Si torna a parlare di Half-Life 3 e se ne parla con l’unico, il sommo, Gabe Newell.
Half-Life e Half-Life 2 sono ancora i vertici di una scala di gradimento videoludico che raramente perdona, e anche a causa del mega-cliffhanger con cui si è concluso il secondo capitolo della saga del silenzioso Gordon Freeman, un terzo capitolo è ormai speranza e pretesa di molti gamers.
Gabe Newell questo lo sa, e lo capisce, ma le sue parole sembrano spegnere anche l’ultima scintilla di speranza di un Half-Life 3.
Quando pensiamo alle prossime sfide, tendiamo a scegliere i franchise che sono più utili da portare avanti. Se non ne abbiamo già uno, ovviamente dobbiamo crearne uno. Lo capisco, anche io sono un fan delle serie televisive, dei film, dei libri, dei videogiochi, e capisco come alcune persone, ricordando una particolare esperienza senza precedenti inizino a preoccuparsi pensando che non avranno più la possibilità di viverne una simile.
Questo lo capiamo e lo sentiamo, e crediamo che alla fine dei conti i nostri clienti saranno felici di ciò su cui abbiamo speso il nostro tempo. Dobbiamo però anche costruire su ciò che abbiamo imparato, e abbiamo imparato molto. L’unico caso in cui potremo tornare indietro e creare un prodotto “superclassico” è se un gruppo di persone all’interno di Valve volessero farlo e avessero un motivo logico per farlo. Fare un altro Half-Life dimenticando tutto quello che abbiamo imparato con Portal 2 e lasciandoci alle spalle il lato multiplayer, sembra davvero una scelta sbagliata. Ci muoveremo in avanti ma questo non significa necessariamente quello che la gente teme che significhi.
Ora parlo a voi, lettori. Cosa pensate voglia dire Gabe? Credete in un Half-Life 3 o ormai avete abbandonato ogni speranza?
Fatevi sentire numerosi nei commenti, e restate sintonizzati su GameSoul per tutti gli aggiornamenti.
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