16 Giu 2016

Gran Turismo Sport – Anteprima E3 2016

Los Angeles – Dopo una lunga serie di silenzi e progetti non finiti benissimo, Polyphony Digital ritorna per portare un nuovo capitolo della serie Gran Turismo, che però non segue la classica denominazione crescente. Gran Turismo Sport è infatti un titolo totalmente nuovo, creato appositamente per segnare un distacco col passato e portare sia i fan che i nuovi seguaci all’interno della simulazione più realistica di sempre. Gran Turismo è del resto uno dei capisaldi di PlayStation, che ha caratterizzato in modo significativo il percorso delle console fin dai tempi della prima console.

Nel 2016, e con l’ombra di una nuova console in arrivo, Gran Turismo Sport può essere davvero un validissimo modo per ricominciare e riappropriarsi di tutti i fan che si sono persi nel tempo. Su PS4, del resto, lo sviluppo è stato decisamente più facile rispetto alla console precedente di Sony, come detto proprio dagli sviluppatori. Gran Turismo Sport è stato mostrato in modo iniziale qualche settimana fa a Londra, dove lo sviluppo è stato dichiarato soltanto al 50%.

In un breve incontro con Kazunori Yamauchi, abbiamo avuto un discreto quantitativo di informazioni riguardo Gran Turismo Sport, che si appresta ad essere il baluardo della simulazione su PS4 ed eventuali dispositivi futuri. Nessuna parola è stata spesa sulla prossima console di Sony, ma l’argomento PlayStation VR è stato toccato in modo approfondito e con grande apertura ai dettagli, come se il team di sviluppatori fosse ben lieto di accogliere una tale tecnologia nel proprio studio.

L’ultima volta che Gran Turismo Sport si è mostrato agli occhi dell’Internet è stato a Londra, con uno status dello sviluppo pari al 50%. Rispetto alla build mostrata in Inghilterra, i progressi sono visibili fin da subito: Yamauchi è infatti molto chiaro nell’elencare quale sia il percorso intrapreso dagli sviluppatori per lavorare in maniera certosina ed uniforme sul gioco, andando a parlare sia della costruzione dei circuiti che della grafica globale di Gran Turismo Sport.

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Rispetto all’evento di Londra, la qualità grafica è salita visibilmente, con maggiori dettagli sulla carrozzeria delle automobili ed un’attenzione estrema per riflessi e luci: sia sotto il Sole che in galleria, ogni curva o punto luminoso della vettura viene colpito armoniosamente dagli effetti di luce, con dettagli che difficilmente si sono visti nei giochi concorrenti. Ciò che però desta ancora dubbi è la gestione delle ombre, che sembrava già piuttosto approssimativa nel trailer mostrato a Londra: da questo punto di vista, pochi, se non addirittura zero, progressi sono stati compiuti, poiché le ombre proiettate dalle vetture sono ancora colme di enormi pixel, farinose e grossolane.

Con questa presentazione non è stata comunicata alcuna percentuale per lo sviluppo, ma è indubbio che c’è ancora molto lavoro da fare. L’aspetto che invece già esalta è la fisica dei tracciati, molto simile a quella già provata in Assetto Corsa: affinchè Gran Turismo Sport sia un vero gioco di simulazione competitivo, è necessario che le auto non siano semplicemente delle masse di poligoni sguscianti su un piano regolare, ma che i tracciati abbiano tutte le asperità della controparte reale e che le sospensioni delle vetture rispecchino nel modo più realistico la fragilità della guida ad alta velocità.

Guidando con un set dotato di volante PlayStation, abbiamo potuto godere dell’intera esperienza descritta qui sopra, utilizzando il perfetto binomio BMW / Nürburgring. Da un certo punto di vista, Gran Turismo Sport è un gioco molto “gentile” con chi ha in mano il controller: gli errori di guida e le traiettorie errate non vengono puniti severamente come in Forza Motorsport o Project CARS, quindi si è molto più improntati ad assumere una guida scorretta e spericolata. Anche utilizzando una vettura con trazione posteriore, andare in testacoda è stato praticamente impossibile, a meno che non si vada beatamente ad abbracciare il guard-rail.

