Ubisoft ritorna alla serie di Ghost Recon con un gameplay rinnovato e alternativo, diverso dagli altri episodi della serie, con uno sparatutto in terza persona dalla trama accattivante e dal multiplayer interessante. Saranno riusciti nell’intento di discostarsi dallo stile “baby sitter militare di una I.A. imprecisa e distratta”? Scopriamolo assieme!
Lo ameranno: Gli amanti della serie che cercano qualcosa di nuovo, gli appassionati di tecnologia e sistemi militari all’avanguardia.
Lo odieranno: Gli amanti degli sparatutto in prima persona che non transigono su una visuale diversa da quella in soggettiva. I pacifisti.
E’ simile a: La serie Rainbow Six, Homefront, Battlefield 3, Splinter Cell.
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Titolo: Ghost Recon: Future Soldier
Piattaforma: XBox 360, PS3, (PC dal 28 Giugno)
Sviluppatore: Ubisoft Paris
Publisher: Ubisoft
Giocatori: 1
Online: multiplayer competitivo o cooperativo, guerriglia
Lingua : Italiano
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STORYBOARD:
E’ un futuro ormai prossimo, forse addirittura attuale per le forze speciali militari che nei più bui e pericolosi angoli del mondo operano per un’eterna lotta al potere, contro la minaccia del terrorismo, contro l’oppressione, per la libertà, (o contro la libertà). L’unità Ghost è il meglio del meglio per quel che riguarda operazioni di segretezza estrema, infiltrazione, salvataggio ostaggi ed eliminazione di bersagli militari super protetti. Siamo alle porte di un conflitto aperto con organizzazioni talmente potenti da sovrastare i nemici classici da cui ci aspetteremmo una rappresaglia: un ordigno nucleare ha colpito il mondo “civilizzato”, come i potenti amano definirlo, e l’est Europa sembra la fonte del pericolo, ma la Russia non ne sa nulla. Il nostro viaggio ci porterà tra le braccia della morte, manifesta in molte forme: da un deserto torrido in cui bande apparentemente sbandate di guerriglieri seminano il terrore, tra le strade sporche di qualche sobborgo dell’Afghanistan, fino a una nave cargo utilizzata come trasporto illecito per chissà quale ordigno di distruzione di massa. I sotterfugi e gli intrighi politici sono alla base dei discorsi che permeano la nostra storia, e i nostri quattro ragazzi saranno la risposta ad ogni minaccia. I Ghost, addestrati ad ogni situazione, equipaggiati con le più moderne tecnologie, accompagnati da un fido Drone da ricognizione tascabile, dotati di sensori di prossimità e di scansione delle minacce, e altre gustose sorprese digitali che pian piano scopriremo, sono pronti ad indossare la loro nuova mimetica ottica, che ci riporta alla mente i cari e invisibili Predator del cinema.
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GAMEPLAY:
Abbiamo classificato il gioco come FPS anche se il titolo che abbiamo per le mani è completamente in terza persona, proprio perché il gameplay e lo stile è quello di uno sparatutto classico, solo con una visuale rialzata “over the shoulder” in stile Gears of War e compagnia bella. La guerra tecnologica è iniziata e la nostra visuale di gioco ci mostra di quali incredibili tecnologie è dotata la nostra unità, punto focale di tutta la storia. Vari visori olografici ci mostreranno la situazione della nostra arma, i colpi rimasti nel caricatore, i nemici presenti sullo schermo e le armi di cui sono dotati, il nostro equipaggiamento, la posizione dei nostri compagni e così via. La giocabilità è a dir poco ottima, e con la pressione di pochi tasti avremo il completo controllo del campo di battaglia.
Essendo diverso dai precedenti episodi non dovremo più stare dietro ad ogni singola mossa dei nostri compagni di squadra (che appena distoglievamo lo sguardo andavano a funghi o a caccia di farfalle, o direttamente sotto i cingoli del carro armato nemico) bensì li useremo per la feature più divertente del gioco: i colpi sincronizzati.
