Il mondo del gaming sta cambiando radicalmente, è questo fatto è sotto gli occhi di tutti. Se, infatti, fino alla precedente generazione, si era soliti trovare in ogni casa un pc demandato alla navigazione su internet e, al massimo, alla fruizione di qualche RTS o RPG (sistema per cui il pc rimane, ad ora, il punto di riferimento estremo), affiancato ad una o a due console da gioco egemoni per qualsiasi altra tipologia di prodotto videoludico, stiamo assistendo, complice anche una riduzione della differenza di architettura tra Xbox One, PlayStation 4 (le due principali esponenti del cosmo console) e PC, ad un diametrale ribaltamento della sopraccitata condizione: il cosmo PC sta infatti vivendo una seconda giovinezza che lo ha portato, per via di una endemica modularità e a causa di una duttilità nella gestione delle configurazioni software/hardware, ad affiancare (in molti casi a soppiantare) i prodotti di casa Microsoft e Sony anche in ambito videoludico.
La riduzione di queste differenze tra le varie architetture ha portato infatti i vari produttori di software ludico a progettare il tutto su pc e ad “adattare” quanto creato per ottimizzare il prodotto in itinere per le due sopraccitate piattaforme, rilasciando invece una versione “unlocked” del medesimo software in versione PC, al fine di utilizzare la incredibile potenza computazionale ad appannaggio della piattaforma master race per eccellenza. Questa inversione di tendenza ha fatto si che i vari produttori di hardware concentrassero le loro maggiori risorse nella proposizione di hardware di avanguardia per il PC, al fine di permettere ad utenti più o meno smaliziati di assemblare la macchina dei loro sogni, a portata di conoscenza e di portafogli, facendosi dunque alfieri di un rinnovamento che vede dunque il pc opporsi come sistema aperto e completamente configurabile a quello stringente, blindato e “ready to use” offerto da PlayStation 4 ed Xbox One.
Assemblare un pc, al giorno d’oggi, è alla portata di tutti: sarà sufficiente scegliere Processore, Ram, Scheda Video, un SSD per garantirsi un avvio veloce (ed una repentina gestione delle funzioni principali dell’OS), un HD di svariati tera di stoccaggio ed un case capace di contenere tutto questo ben di Dio poc’anzi elencato. Come avrete notato, all’appello manca la Motherboard, il telaio capace di mettere insieme questa componentistica di eccellenza e sincronizzare l’utilizzo della stessa alla ricerca del frame-rate perfetto. Come in ambito automobilistico infatti, non basterà avere un buon motore e degli ottimi accessori per far sfrecciare la propria fuoriserie sulle strade che ci si pareranno davanti: sarà infatti necessario scegliere debitamente il telaio che ospiterà tutto ciò che vorremo e che ci permetterà di giungere “li, dove nessuno è mai stato prima” (Cit.). La Gigabyte Z170X-SOC Force, scheda fornitaci da Gigabyte per questa recensione, rappresenta, per l’appunto, il telaio allo stato dell’arte, lo strumento definitivo per spremere, grazie alle sue infinite possibilità di personalizzazione, fino all’ultima goccia di potenza dall’hardware che andremo a montare su di lei, garantendoci un posizionamento di rilievo all’interno di quel poliedrico e verticalmente orientato universo che è quello del gaming pc.
Sciogliamo subito i dubbi che vi attanagliano: la Z170X-SOC Force è una scheda top di gamma, fatta per primeggiare e per raggiungere le prestazioni migliori, quale che sia l’hardware che decideremo di installare. Alla stessa maniera però, non pensiate che basti installare la motherboard in questione ed utilizzarla “serenamente”: potreste anche farlo, sia chiaro, ma così facendo andreste a vanificare anni di ricerca profusa dai laboratori Gigabyte per fornirvi un prodotto si al top, ma specificamente disegnato per l’overclock, lo strumento adatto per chi vuole osare, pur coperto da un aura di sicurezza che solo i mille e più accorgimenti adoperati nella creazione di questo piccolo diadema sotto forma di hardware possono fornire. Se siete dunque disposti a mettervi in gioco, e a mettere in campo le vostre capacità di overclocker, questa è la scheda che fa per voi: vediamo insieme perché!
