GRID Legends

GRID Legends – Recensione

Per l’uscita di GRID Legends (lo trovate anche sullo shop online di GameStop), Electronic Arts ha certamente commesso un errore di valutazione che potrebbe risultare fatale alla sua produzione. L’estrema vicinanza dell’esordio del gioco a quello di Gran Turismo 7, il cui debutto è previsto per il prossimo 4 marzo, è un fattore che certamente minaccia le ambizioni di un racing arcade a cui, come vedremo, non manca (quasi) nulla per fare breccia nei cuori degli appassionati del genere.

Tra chi, dovendo scegliere, opterà per il nuovo capitolo della ben più rinomata serie di Polyphony Digital, e la probabile eventualità che critica e social, nei giorni a venire, catalizzeranno le loro attenzioni soprattutto su Gran Turismo 7, il rischio che GRID Legends passi in sordina è reale, palpabile, ben più che una semplice e lontana ipotesi.

Eppure, nonostante questo pericolo, Codemasters ha fatto il suo dovere, impacchettando un racing dalle tinte arcade estremamente divertente e a tratti sorprendente, nonostante qualche sbavatura.

Come ci hanno fatto intendere i trailer pubblicati nei mesi precedenti al lancio, GRID Legends punta forte su una modalità carriera quanto mai curata sotto il profilo narrativo. Sebbene il menù principale faccia di tutto per disorientare l’utente, primo dei difetti del gioco, avviata la prima stagione vi ritroverete nei panni dell’anonimo Pilota 22, chiamato, insieme alla compagna di squadra Yume Tanaka, a risollevare le sorti del Team Seneca, scuderia con le spalle al muro e costretta ad una difficile rimonta se non vuole chiudere i battenti.

L’intera competizione, composta da numerosi eventi a cui prenderete parte in prima persona e altri che invece si svolgono senza il vostro diretto coinvolgimento, si protrae in un contesto totalmente astratto, in cui l’andamento non è in alcun modo legato a classifiche specifiche, né si snoda nelle ormai consuete fasi di settaggio e potenziamento delle auto in proprio possesso tra una competizione e l’altra.

Nonostante una tale progressione appiattisca, di fatto, l’esperienza, la sequela di gare è scandita da scene d’intermezzo in live action ben dirette e realizzate, grazie anche alla partecipazione di attori perfettamente calati nel ruolo, tra cui vale la pena sottolineare la presenza del talentuoso Ncuti Gatwa, già visto all’opera nell’apprezzata serie TV Sex Education di Netflix.

Sviluppandosi come una sorta di documentario sulla stagione del Team Seneca, con tanto di sguardi in macchina dei protagonisti coinvolti, che fanno tanto The Office, ciò che la modalità toglie in termini prettamente ludici lo restituisce con un alto grado di coinvolgimento, vista anche la presenza di alcuni momenti piuttosto drammatici e toccanti, che vi faranno empatizzare soprattutto con la già citata Yume Tanaka.

Si gareggia per arrivare sempre primi, certo, ma soprattutto per vedere dove va a parare la rivalità con la scuderia avversaria, ovviamente capitanata da un manager e da un pilota senza scrupoli.

GRID Legends non manca di nulla in termini di opzioni disponibili

Terminato quello che può definirsi a tutti gli effetti un lungo e articolato tutorial, impiegherete quasi cinque ore per completare la stagione tra le fila del Team Seneca, GRID Legends si spiega nella sua interezza dandovi modo di creare una scuderia tutta vostra, con cui, di fatto, prenderete parte a qualsiasi altra gara, torneo o evento online disponibile.

Purtroppo, una volta liberi di selezionare la voce che più vi aggrada dal menù, vi accorgerete che anche in questo caso la progressione dell’esperienza non è stata calibrata a dovere, complici schermate che non indirizzano e focalizzano l’attenzione dell’utente. Sebbene qualsiasi evento completato concorra ad aumentare il capitale che vi permetterà di potenziare le auto, così come ogni gara a sbloccare nuove vetture e campionati, le sezioni di GRID Legends sembrano svilupparsi in via del tutto indipendente. Manca coesione, non esiste alcuna sequenza precisa da seguire per assicurarsi la partecipazione a competizioni sempre più difficili o l’ottenimento di bolidi sempre più potenti.

Per farla breve, sarete sostanzialmente abbandonati a voi stessi, costretti ad orientarvi tra menù tutt’altro che user friendly, privi di un reale obiettivo finale da raggiungere.

Nonostante questa evidente pecca, a GRID Legends non manca davvero nulla in termini di opzioni disponibili. Da pesanti camion, ad agilissime auto elettriche, passando per affascinanti hot hatch e potenti Gran Turismo, il roster di auto tutte su licenza, siamo intorno al centinaio, è variegato e ampio quanto basta. Lo stesso può dirsi per il numero di tracciati, 130 in tutto, in cui si può gareggiare anche sotto una pioggia battente o con la neve ad occupare le zone lontane dalla traiettoria ideale. Nel garage, come già anticipato, si possono potenziare le vetture acquistate, a patto di averle utilizzate a sufficienza, o personalizzarle esteticamente, grazie all’ottimo editor per le livree. Oltre ai campionati proposti dallo stesso software, il numero di eventi disponibili anche in questo caso supera la centinaia, si possono imbastire gare personalizzate in brevi passaggi e non manca ovviamente l’online allargato fino a 22 partecipanti.