Uno dei primi trailer del gioco mostrava una squadra che a rallentatore eliminava in contemporanea un intero gruppo di terroristi, ognuno eseguendo una singola mossa: mentre il drone da ricognizione sorvolava l’edificio, il primo compagno di squadra uccideva dalla distanza due nemici messi allineati di fronte a una finestra, mentre due compagni effettuavano un’uccisione più ravvicinata al piano terra, concludendosi con il quarto che accoltellava l’ultimo nemico in strada. Ecco, non era fantascienza o un elevatore di hype, ma solo un’anteprima di quello che avreste fatto poi realmente nel gioco in varie situazioni, e la sensazione è a dir poco esaltante. Potrete manovrare questo Drone (una versione potenziata e retrattile del comune Parrot in vendita realmente anche nei normali negozi) per designare i bersagli che la vostra squadra dovrà eliminare, dove un quarto bersaglio potrà essere vostro. Avremo dei sensori da lanciare a mo’ di granata che ci riveleranno i nemici nell’area, anche quelli nascosti dietro i muri, e ci illustreranno con che arma sono equipaggiati. Non mancheranno sensori e visori a infrarosso e termici, flashbang, granate, fumogeni, per non parlare della vastità di armi di ogni genere: fucili da cecchino, mitra e mitragliatrici, pistole, shotgun e molto altro.
Il gioco presenta tre differenti difficoltà: Recluta, Veterano ed Elite. Prima di ogni missione ci verrà illustrato un briefing in base al quale scegliere la nostra dotazione, totalmente personalizzabile in ogni parte, dal tipo di grilletto, canna, mirino, caricatore e calcio, fino alla colorazione dell’arma. Se possedete un Kinect per XBox 360 o un Move per PS3 potrete usarli per esaminare nel dettaglio ogni parte dell’arma, in stile Minority Report, dal disassemblaggio di ogni componente fino al test nel poligono di tiro.
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GRAPHIC & SOUND:
La grafica del gioco è nel complesso molto bella, con effetti particellari curatissimi, esplosioni ed effetti di fuoco degni di un film holliwoodiano, e un’intelligenza artificiale eccelsa e finalmente reattiva e intrigante. Solo la qualità dei volti dei personaggi durante i filmati lascia un po’ a desiderare, ma per tutto il resto il gioco è curato nei minimi dettagli e fluido senza discontinuità.
Il sonoro è impressionante, addirittura se non installerete il gioco nella console, il software vi proporrà comunque di installare alcune componenti per usufruire dell’audio ad alta qualità; ed è inutile dire che è sicuramente indispensabile. Gli effetti sonori delle armi variano a seconda delle componenti installate, e presto il vostro salotto potrebbe trasformarsi in una vera e propria zona di guerra, se disponete di un sistema surround adeguato.
Il gioco inoltre comprende alcune scene epiche “guidate” in cui il team avanza in zone impervie circondate di nemici, per esempio per far fuggire con loro un ostaggio, in cui dovrete gestirvi tra le varie minacce sullo schermo, e in quei momenti il battito cardiaco accelerato è assicurato.
