Posizione n°5: Dying Light
Con Dying Light è stato un vero colpo di fulmine. In un’industria come quella dei videogiochi, dove ormai la figura dello zombie è stata utilizzata in ogni modo possibile, sembrava una vera impresa sviluppare un titolo che potesse ancora generare curiosità e attesa. Eppure, Techland, che con i non-morti ha qualche trascorso, è riuscita a portare sugli scaffali Dying Light, avventura in prima persona che racconta le vicissitudini di un agente sotto copertura mandato ad Harran, cittadina fasulla completamente invasa dai morti viventi.
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Ciò che rende Dying Light unico ed in un certo senso inedito rispetto ad altri giochi, è un sistema votato maggiormente all’esplorazione degli ambienti senza tralasciare la forte componente action che deriva dalle capacità atletiche del protagonista, che può destreggiarsi tra frenetiche corse, salti acrobatici ed uccisioni altamente spettacolari. Tutte abilità necessarie al fine di sopravvivere nelle ore notturne del massiccio open-world, durante le quali escono in cerca di nutrimento mostri ben peggiori degli zombie. Techland vince questa scommessa, consegnando al pubblico un’opera imperdibile per qualsiasi appassionato al genere horror e allo stesso tempo dona nuova linfa vitale ad un genere particolare, nato con Dead Rising prima e Dead Island poi, la cui luce era in procinto di spegnersi prima del tempo.
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