L’esterno:
Come dicevamo poco fa, la Z170X-SOC Force è una scheda di élite, sia per un prezzo non tipicamente popolare (oscillante tra i 315 ed i 350€), che per una serie di features specificamente dedicate ad utenti non ascrivibili ad una fascia “casual”. Gigabyte però fa di tutto affinché la fiducia in essa riposta (e gli euro parallelamente devoluti alla causa dell’overclock estremo) sia ricambiata sia in ambito prestazionale che rimanendo in ambito di dotazione “base” fornita all’acquirente finale. La motherboard oggetto di questa recensione viene fornita unitamente, infatti, ad una pletora di accessori che serviranno per personalizzare (ed ottimizzare) la fruizione del prodotto acquistato: trovano spazio nella confezione:
- 4 cavi SATA Sleevati
- Ponte 2-3-4 vie SLI
- Ponte Crossfire
- Supporto in metallo per 4 schede grafiche, griffato Gigabyte
- Adattatori per il montaggio della scheda madre
- Tappi anti-polvere da applicare sulla componentistica non utilizzata
- Rilevatori da montare sulla scheda per l’utilizzo del multimetro
Se già la dotazione di base è indice di una cura riposta nel confezionamento della Z170X-SOC Force, ulteriore conferma di quanto appena detto lo da il livello costruttivo della motherboard in oggetto. Oltre ai canonici colori Arancione e Nero, visivamente evidenti ed appaganti (oltre che marchio epistemiologico della serie Overclocking di Gigabyte), spicca, sin da una prima occhiata, la naturale predisposizione al raffreddamento a liquido, dotazione necessaria per l’effettuazione di un qualsiasi overclock degno di nota. Sempre tenendo fede all’ottica dell’overclock più estremo, appunto per permettere il testing della scheda anche in condizioni “all’esterno” del case, notiamo la presenza (migliorata rispetto alle precedenti iterazioni di questa scheda madre) della pulsantiera OC Touch, in soldoni un sistema brevettato Gigabyte dedito alla variazione “on the fly” dei principali parametri della CPU e altri elementi che andremo ad esaminare più avanti; esattamente accanto alla pulsantiera dedicata sono presenti tutti una serie di switch e connettori che permetteranno di legare in modo ancor più completo l’interazione tra CPU e scheda madre. Accanto alle porte SATA, salta agli occhi la presenza di due porte USB 2.0 palesemente adibite ad operazioni di flash del bios o di utilizzo a scheda fuori dal case a conferma, come se ce ne fosse bisogno, della propensione all’utilizzo da parte di “smanettoni” di questa scheda madre. Completa la configurazione “estetica” della scheda madre il comparto audio 2.0/4.0/5.1/7.1 con supporto S/PDIF che, posizionato nell’angolo esattamente opposto a quello dell’OC Touch e coperto da una apposita lastra di plastica, risulta essere schermato da eventuali interferenze: volendo adoperarsi in un esercizio di stile, detta copertura è segnalata da un led customizzabile via software in luminosità e frequenza di aggiornamento. Terminata la disamina “estetica” della Z170X-SOC Force, passiamo dunque alla ben più interessante analisi delle dotazioni di questa mobo, di fatto una delle ragioni che potrebbero portarvi ad acquistarla.
[metaslider id=150569]
L’hardware:
La Gigabyte Z170X-SOC Force va a colmare il vuoto inizialmente lasciato dal produttore Taiwanese in ambito di schede esplicitamente dedicate all’overclock. Se infatti, almeno inizialmente Gigabyte ha preferito dedicarsi all’allestimento di un parco schede che potessero soddisfare le esigenze degli utenti più “usuali”, ha lasciato in ultimo il soddisfacimento delle esigenze dell’utenza più smanettona, facendo però si che l’attesa fosse ampiamente ripagata da una dotazione qualitativamente e quantitativamente impressionante. La Z170X-SOC Force è una mobo basata sul chipset Intel Z170 con Socket 1151: da qui il supporto all’architettura di sesta generazione Skylake. La Z170X-SOC Force, basata su formato E-ATX, rappresenta il paradiso di ogni gamer: equipaggiata a “pieno carico” potrà contenere fino a 4 unità grafiche in SLI (o Crossfire se si parla di Radeon), potendo contare inoltre su tre slot M2 (banda massima 32Gb/s), 3 connettori SATA-Express, un totale di 8 porte SATA, 5 porte USB 3.0/2.0 sul pannello posteriore, 8 porte USB 2,0/1.1, 1 porta USB 3.1, 1 porta USB Type-C e 4 porte USB 3.0/2.0 disponibili mediante connettori presenti sulla scheda madre.
