News 04 Mar 2013

Gears of War: Judgment – Hands on

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How to save a prequel…

Da grande fan della saga di Gears quale sono, non avevo accolto con entusiasmo l’annuncio di qualche mese fa, riguardante questo Judgement. Abbiamo davvero bisogno di un prequel alla trilogia delle avventure di Marcus&company? E come la mettiamo con la fuga da Epic, da parte di Cliff Blezinsky, l’uomo passato dalla realizzazione degli script di Unreal Tournament, alla realizzazione di una delle esclusive eccellenti di casa Microsoft? Fortunatamente, pochi giorni fa siamo stati invitati nella sede milanese di Microsoft per toccare con mano l’ultima build del gioco e con mia somma gioia, gran parte dei miei dubbi si sono dissolti nel nulla.

“Nuovo giorno, stessa merda?”

L’unico modo possibile per sfornare un nuovo titolo del brand di Gears, era quello di realizzare di un prequel che accontentasse le necessità del pubblico hardcore della console di casa Microsoftt, sia dal punto di vista del gameplay, sia dal punto di vista del ritmo della narrazione.

Per quanto riguarda il gameplay dell’intera serie, abbiamo notato un costante calo della difficoltà dal primo al terzo capitolo: finire a livello Folle Gears 3, equivaleva in sostanza a terminare il primo Gears a livello normale, correndo senza troppa difficoltà verso il commovente epilogo della serie. Questa vera e propria fase discendente, aveva fatto storcere il naso ai players più incalliti, che avevano però potuto godere di un comparto multiplayer migliorato sotto ogni punto di vista (e per ovvie ragioni, non entreremo nel merito dell’assenza dei server italiani, che hanno inficiato non poco l’esperienza multigiocatore dei giocatori del Bel Paese. NdDye), assicurando svariate ore di gioco con gli amici e gli avversari provenienti da tutto il globo.

Il rinnovamento di Judgment si basa su pochi, ma intensi elementi. Primo tra tutti è l’innalzamento della difficoltà generale del gioco: fortunatamente il team di People Can Fly è riuscito a ricreare un‘atmosfera generale cupa, ostica dal punto di vista degli scontri, che si rifà in sostanza al primo e glorioso capitolo della serie. Pad alla mano, avremo a che fare con un’IA agguerrita e precisa che non ci permetterà di commettere troppi errori sul campo di battaglia. Il secondo elemento è quello relativo allo “stoytelling”, o se preferite alla narrazione. Arrivati al quarto titolo del brand era necessario scegliere un nuovo protagonista, evitando magari di utilizzare uno dei personaggi a cui erano già stati dedicati degli spazi tra i libri, giochi e le graphic novel. La scelta non poteva che ricadere proprio su Damon S. Baird, uno dei personaggi più sarcastici e maleducati della serie.

Nonostante il poco spazio dedicatogli all’interno della saga, Baird è comunque riuscito a ritagliarsi una posizione di tutto rispetto nel cuore dei fans della serie, grazie alle sue battute dirette e taglienti e al pessimismo di fondo che lo caratterizza. In molti avrebbero voluto vedere Adam Fenix e le guerre Pendulum per un sequel, ma forse il carattere sfrontato di Baird, ha permesso al team di People Can Fly, di costruire un protagonista con un appeal decisamente più profondo ed incisivo, rispetto al Dottor Fenix.

Facendo un passo indietro, la prima sorpresa riguarda proprio la struttura della narrazione che è stata stravolta rispetto al passato, grazie alla presenza dei flashback: la nostra avventura inizierà con l’arresto di Baird e della sua squadra, composta dal nostro nuovo protagonista, Cole Train, Sofia e Paduk, durante il processo presieduto da un austero Colonello delle C.O.G che sarà un giudice severo e a suo dire, imparziale.

Ogni capitolo sarà dedicato ad ogni singolo personaggio e sarà ovviamente legato alla difesa all’interno del processo. Il primo capitolo di gioco partirà con la difesa di Baird e sarà ambientato nei pressi dell’Accademia Militare di Algo Bay. Faremo subito la conoscenza di Sofia, un novellina alla sua prima missione operativa, insieme a Paduk, l’ingegnere del gruppo. Durante il capitolo intitolato Baird Testimony, capiremo sin da subito che per rendere il gameplay più intenso, l’unica scelta possibile sarebbe stata quella di rubare i migliori elementi della modalità multiplayer da aggiungere alla Campagna. Per questo motivo, sono state introdotte le Skill Challenge e le Orde in-game.

