Dato per spacciato più e più volte, il PC resta l’ambiente più fertile per ogni genere. Al di là delle scontate esclusive di Microsoft e Sony, solo su PC si trovano giochi per tutti i gusti e di questo anche i concorrenti se ne sono accorti. Non a caso Sony sta mantenendo in vita la sua console portatile offrendo i migliori titoli indie apparsi su Steam e puntualmente ogni mese, tra i giochi dell’Instant Games Collection per gli abbonati al PlayStation Plus, troviamo qualche titolo indipendente di spicco.
Il successo della piattaforma PC comunque ha un solo nome: Steam. Lo store di Valve ha, come ormai saprete da anni, permesso di abbassare i prezzi sia al day one che poi tramite varie offerte, culminanti nei gloriosi saldi stagionali, capaci di depredare le finanze di milioni di giocatori. La rivoluzione dello Steam OS e delle Steam Machine non si è ancora fatta sentire come avremmo sperato, ma è stato comunque un grande anno per il mondo del PC gaming: vediamo quindi quali sono, secondo noi, i migliori titoli usciti nel 2014 su questa immortale piattaforma.
Divinity: Original Sin
Pochi team di sviluppo possono vantare la stima e il supporto (soprattutto economico) di una community come quella, fedelissima, dei Larian Studios, team belga che grazie al successo ottenuto su Kickstarter è riuscito a tirare fuori dal cilindro uno dei GDR vecchia scuola più intriganti degli ultimi anni. Originale, impegnativo al punto giusto e tremendamente immersivo, ha permesso ai suoi creatori di mostrare le loro vere potenzialità, dopo una sequela di produzioni minate più dai bassi budget che da limiti di talento o creatività. Alla luce della sua compatibilità con Mac e Linux, Divinity: Original Sin non poteva non figurare tra i Top in ambito PC gaming!
This War of Mine
Poteva mancare un titolo indie di nome e di fatto in una classifica dei migliori giochi dell’anno per PC? E quale migliore esponente di questa categoria di This War of Mine? Il gioco sviluppato da 11 bit studios ribalta (finalmente?) la prospettiva dei giochi di guerra, mettendoci non più nei panni dei soliti soldati ed eroi, ma in quelli scomodi dei superstiti, di coloro che dalla guerra non ci guadagnano nulla, neanche una medaglia. This War of Mine è un forse il primo vero gioco survival dopo tantissimo tempo, capace quasi di ridefinire il concetto di sopravvivenza applicandolo ad un tema estremamente doloroso e coinvolgente.
Dragon Age: Inquisition
La piattaforma di riferimento per molti giochi di ruolo è spesso il PC, come ad esempio testimoniano le interfacce pesantemente diverse e studiate per questa piattaforma, come ad esempio in Dragon Age: Inquisition, il quale ha dato esempio di cosa sa ancora fare Bioware dopo un secondo capitolo estremamente deludente. Su PC il gioco può vantare di una grafica spinta al massimo delle sue possibilità, oltre che il supporto dei driver Mantle per le schede AMD. Ma questo è solo il contorno di un vero e proprio capolavoro, capace di riportare in auge lo stile di scrittura di BioWare e popolare il Thedas e l’Orlais con alcuni dei personaggi più interessanti mai apparsi in questa serie.
Titanfall
La semi-esclusiva Microsoft è uscita dai lidi Xbox solo per approdare su PC, dove attraverso la piattaforma Origin di Electronic Arts, i giocatori hanno potuto testare il futuro degli sparatutto, creato da chi per anni ed anni ha dato ai fan del genere il meglio di sé con la serie Call of Duty. Titanfall, attraverso un mix di parkour e di “azione robotica”, ha creato un gameplay tutto nuovo, estremamente dinamico e che sfrutta prepotentemente la verticalità dei livelli. Certo, la storia è pressoché assente, ma il gioco è così divertente che in pochi ci sono rimasti male.
Alien: Isolation
Il 2014 ci ha regalato una situazione inedita in cui ben due tie-in hanno meritato la nostra attenzione: oltre ad un gioco ispirato a Il Signore degli Anelli (L’Ombra di Mordor), troviamo un titolo che si collega all’universo di Alien e finalmente abbiamo tra le mani un videogioco degno del nome che porta. Il lavoro creato dai Creative Assembly ha terrorizzato i giocatori che si sono addentrati sulla Stazione Sevastopol in compagnia della sfortunata Amanda Ripley. La candidatura in questa categoria è presto spiegata: è difficile trovare un gioco con un’atmosfera così palpabile lungo tutta l’avventura, per di più compatibile (non ufficialmente) con Oculus Rift. Vi sete fatti terrorizzare anche voi?
[hr]
And the winner is…
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