare anche i bambini o correrete il rischio di avere meno carbone per il generatore? Sosterrete i feriti ed i malati terminali rischiando di avere meno risorse per la comunità? Queste sono solo alcune delle scelte che Frostpunk ci metterà davanti, testando costantemente i limiti della nostra coscienza. Per interagire con la comunità di coloni avremo a disposizione un libro delle leggi (book of laws) che ci permetterà di imporre le nostre regole e modificare così la morfologia legislativa del nostro insediamento.
Un titolo profondo, affascinante e complesso
È davvero difficile trovare un punto debole nella produzione di 11 bit Studios, i nostri dubbi rimangono perlopiù sull’estensione della nostra città steampunk. L’intera sessione di costruzione e gestione si svolge all’interno di un cratere e da quello da non si uscirà mai; sarà possibile inviare piccole spedizioni a cercare risorse ed espandere così la nostra influenza, ma la città principale non potrà crescere oltre le dimensioni del nostro amato cratere. Anche l’espansione tecnologica è una questione ancora piuttosto fumosa e di cui sappiamo veramente poco, se non che investendo in tecnologia potremo migliorare l’aspetto e le condizioni di abitazioni ed infrastrutture.
In ConclusionE3
11 bit Studios è riuscita nuovamente a creare un gioco in grado di rapire il suo utilizzatore in un mondo credibile nell’incredibile, che riesce a mettere costantemente alla prova le convinzioni etiche e morali del giocatore. Frostpunk è un titolo profondo, affascinante e complesso che sa divertire pur rimanendo ancorato a temi seri e terribilmente riflessivi. Non sappiamo ancora quando questo piccolo gioiello vedrà la luce sui nostri schermi, ma i ragazzi di Varsavia ci hanno assicurato di star lavorando duramente per fare uscire il titolo entro la fine dell’anno. Il gelo di Frostpunk è ci ha catturato nella sua morsa, e non vediamo davvero l’ora di rimettere le mani sul gioco di 11 bit studios per il prossimo (freddo) inverno.
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Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.