Soddisfando determinati requisiti, saremo “giudicati” dal gioco, (come ad esempio l’utilizzo esclusivo delle armi delle Locuste), acquisiremo dunque delle Stelle che influenzeranno la nostra valutazione, permettendoci di sbloccare delle skin esclusive per le armi, oltre ad alcuni personaggi utilizzabili poi nel corso del multiplayer. Durante il primo capitolo avremo a che fare con le sfide dedicate alle Orde, difendendo alcuni obiettivi tattici dall’invasione delle Locuste. Come già detto in precedenza, il ritmo e la difficoltà del gioco saranno molto più simili a quanto visto nel primo Gears, piuttosto che nel terzo, quindi dovremo pianificare con attenzione le nostre mosse, come se stessimo giocando all’Orda 2.0.

Il gioco è sempre più indirizzato verso un’utenza hardcore e a tal proposito è stata introdotto il Survival Mode, ovvero un’orda 2.0 all’ennesima potenza. Il nostro team sarà composto dai protagonisti della Campagna, divisi per classi, ovvero Soldier, Engineer, Scout e Medic. Non avremo a nostra disposizione le granate, visto che premendo il tasto LB sfrutteremo le abilità delle nostre classi. Il Medic (Sofia), lancerà una granata tattica (o Beacon Granade, se preferite) ed entro il suo raggio d’azione curerà tutti i componenti del party, oppure potrà resuscitare i soldati caduti in battaglia. Questo aspetto potrebbe rivelarsi di vitale importanza per poter proseguire nelle tre sezioni della mappa.

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Ad esempio, durante il nostro hands-on della modalità multiplayer, abbiamo potuto provare la mappa Estate, divisa in tre zone denominate Boathouse, Gate e East Wing. Nelle prime due sezioni, dovremo proteggere un “e-hole” dall’attacco delle locuste, potenziate dai soliti Kantus e spalleggiate dai Boomer ed in sole 10 ondate dovremo evitare che il generatore sito nella East Wing venga distrutto dai nostri nemici. Avremo a nostra disposizione le consuete barricate, alcune torrete oltre ad alcune mitragliatrici controllabili dai giocatori, ma il gioco di squadra sarà più che mai fondamentale, visto l’aumento progressivo della difficoltà in-game. Il soldier dovrà fornire le munizioni al resto del party (ed è inoltre la classe che avrà a disposizione un caricatore da 300 colpi per il Lancer, mentre gli altri componenti del team avranno un caricatore decisamente più esiguo), l’Engineer si occuperà della riparazione delle trappole tattiche, mentre lo Scout potrà raggiungere i punti più alti delle mappe per comunicare al resto del team la posizione dei nemici ed utilizzare un fucile da cecchino. Munizioni limitate, nemici agguerriti e gioco cooperativo all’interno di alcuni spazi angusti, ma ben differenziati tra loro. Cos’altro potrebbe desiderare un fan della serie?

Considerate un semplice elemento relativo alla difficoltà: fino alla presentazione italiana, nessun giornalista, blogger o addetto ai lavori, era riuscito a raggiungere la decima ondata. Inutile dirvi che il sottoscritto, insieme ad alcuni amici giornalisti è riuscito a raggiungere l’obiettivo, scatenando con nostra grande sorpresa, gli applausi del team di sviluppo. Non è di certo cosa di tutti i giorni, essere applauditi dal team di sviluppo di Geras of War!

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Gears of War: Judgment’s The Guts of Gears Multiplayer – Video

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IN CONCLUSIONE…

Il team capitanato da Jim Brown, ci ha presentato un titolo convincente ed appassionante, che sfrutta la pazzia creativa di People Can Fly, unendola agli elementi che hanno reso grande la serie di Gears of War. Nonostante l’abbandono eccellente di Cliffy B, Judgment si presenta come un titolo rivolto all’utenza storica del brand, integrando i migliori elementi del multiplayer alla campagna, che fortunatamente presenta alcuni nuovi elementi narrativi, come vi abbiamo illustrato poc’anzi. Resta soltanto un dubbio di fondo: il multiplayer influenzerà in maniera costruttiva la Campagna, oppure ci ritroveremo davanti ad un comparto single player, che nasconde semplicemente in sé tutto il meglio del comparto multigiocatore? Lo scopriremo soltanto il 22 Marzo, quando Gears of War: Judgment sarà disponibile sugli scaffali!

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