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ONLINE & REPLAY:
La modalità online di Ghost Recon Future Soldier si discosta un pò dal classico sparatutto online in cui spaccheremo tutto ciò che sta sullo schermo e la cui campagna single player si riduce a 4 misere ore di gioco. La campagna di Ghost Recon è moderatamente lunga e non lascia la sensazione di aver giocato ad un specie di “tutorial” prima di andare online, bensì è una parte importantissima e fondamentale dell’intero titolo. Dall’altro lato, online ci troveremo a far parte di squadre prestabilite (o formate dai nostri amici) in cui dovremo completare una grande varietà di obbiettivi, e in cui il gioco di squadra è fondamentale. Una voce guida dal “quartier generale” ci informerà in modo chiaro e specifico cosa dovremo fare di volta in volta. Si parla di difendere una determinata zona, di manomettere un segnalatore o disattivare/attivare un ordigno esplosivo. I livelli del multiplayer sono molto vasti: si passa da ambienti urbani costretti tra vicoli fatiscenti fino a transatlantici carichi di container angusti. Ovviamente come ogni sparatutto moderno che si rispetti ci saranno dei gradi da scalare, che man mano ci permetteranno di sbloccare nuovi equipaggiamenti, componenti estetiche e dotazioni. La rigiocabilità della campagna consiste solo nel tentare il gioco a difficoltà aumentata (buona fortuna con la modalità Elite…) ma il multiplayer vi porterà via infinite ore di sparatorie e ragionamenti tattici di squadra.
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IN CONCLUSIONE:
In definitiva Ghost Recon Future Soldier ci porta in uno scenario di guerra avveniristico e divertente: maneggiare tale quantità di tecnologia ed equipaggiamenti ci farà sentire un pò come Iron Man. Ma tale tecnologia non potrà mai sostituire la mente umana, e nel corso della trama potremo accorgerci come essa possa essere un’arma a doppio taglio, se il nemico trova il modo di interferire con essa. Vi ricorda forse un trailer di gioco in uscita a breve? Sì? Spiacenti, Ghost Recon è uscito mooooolto prima.
In certi momenti affronterete delle situazioni apparentemente irrisolvibili, da soli, lanciati a velocità folli dal cielo, in basi sperdute nel nulla, a fermare una minaccia che potrebbe porre fine al genere umano. Ma quando inizierete a disperare, ricordate le parole di Ugo Foscolo: La fama degli eroi spetta un quarto alla loro audacia; due quarti alla sorte; e l’altro quarto ai loro delitti.
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Secondo parere by Icilio “Kaltmond” Bellanima
(versione PS3):
Ubisoft tenta l’assalto all’affollato panorama FPS con un nuovo capitolo targato Ghost Recon, serie amatissima nel passato, di non facile assimilazione e proprio per questo giocata da tanti appassionati di titoli di stampo bellico in cerca di qualcosa di più appagante (in particolare su console). I tempi sono cambiati e ora la chiamata alle armi è ormai uno standard, con serie come Call of Duty e Battlefield in grado di sbancare i botteghini e catalizzare l’attenzione su di sé per mesi e mesi dopo l’uscita, quindi il momento non poteva che essere propizio. Il titolo si presenta splendidamente, con un’ottima grafica, IA davvero convincente e un solidissimo gameplay pieno di novità e varietà in grado di non annoiare mai. Dall’approccio alla Rambo, a momenti degni di Solid Snake (con tanto di mimetica ottica), passando per cecchinate da maestro e sapiente lavoro di squadra, ci troveremo una campagna davvero ricca, con tanto di sfide da completare per rendere le cose ancora più interessanti. E’ online però che viene il bello, con un comparto solido (temevo per la versione PS3 che si è invece dimostrata di ottimo livello sia nel match-making sia nel gestire la migrazione degli host) e una difficoltà decisamente sopra la media: vi serviranno molti match per prendere padronanza con le complesse tattiche di Ghost Recon: Future Soldier e le numerose modalità disponibili, ma una volta presa confidenza sarà impossibile staccare le mani dal pad, soprattutto se giocato con un team affiatato! Peccato solo per l’aver poco sfruttato il Move, limitato solo alla modalità “Gunsmith”: per quanto hardcore nell’animo, sarebbe stato intrigante vedere cosa si sarebbe potuto inventare il team di sviluppo con un gioco simile (lasciando comunque libertà al giocatore se sfruttare i classici comandi o sperimentare le periferiche di movimento), ma sono sicuro che al guerrafondaio medio sembrerà un dettaglio più che irrilevante!
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