La Z170X-SOC Force è una scheda top di gamma, fatta per primeggiare e per raggiungere le migliori prestazioni, quale che sia l’hardware che decideremo di installare.
Se pensate che questa pantagruelica lista di connessioni in ingresso/uscita esaurisca le dotazioni di serie di questa scheda madre, siete ben più che lontani dalla realtà: pur nella paradossale situazione di voler utilizzare questa scheda madre come unità di test per processori e come metro di valutazione delle possibilità di overclock delle singole unità tesatate volta dopo volta, potremo avvalerci, senza fare ricorso a schede video esterne, di una dotazione integrata che mette a nostra disposizione una uscita HDMI, una DVI-D ed una Displayport; parimenti, per poter testare a fondo le peculiarità di ogni singolo processore, avremo a nostra disposizione una scheda audio integrata avente connessione S/PDIF o un più vetusto set a 5 jack; completa la dotazione, per garantire una connettività senza eguali, addirittura la presenza di un antidiluviano connettore PS/2 per connettere anche tastiere risalenti al periodo ante-bellico. Come già osservato in precedenza, spicca la naturale predisposizione della Z170X-SOC Force al raffreddamento a liquido: a tal fine è singolare notare la presenza di ben tre alloggiamenti di alimentazione, tutti e tre ATX-based, rispettivamente a 24 (alimentazione standard), 8 e 4 pin (relativi alla cpu che andremo a montare sulla mobo). Come precedentemente rilevato, la presenza di ben quattro porte PCI-Express permetterà di collegare altrettante schede grafiche in SLI o Crossfire; parallelamente a quanto successo nella precedente scheda madre G1 Gaming, la Z170X-SOC Force è equipaggiata con un chip PLX PEX8747, avente la funzione di ottimizzare (in gergo diremmo “sdoppiare”) le linee PCI-Express disponibili in modo da fornire la massima velocità in ogni situazione palesabile: sarà dunque possibile ottenere una configurazione x16/x0/x16/x0 in presenza di due sole schede, o x8/x8/x8/x8 in presenza di ben quattro schede video connesse simultaneamente.
[metaslider id=150574]
L’Utilizzo:
Come avrete ben capito dalla disamina, prima estetica e poi della componentistica, fatta fino ad ora, ci troviamo davanti ad una scheda madre assolutamente top di gamma avente la non troppo nascosta ambizione di primeggiare in ogni ambito e di agevolare la vita degli appassionati di gaming alla ricerca della frequenza perfetta: per far ciò avremo a nostra disposizione una variegata serie di strumenti di overclock atti a liberare tutta la potenza (potenzialmente) a nostra disposizione. Il primo, e più evidente di questi sistemi, risiede nell’OC Touch: l’accensione di questo modulo (mediante la pressione dell’apposito tasto) ci permetterà di settare manualmente il moltiplicatore della CPU e la frequenza di clock base della stessa senza dover ricorrere ad alcun intervento software e potendo ripristinare la stabilità eventualmente compromessa con la sola pressione di un tasto. Al di fuori del pannello principale, una serie di micro-tasti che ci permetteranno di resettare il bios in caso di malfunzionamento, di gestire le tensioni e di caricare il bios di backup in caso di errori nella fase di overclock.
Per i fanatici “old-school” sarà inoltre possibile accedere, come da tradizione, al bios in fase di avvio e modificare qualsivoglia dei sopraccitati parametri mediante un bios ad interfaccia grafica che ci permetterà di monitorare in tempo reale il risultato, sia in termini di prestazioni finali che di temperature ottenute, in seguito alle modifiche apportate, permettendoci di salvare, solo dopo adeguate verifiche, il tutto. Alternativamente potremo interagire con i “soliti” software Gigabyte App Center ed Intel Extreme Tuning Utility per effettuare i propri setting da windows: va detto che, in presenza di questa scheda madre, questo è il metodo meno efficiente per effettuare le operazioni di tuning in questione. Chiude il ventaglio di possibilità un avveniristico sistema di controllo “remoto”: installando nel proprio dispositivo (iOS o Android poco importa) il software dedicato, potremo connettere il telefono alla scheda madre (mediante l’apposito tasto presente sul pannello posteriore) e modificare a nostro piacimento qualsiasi settaggio da remoto!
