Il 2014 è stato indubbiamente un anno controverso, con le console di nuova generazione che hanno faticato a mostrare gli artigli, ed una serie di progetti lungamente attesi che hanno deluso (o diviso) il pubblico e la critica, senza poi considerare la moltitudine di titoli rimandati al 2015.
In un clima di insofferenza e di delusione, i progetti indipendenti hanno dimostrato ancora una volta di potersi porre nel mercato come delle valide alternative ai tripla-A, spaziando tra generi differenti e addirittura offrendo una profondità in termini narrativi e ludici che si affianca alla superficialità di alcuni titoli più noti e blasonati. Certo, non è tutto oro quel che luccica, ed è per questo che abbiamo selezionato quali sono, secondo noi, i migliori titoli indipendenti del 2014.
Towerfall: Ascension
Sviluppato e pubblicato in un primo momento soltanto su OUYA, la piattaforma Android nata grazie a Kickstarter, Towerfall: Ascension è riuscito ad incantare migliaia di acquirenti grazie al suo gameplay competitivo a 4 giocatori (unicamente in locale), perfettamente bilanciato ed estremamente riuscito nei contenuti e nella forma. Forte di questo successo, è arrivato nel 2014 su PC e PS4, e si è arricchito di una componente singleplayer altrettando riuscita, dimostrando ancora una volta quanto una buona idea, se ben sviluppata, possa stupire. Towerfall: Ascension è di fatto il simbolo dello sviluppo indipendente di successo.
Shovel Knight
Un cavaliere. Un badile. Due elementi che i ragazzi di Yacht Club Games hanno deciso di unire per dare vita all’eroe definitivo, immerso in un mondo ad 8-bit che appartiene ormai ad un lontano passato, ma che è stato ripreso in Shovel Knight con una sapienza ed un talento fuori dal comune. Divertente, immediato, con un’anima retrò che nonostante tutto appare più moderna che mai grazie ad una grande cura per i dettagli, sia a livello contenutistico che di gameplay. Shovel Knight è un omaggio al glorioso passato dei videogiochi, e al tempo stesso un inno a ciò che stiamo vivendo oggi.
This War of Mine
La guerra non cambia mai. È una costante, soprattutto nel mondo dei videogiochi. Eppure, nel 2014, qualcuno ha provato ha raccontarla dal punto di vista di chi non la combatte in prima persona, ma ne subisce allo stesso modo le conseguenze. This War of Mine è questo, un racconto di sopravvivenza e di sofferenza, laddove non ci sono né vincitori né vinti, ma solo morte e angoscia. La scena indipendente regala al pubblico PC un titolo maturo, che nonostante qualche ingenuità ben rappresenta le ambizioni e le premesse di questa categoria.
The Banner Saga
Di strategici a turni non se ne vedono spesso, tantomeno di questa caratura. The Banner Saga è infatti molto di più, e riesce ad offrire un gameplay complesso e profondo che farà la gioia degli appassionati del genere. Il mondo di gioco è inoltre basato sulla mitologia norrena, con dialoghi maturi ed un sistema di scelte decisamente sfaccettato, pronto a stupire il giocatore con qualche evento inaspettato. Il titolo è stato così apprezzato che non solo vedremo un seguito, ma verrà anche convertito per PS4 e PS Vita.
The Talos Principle
Croteam, il team di Serious Sam, alle prese con un puzzle-game dai risvolti filosofici. Mai avremmo pensato che il risultato potesse anche solo minimamente scalfire il nostro interesse. E invece, The Talos Principle è riuscito nella sua impresa, proponendo un puzzle-game ambientale che in più di un’occasione ci ha ricordato il leggendario Portal. Non è sicuramente un titolo per tutti, soprattutto a fronte di alcune riflessioni filosofiche forse troppo estranee ad un contesto ludico, ma è una di quelle opere che vanno premiate anche solo per l’audacia e il coraggio dimostrato.
And the winner is…
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