Gotham Knights, di cui potete trovare la generosa Collector’s Edition sullo shop digitale di GameStop, palesa sin dalle battute iniziali tutta la sua somiglianza e similarità con la città in cui è ambientato, metropoli da sempre tremendamente affascinante, conturbante, dalle infinite potenzialità, ma afflitta da problematiche profonde, che non la rendono il miglior posto al mondo in cui vivere.
A ben vedere, la produzione Warner Bros. Interactive sembra figlia dello stesso caos, creativo ed insieme organizzativo, che sta investendo la DC al cinema, tra reboot, spin-off e linee temporali alternative che non fanno altro che confondere e disorientare i fan, ormai disillusi da tempo sull’eventualità di un universo cinematografico condiviso, solido, coerente.
Gotham Knights, da questo punto di vista, sa solo ciò che non è. Non è un sequel di Arkham Knights, non è esattamente uno spin-off, non è, almeno per il momento, l’origine di un nuovo arco narrativo. Ovviamente ci sono dei rimandi ai vecchi capitoli sviluppati da Rocksteady Studios, non mancano innumerevoli e graditissime citazioni ai più disparati fumetti del brand, non è impossibile immaginare un eventuale sequel, ma il modo migliore per approcciarsi a questa produzione è farlo a mente libera, senza aspettative, senza l’ossessione di inserirlo per forza in un contesto più ampio.
Gotham Knights è Gotham Knights e, per moltissimi versi, nonostante la premessa lievemente scoraggiante, va benissimo così.
Come sappiamo già da mesi, Batman è morto, lasciando orfana la città americana del campione che per anni l’ha strenuamente difesa. Toccherà a Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin raccoglierne la pesante identità, pattugliandone i quartieri, risolvendo casi irrisolti, magari cercando di capire cosa si celi realmente dietro la sconfitta del Crociato di Gotham.
Rispetto agli Arkham di Rocksteady, sin dalla prima notte di servizio, questa urgenza di farsi letteralmente in quattro, dividendosi tra tante attività così diverse tra loro, si percepisce e si palesa con decisione. Indipendentemente dal personaggio di cui vestirete i panni, ma ci torneremo in seguito, le attività a cui dedicarsi sono invero molte, relativamente diversificate tra loro.
Le strade della città pullulano di sparuti gruppi di malviventi, tanto per cominciare. Sgominarli vi regalerà punti esperienza, da spendere in un secondo momento per aumentare le skill dei vigilanti; risorse da utilizzare per creare nuove tute e armi, divise a loro volta tra primarie e da lancio; indizi per crimini organizzati su più ampia scala, ancor più generosi in termini di ricompense ottenute, che introducono ulteriori meccaniche ludiche di cui tenere conto, al di là del semplice abbattimento di tutti gli scagnozzi presenti nell’area designata.
Nella diversificazione degli eroi, pur accumunati da un combat system assolutamente similare, Gotham Knights dà sicuramente il suo meglio
Questo nutrito numero di missioni secondarie, create proceduralmente, palesa tutta l’intenzione degli sviluppatori di diversificare il più possibile le situazioni in cui vi ritroverete, sempre a caccia di giustizia e vendetta. Tra bombe da disinnescare senza farsi scoprire, sezioni che esaltano le ambizioni stealth del titolo, al salvataggio di ostaggi, non mancano nemmeno missioni in cui recuperare campioni biologici da trasportare al sicuro entro il tempo limite, dando vita a furiose fughe sui tetti o tra le strade di Gotham, a bordo della Batcycle.
Il tentativo degli sviluppatori, in questo senso, può dirsi riuscito, nonostante alla lunga, come è comprensibile del resto, si finisca per guardare a questo tipo di attività come ad uno stuzzicante riempitivo utile per accumulare risorse ed esperienza.
Fortunatamente, varietà e brillanti idee di design non mancano nemmeno nelle quest principali, operazioni notturne, ovviamente, che spesso prevedono l’infiltrazione in edifici e scenari ben delimitati. Esattamente come in Arkham Knight, se all’aperto ci si gode l’atmosfera, l’aria sulla faccia mentre si scala un palazzo dopo l’altro e la casualità di imbattersi in un cittadino in pericolo, al chiuso emerge il level design sia nella realizzazione di arene che consentono ed incentivano l’infiltrazione silenziosa, sia in sezioni più tortuose dove l’esplorazione può condurre a qualche succoso sbloccabile.
Ovviamente, qualunque sia il vostro approccio alla partita, di tanto in tanto sarete costretti a menare le mani. Torna il sistema di combattimento classico della saga, il buon vecchio Freeflow Combat, dove si schiva con tempismo, si colpisce utilizzando per lo più un solo pulsante, si attivano eventualmente tecniche speciali, barra permettendo, e si creano diversivi con attacchi dalla distanza. Rispetto al passato, insomma, anche da questo punto di vista cambia molto poco, non fosse che i vecchi gadget di Batman, come detto, sono qui sostituiti da mosse particolarmente efficaci in determinate situazioni e, spesso, contro determinati nemici.
Neanche a dirlo, proprio in queste missioni più complesse e strutturate si palesa la diversità del quartetto di eroi. Nulla vi impedirà mai di utilizzare un personaggio rispetto ad un altro, tanto più che i punti esperienza sono condivisi e grazie ai pratici, ma non sempre chiarissimi, menù potete facilmente potenziare l’equipaggiamento, crearne di nuovo e spendere i punti abilità accumulati. In base al membro della Batfamiglia sul campo, tuttavia, si creeranno, e di contro si elimineranno, specifiche possibilità. Solo per fare un esempio pratico, Batgirl non mena forte come Cappuccio Rosso, ma è in grado di disabilitare per una manciata di secondi le telecamere di sicurezza. Dal canto suo, Robin non è agile e reattivo quanto Nightwing, ma se volete agire nell’ombra, senza farvi beccare, è certamente la scelta migliore che possiate fare.