Nelle numerose prove effettuate, nonostante un matchmaking non fulmineo (anche a causa di server relativamente spopolati, come è normale che sia in gioco che deve ancora debuttare ufficialmente), il netcode non ha mai dato alcun tipo di problema, garantendo partite coinvolgenti, divertentissime, spesso decise all’ultima curva.

Buona parte del merito, in questo senso, spetta ovviamente all’ottimo gameplay architettato da Codemasters, ormai maestra nel confezionare racing game dalle tinte fortemente arcade. Per chi cerca una sfida degna di questo nome, il consiglio è quello di impostare sin dal primo avvio il livello di difficoltà superiore a quello standard, eventualità che vi farà apprezzare maggiormente un’intelligenza artificiale che non si farà scrupoli a fare a sportellate per difendere la propria posizione, soprattutto se vi dimostrerete aggressivi per primi e poco accorti al rispetto della distanza di sicurezza.

GRID Legends

Per quanto riguarda il sistema di guida, GRID Legends si pone a metà strada tra Forza Horizon e Gran Turismo. Frenare prima di una curva è fondamentale, ma guai ad adottare uno stile troppo pulito, poco efficace per affrontare le curve veloci, ma anche per conquistare qualche posizione in mezzo al traffico. Anche con buona parte degli aiuti disattivati, difficilmente le auto soffrono di sovrasterzo, sebbene in condizioni di pioggia o neve è necessario procedere con più attenzione. Proprio a questo proposito si registra anche il buon lavoro del motore fisico, che oltre a gestire con coerenza il grip e lo slittamento dell’auto, si comporta quasi sempre bene anche nei contatti con le altre auto. Di tanto in tanto, capita di assistere ad un irrealistico ribaltamento degli avversari e nei mezzi a ruote scoperte non mancano casi di bad collision, ma in generale c’è poco di cui lamentarsi.

Lievemente più controverso il discorso per quanto riguarda la riproduzione dei danni meccanici, attivabili (e disattivabili) tramite la relativa voce nel menù. Tendenzialmente, in pieno rispetto con il mood della produzione, le vetture tendono a restare integre, anche dopo urti piuttosto violenti. Occhio a non esagerare, tuttavia. Un paio di frontali sono più che sufficienti per costringervi al ritiro e danneggiando sospensioni e pneumatici faticherete non poco a tenere in pista il mezzo.

L’anima arcade è ben espressa dal rewind, ormai standard del genere, che nelle partite online si tramuta in un utile respawn istantaneo in pista, feature da utilizzare con parsimonia visto il numero di utilizzi permessi piuttosto limitato.

GRID Legends si fa apprezzare anche con un volante

Testato su PlayStation 5, GRID Legends non fa un grande utilizzo delle caratteristiche uniche del DualSense. La vibrazione non restituisce affatto le asperità della pista, limitandosi a farsi sentire negli urti o nei cambi di marcia. Anche i dorsali non offrono alcun tipo di resistenza, scelta che non rappresenta di per sé un difetto, pensiamo soprattutto al competitivo dove la feature rappresenta più un ostacolo che un vantaggio.

Nonostante l’anima arcade, il gioco si fa apprezzare anche con un volante. Lo abbiamo provato con un Logitech G923 TRUEFORCE e, nonostante anche in questo caso il feedback non ci abbia particolarmente impressionato, per usare un elegante eufemismo, ci siamo divertiti alla grande, apprezzando ancor di più lo stile di guida che premia l’aggressività, ma non si concede eccessivamente a repentine e violente sterzate per mettere continuamente l’auto di traverso.

Un plauso va anche alla grafica. Sebbene in termini di dettaglio non ci ha stupiti, GRID Legends fa della solidità del frame rate la sua ragione d’essere. Altalenante, invece, il comparto sonoro. Ottima la soundtrack con pezzi che pescano a piene mani da diversi generi. Solo sufficienti gli effetti, spesso e volentieri fagocitati da un non perfetto bilanciamento dei livelli, ad appannaggio della musica.

Conclusioni

GRID Legends è un valido racing arcade. Il maggior pregio della produzione è ovviamente da ricercarsi nel sistema di guida che si pone a metà strada tra quello di un qualsiasi Forza Horizon e Gran Turismo. Nonostante qualche piccola titubanza del motore fisico, la produzione elargisce un divertimento immediato, frutto di un gameplay facile da apprendere, che comunque pone diverse sfide a chi imposta i livelli di difficoltà maggiori.

Controverso il giudizio generale sulle modalità. Se il vastissimo parco auto e il gran numero di tracciati rendono la situazione più digeribile, resta l’amaro in bocca per una carriera narrativamente convincente, ma effimera sul piano della progressione. Mal gestite anche le altre voci del menù. Non manca nulla, compreso un ottimo multiplayer online allargato a 22 partecipanti, ma si sente l’assenza di un chiaro e preciso obiettivo a cui aspirare.

GRID Legends è insomma racing più che discreto, mortificato da una progressione poco a fuoco. Vi appassionerete alle sorti del Team Seneca e certamente spenderete diverse ore in pista, ma se vivete i videogiochi sempre a caccia di qualcosa da sbloccare o di un obiettivo da raggiungere, GRID Legends potrebbe deludervi.

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