News 21 Dic 2015

GameSoul Top 5 – I Game of the Year di Dex

Posizione n°4: Hotline Miami 2: Wrong Number

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Perché mettere in classifica un gioco fatto da sviluppatori dichiaratamente sotto acidi pesanti, con una grafica vecchia grossomodo quanto me, una colonna sonora degna del peggior rave sperso nelle pianure della Brianza e una storia che boh, una persona normale difficilmente riuscirebbe a concepire persino dopo un’intossicazione da impepata di cozze? Semplice, perché Hotline Miami 2 è una figata colossale. Uno di quei titoli che non capisci fino a quando non giochi, e che quando giochi finisce che non capisci comunque un cazzo visto che prendi ceffoni, mazzate e proiettili da destra e manca nell’arco di dodici secondi. Poi però a forza di ricaricare succedono due cose: uno, ti arriva una scomunica papale direttamente per posta e vabbé; e due, inizi a diventare più figlio di lupa tu dei bastardi che ti si piazzano davanti. Ed è esattamente allora che l’armonia dei ragazzi di Dennaton prende forma, trasformandosi da “casino colossale in cui fai tre passi e schiatti” a “shooter divino con una curva di difficoltà praticamente verticale ma più assuefante della Blue Crystal di Walter White”. Mettici una soundtrack malata che metà basta, uno stile grafico dai colori acidi e disturbanti, un gameplay che impari in dieci minuti ma che ti farà sputare più sangue di una trasfusione all’Avis e quella che ottieni è una delle esperienze più subdole e lisergiche attualmente disponibili su PC e console.

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Sì, vabbé, ma Hotline Miami 2 è un gioco vecchio per vecchi nostalgici“. Già, che è un po’ come dire che spendo 70€ di Rise of the Tomb Raider per vedere il culo di Lara su un 50 pollici. Hotline Miami 2 non è un gioco per tutti: e non tanto per un coefficiente di violenza che trasformerebbe in Quattro Cuccioli da salvare anche Le Iene di Tarantino. Si tratta di un’esperienza deviata, oniricamente assurda, un accozzaglia di frammenti mnemonici abbelliti da sangue e denti altrui che accompagnano il giocatore in un climax di “non ci sto capendo una mazza, ma non posso vivere senza sapere come va a finire”. Metteteci pure quella visuale aerea e quelo stile a 8 bit che ok, ai vecchietti come me una erezione la fa salire ancora, e capirete perché è impossibile non amare alla follia Dennaton Games e le sue maschere da animale.

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