Nessun personaggio è più forte dell’altro, né uno specificatamente più indicato di un altro per un determinato compito. Di sicuro però, in base alle vostre preferenze e abilità, vi troverete più a vostro agio con un supereroe piuttosto che con un altro.
A rendere il tutto ulteriormente più piacevole ci pensa anche una trama degna di questo nome
Nella diversificazione degli eroi, pur accumunati da un combat system assolutamente similare, Gotham Knights dà sicuramente il suo meglio, feature che si fa apprezzare tanto più nel multiplayer cooperativo online, che consente fino a quattro utenti di darsi manforte vicendevolmente nei pattugliamenti della metropoli. Al di là di mosse effettuabili in combinazione, tutte piuttosto divertenti da sfruttare ed utilizzare, eseguire eliminazioni silenziose coordinate, disabilitare sistemi di sicurezza, mentre un alleato mette al tappeto qualche guardia, prendere parte a furiose e caotiche risse, regala più di qualche soddisfazione e proietta idealmente l’utente all’interno di uno dei tanti film supereroistici ammirati in questi anni.
Sempre in ambito di grandi ritorni, inoltre, torna la Batvista utile sia per tracciare i nemici oltre le pareti ed ostacoli, sia per individuare gli indizi in quelle parti d’avventura in cui vi verrà chiesto di analizzare una scena del crimine, evidenziando prove e selezionando le prove più utili alla risoluzione del caso di turno.
A rendere il tutto ulteriormente più piacevole, infine, ci pensa anche una trama degna di questo nome, un intreccio in cui non mancano colpi di scena e in cui le peculiarità caratteriali di ogni protagonista, tra cui spicca anche l’immancabile Alfred, spiccano e si confrontano di continuo con la pesante eredità piombatagli addosso all’indomani della morte di Batman. Anche i villain che si alternano sullo schermo non hanno nulla da invidiare a quelli apprezzati nella serie di Arkham. Per merito di una buona regia e di più che discrete animazioni facciali, senza considerare la marea di dettagli distribuiti tra gli scenari, i numerosi documenti consultabili nel menù e la mezza infinità di camei e citazioni, Gotham Knights vanta un’ottima trama, piacevole ed interessante dall’inizio alla fine.
Visti i tanti pregi, dunque, perché non stiamo parlando di un capolavoro? Alla produzione Warner Bros. Interactive Entertainment manca la cura per il dettaglio, una mancanza di pulizia, nel gameplay e non solo, che sporca ed influenza negativamente l’esperienza.
Graficamente, per esempio, il colpo d’occhio è notevole. Modelli poligonali, effetti luce, animazioni è tutto convincente, finché non ci si accorge che il tutto si muove a soli 30fps, standard che inizia ad essere visibilmente fastidioso, soprattutto dopo due anni di “next-gen” che ci aveva quanto meno abituati alla possibilità di selezionare la frequenza del frame-rate. Il combat system funziona alla grande, ma di tanto in tanto ci si incastra su qualche superficie, con la telecamera che perde il suo altrimenti perfetto allineamento. Esplorare Gotham City è piacevole, ma l’impossibilità di saltare liberamente, il rampino che sceglie con fin troppa arbitrarietà su quale superficie attaccarsi e le terribili sezioni sulla Batcycle, che sembra proceda a cinquanta chilometri orari costanti, soprattutto alla lunga concorrono a rendere frustrante lo spostamento da una missione all’altra. Eliminare ogni avversario senza farsi beccare regala enormi soddisfazioni, ma non è raro farsi beccare per colpa del sistema di controllo che in alcune situazioni mal interpreta i comandi impartiti.
Non c’è nulla di realmente grave, insomma, quanto tanti piccoli dettagli che finiscono per mortificare le grandi ambizioni della produzione Warner.
Gotham Knights, dicevamo poco sopra, è un po’ come la metropoli in cui è ambientato: bello, ma con qualche problematica tutt’altro che secondaria. Il gioco è divertente e non mancherà di appassionare i fan dei supereroi DC, ma bisogna accettare qualche compromesso. Graficamente si presenta bene, ma paga lo scotto dei 30fps che, soprattutto in alcune situazioni, rende difficile tenere sotto controllo l’azione. Il combat system è lo stesso degli Arkham di Rocksteady e si diversifica effettivamente attraverso i quattro personaggi di cui potrete vestire i panni, ma ogni tanto si perde qualche input. La città è bellissima da vedere e custodisce molti segreti, missioni secondarie, sbloccabili, ma il rampino ogni tanto manca il bersaglio, mentre la Batcycle non regala alcuna emozione, solo tanta noia. Trama e personalizzazione di Batgirl, Nightwing, Cappuccio Rosso e Robin invece, convincono appieno. Soprattutto giocare con i potenziamenti e l’estetica delle tute degli eroi regalerà tanta gioia ai fan di lungo corso. Gotham Knights, in sostanza, è un titolo consigliatissimo ai fan della Batfamiglia. Gli altri, o chi semplicemente sperava di ritrovare la stessa magia dei vecchi Arkham, resteranno lievemente delusi, pur trattandosi di un gioco divertente e più che solido, per quanto imperfetto. Potete acquistare Gotham Knights sullo shop online di GameStop! |