Modello
ProcessoreSupporto per processori i3/i5/i7 Socket 1151Chipset
- 3 x M.2 Socket 3
- Intel® Z170 Express Chipset
Memoria
- 4 x DDR4 DIMM fino a 64 GB totali.
- Architettura di memoria a doppio canale
- Supporto per memorie ECC UDIMM 1Rx8/2Rx8
- Supporto per memorie non-ECC UDIMM 1Rx8/2Rx8/1Rx16
- Supporta le memorie dotate di Profilo XMP
- Support for DDR4 2133 MHz memory modules
Grafica integrata
INTEL HD Graphic Support
1 porta HDMI 1.4 – 1 porta Displayport 1.2 – 1 porta DVI-D (supporto per tre monitor simultaneamente
Audio
- Realtek® ALC1150 codec
- Audio a 2/4/5.1/7.1 canali
- Supporta uscite S/PDIF
- Audio ad alta definizione
LANIntel® GbE LAN chip (10/100/1000 Mbit)Slot di espansione
- 2 x Slot PCI Express x16, funzionanti a x16 (PCIEX16_1, PCIEX16_2)
- 2 x Slot PCI Express x16, funzionanti a x8 (PCIEX8_1, PCIEX8_2)
- 3 x Slot PCI Express
Multi-GPU
- Supporto per NVIDIA® Quad-GPU SLI™ and 4-Way/3-Way/2-Way NVIDIA® SLI™ technologies
- Supporto per AMD Quad-GPU CrossFireX™ and 4-Way/3-Way/2-Way AMD CrossFire™ technologies
Interfaccia di archiviazione
- 3 x M.2 Socket 3 connectors (Socket 3, M key, type 2242/2260/2280 SATA & PCIe x4/x2/x1 SSD support)
- 3 x SATA Express connectors
- 6 x SATA 6Gb/s connectors (SATA3 0~5)
- Support for RAID 0, RAID 1, RAID 5, and RAID 10
Pannello posteriore
- 2 x USB 2.0/1.1 ports
- 1 x USB Type-C™ Port, with USB 3.1 support
- 1 x optical S/PDIF Out connector
- 5 x USB 3.0/2.0 ports
- 1 x OCPSW button
- 1 Porta RJ-45
- 1 x Porta DVI-D
- 5 x audio jacks (Center/Subwoofer Speaker Out, Rear Speaker Out, Line In, Line Out, Mic In)
- 1 Porta HDMI
- 1 Connessione per Mouse e Tastiera PS/2
- 1 x Mini-DisplayPort
- 1 x USB 3.1 port
Bios
- Supporto per Q-Flash Plus
- Support per DualBIOS™
- Uso dell’AMI UEFI BIOS
Caratteristiche fisiche
- E-ATX Form Factor; 30.5cm x 26.4cm
Prezzo315-350€
Gigabyte, come suo solito, colpisce nel segno grazie a questa Z170X-SOC Force, una scheda madre top di gamma dedicata a tutti gli appassionati di gaming avezzi all’overclock più estremo, fornendoci un prodotto si perfetto ma, forzatamente di nicchia ed accessibile solo ai più smaliziati utenti/gamer in circolazione. Nativamente predisposta per il raffreddamento a liquido, capace di montare ben 4 schede grafiche in SLI o Crossfire ed overclockabile e settabile in piena sicurezza, la Z170X-SOC Force viene a configurarsi come un must buy per chiunque volesse dedicarsi al tuning più estremo o per chi avesse esigenze di un continuo cambio di hardware. Unico neo, che non ci sentiamo di categorizzare come un difetto tout-court, è la inaccessibilità della Z170X-SOC Force ad un utenza generalizzata: sia la estrema settorialità della scheda madre che il prezzo, oscillante dai 315 ai 350 euro a seconda del rivenditore, vanno a relegare questo prodotto, per quanto ottimo, in una nicchia da cui difficilmente potrà uscire! |