Non potevamo non inaugurare i nostri awards con la categoria PS4: con quasi 20 milioni di unità vendute, l’anno appena concluso è stato decisamente trionfale per Sony, almeno in termini di vendite e di public relations. Come noterete tra i cinque titoli in lizza (in particolare sbirciando i voti da noi assegnati nelle rispettive recensioni), mancano infatti eclatanti killer app o esclusive davvero di peso, e per quanto il colosso nipponico continui a condurre le danze e a dettare i trend (vedi lo spazio sempre maggiore concesso agli indie anche dai suoi inseguitori), solo da febbraio in poi potrà davvero mostrare i muscoli e ripagare pienamente la fiducia degli utenti, con titoli come The Order 1886, Bloodborne (a marzo) e tra gli altri, il sontuoso Uncharted 4 (che speriamo vivamente di vedere entro la fine dell’anno).
Non ci resta che lasciarvi ai cinque titoli che, a nostro parere, hanno scandito il 2014 di PS4:
inFAMOUS: Second Son
Il terzo capitolo della saga di Sucker Punch a base di vaste città da esplorare e super poteri da scatenare sui cattivi di turno ha visto un inaspettato ma riuscito cambio di protagonista. È stato però il teatro dell’intera produzione, una Seattle più viva e dettagliata che mai, ad attirare su di sé tutti i riflettori. Sottili strati di pioggia che si depositavano in maniera convincente sulle auto di cui pullulava la più depressa tra le metropoli statunitensi, effetti particellari allo stato dell’arte, cittadini dai comportamenti credibili, tra una foto di un incidente da pubblicare sui social network e urla di protesta contro i Conduit, tutti elementi che ci hanno offerto un primo, piacevole assaggio di next-gen.
Destiny
Nonostante la natura multipiattaforma, il discusso (eppure assuefacente) MMOFPS di Bungie ha sin dall’annuncio mostrato una certa simpatia per la console di Sony, dalla diffusione delle prime ed attese sequenze di gameplay in occasione della conferenza E3 di due anni fa del colosso nipponico, sino alla conferma di contenuti esclusivi (previsti sia per il lancio che per il Season Pass). Il suo forte impatto sull’industry, la sua peculiare natura always online che ci ha mostrato una nuova filosofia di gioco (anche in ottica “single player”) e il suo tenerci incollati ancora allo schermo nonostante i sui innegabili difetti ci hanno convinto: GameSoul Awards – Categoria PS4 sia.
Transistor
Nonostante l’uscita anche su PC, è su PS4 che questo piccolo capolavoro targato Supergiant Games ci ha stregato, con i suoi controlli ottimizzati per il Dual Shock 4 e il suo stile artistico così fresco ed originale, godibilissimo anche senza le meraviglie che la “Master Race” ha da offrire. E sappiamo anche che non è un titolo per tutti, un po’ per la difficoltà generale, un po’ per la peculiarità di gameplay, trama ed atmosfera, ma ognuno di questi tasselli lo ha reso un qualcosa di unico, una perla ai livelli del suo precedessore “spirituale”, quel Bastion che inaugurò la stagione d’oro degli indie, non più relegati a scantinati e a vendite da fame.
Driveclub
L’includere Driveclub tra i titoli in lizza è stata abbastanza discussa all’intero della redazione: OK, è una delle poche esclusive di peso per PS4, ma appartiene pur sempre alla categoria dei racing game, un genere che non piace necessariamente a tutti, e soprattutto al lancio si dimostrò sprovvisto di feature ma ricco di bug e problemi con l’online, non da sottovalutare per un titolo fortemente votato al multiplayer. Sette camice sudate dopo, i ragazzi di Evolution Studios sono però riusciti a risollevare la situazione, sistemando quel che non andava e introducendo il meteo variabile, un qualcosa che trasuda next-gen da ogni pixel, mettendo finalmente in mostra quanto di buono ha Driveclub da offrire.
P.T.
Lo abbiamo ribadito in più di un’occasione: speravamo di vedere più esclusive sulle nostre PS4. E nonostante siano usciti un bel po’ di giochi, alcuni interessanti, altri meno, abbiamo inserito un po’ polemicamente P.T., un trailer interattivo sfruttato da quel geniaccio di Kojima per dirci che lui e Guillermo del Toro sono al lavoro su un nuovo, attesissimo Silent Hill. Perché inserire una “demo” in una votazione a esclusivo appannaggio di titoli fatti e finiti? Perché P.T. si è rivelata essere un’incredibile esperienza a sé stante, godibile, terrorizzante, e in grado di far parlare di sé a lungo… un parto diabolico di una mente fuori dal normale.
And the winner is…
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