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La schermata di gioco è relativamente spoglia nella parte superiore, ma completamente disseminata di informazioni in quella inferiore, tra velocità, minimappa e statistiche della vettura. Nella build provata, la qualità grafica delle auto è veramente eccezionale, ma quella ambientale richiede ancora una maggiore pulizia e lo sfruttamento di tutte le potenzialità del gioco: ad esempio, le textures degli alberi venivano caricate fino a pochi metri dalla visuale, quindi il popup dell’alta risoluzione era molto visibile durante l’intera esperienza di guida.

Se si vuole però la massima qualità grafica, allora è tempo di aprire la Photo Mode e creare i propri scatti preferiti, utilizzando gli sfondi già presenti e posizionando le auto a piacimento. Qui è anche possibile conoscere praticamente tutte le informazioni della vettura, per una vera enciclopedia che farà rabbrividire i fanatici del minimo dettaglio.

Per parlare di Gran Turismo Sport, Yamauchi ha voluto però guardare al passato. Il team di sviluppatori ha infatti faticato per creare titoli su PS3, poiché la console in questione era veramente un boccone amaro da ingoiare. L’architettura di PS4 è invece molto più adatta per dare forma ai progetti del team: la loro motivazione è stato il calore dei fan, che non si sono risparmiati feedback, sia positivi che negativi, per plasmare poi il gioco finale.

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A proposito di questo, Yamauchi si è soffermato sulla questione del Dynamic Weather, sollevata dalla community e scansata più volte dagli sviluppatori. Gran Turismo 5 e Gran Turismo 6 ne erano dotati e ciò aveva portato ad un grave calo delle performance, in favore di una maggiore dinamicità del gioco. Lo stesso discorso è applicabile anche al danno delle vetture, mai introdotto nella serie.

L’assenza del Dynamic Weather è applicabile a scelte di game design: sarebbe stata una sfida troppo grande e avrebbe probabilmente distolto troppo lo sguardo degli sviluppatori, concentrati maggiormente nel portare la simulazione estrema e meno interessati nel creare un’ambientazione dinamica. Yamauchi ha voluto essere piuttosto chiaro: una gestione tale dell’ambiente va bene in Minecraft, ma non in Gran Turismo.

Come ultima cosa, il focus è caduto sulla realtà virtuale, già provata dal team di Polyphony Digital in Gran Turismo 6 con Oculus. Questa volta il dispositivo scelto è ovviamente PlayStation VR, che accoglierà Gran Turismo Sport per portare i giocatori in una simulazione ancora più intensa: la grafica sarà ovviamente sacrificata leggermente, in favore di una immersione totale nella guida. Yamauchi è sembrato molto aperto al discorso della realtà virtuale, specificando che PlayStation VR è soltanto un dispositivo di output differente rispetto alle televisioni, ma ugualmente interessante e frontiera della prossima generazione nel gaming.

La simulazione estrema di Gran Turismo ricomincia su PS4.

Quanto visto finora di Gran Turismo Sport sembra essere molto positivo, sia per il notevole balzo di qualità dalla presentazione a Londra, sia per la chiarezza con cui gli sviluppatori hanno voluto rispondere ai dubbi dei giocatori. Era importante far sentire la propria presenza con un colosso come Forza Motorsport dietro alle spalle, cresciuto molto durante questi anni ed in grado di minare le fondamenta di un caposaldo come Gran Turismo. Nonostante il bisogno di pulizia nella grafica ambientale, Gran Turismo Sport promette di migliorare ulteriormente nel futuro più vicino e monopolizzare l’attenzione degli amanti dei simulatori su PS4.

E3 - 2016 - Anteprime