Posizione n°3: SOMA
Una volta, chiacchierando con un amico, saltò fuori uno dei dubbi più ancestrali della mia carriera da videogiocatore. “Perché ti piacciono i giochi horror? Che senso ha farsela nelle mutande e restare immobili davanti allo schermo trattenendo pure il respiro, sperando che uno stronzo di mostro non ti veda e per sta botta ti lasci le budella all’interno della pancia?”. Lì per lì non riuscii a trovare una risposta abbastanza sensata se non “Boh, vedessi la gente con cui lavoro…”; e oggettivamente, ancora oggi faticherei a spiegare per quale motivo un gioco più è terrificante, più dev’essere mio. L’unica cosa che so per certo è che SOMA, l’ultimo titolo prodotto da quei maledetti di Frictional Games, non solo ve la farà far sotto in modo indimenticabile, ma vi costringerà pure a svariati cambi di mutande. Il che non è nemmeno così sconcertante, visti i risultati raggiunti dallo sviluppatore svedese col sensazionale Amnesia: The Dark Descent e, ancor prima, con Penumbra. Tuttavia a SOMA l’appellativo di “sequel spirituale” sta abbastanza stretto, e pur senza tradire quelle atmosfere angoscianti e quelle meccaniche di gameplay che da (praticamente) sempre caratterizzano l’operato di Frictional, evolve la propria profondità, cambia le prospettive, si infila subdolamente nel cervello del giocatore e lo fa pure riflettere.
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Ebbene sì, non solo urlerete come delle Majorette impazzite (e magari pure bionde) di fronte al solito serial killer con evidenti problemi di sessualità, ma tra un grido e un insulto sguaiato finirete pure per ritrovarvi a rimuginare sul mistero della consapevolezza dell’essere umano, su quei tratti che da semplici individui ci trasformano in persone, in esseri umani dotati di un’anima e di uno spirito. Tratti che, nell’arco di pochi minuti, verranno poi stravolti, accartocciati e lacerati nei modi più impensabili, regalando fugaci scorci di assurdo tanto indimenticabili quanto disturbanti. SOMA, insomma, è un titolo strano, magari meno terrificante del precedente Amnesia ma indiscutibilmente più subdolo, inquietante, intrinsecamente malato. La commistione horror e fantascienza di Frictional Games funziona che è una bomba, a patto di riuscire a tenere ancorate le chiappe alla sedia e a non scappare a gambe levate di fronte al primo coccolone a cui andrete in contro. Ma state tranquilli: più andrete avanti, peggio sarà …
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