I rumor e le tante anticipazioni degli ultimi mesi, a dirla tutta, ci hanno rovinato il piacere della sorpresa. Sapevamo già da tempo che nella pentola di Rockstar Games stesse bollendo qualcosa; mesi fa il nuovo capitolo della fortunata serie di GTA era stato vittima di una fuga di notizie e video trafugati da un hacker; proprio un paio di giorni addietro, per l’appunto, Bloomberg aveva preannunciato che presto ci sarebbero state novità in questo senso.
Siamo arrivati insomma preparati all’annuncio che Rockstar Games ha pubblicato sul proprio sito, e su X, ieri pomeriggio, 8 novembre. Per chi si fosse perso la notizia, prontamente riportata sul nostro sito, probabilmente costretta dall’evoluzione degli eventi delle ultime ore, la casa di sviluppo con sede a New York ha dichiarato che nei primi giorni di dicembre svelerà ufficialmente il nuovo capitolo della sua apprezzata serie con un trailer.
Dal comunicato, consultabile in originale qui, si evincono due dettagli interessanti.
Next month marks the 25th anniversary of Rockstar Games. Thanks to the incredible support of our players worldwide, we have had the opportunity to create games we are truly passionate about. pic.twitter.com/YaAxRVfZGe
— Rockstar Games (@RockstarGames) November 8, 2023
Il primo riguarda appunto la potenziale data di reveal. Rockstar Games si è ben guardata dallo specificare un giorno preciso, strategia simile, a ben vedere, a quella utilizzata da Sony con la nuova PlayStation 5, momentaneamente prevista tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Se nel caso del publisher nipponico la scelta si può giustificare con la ferrea intenzione di non far scemare eccessivamente l’interesse verso il vecchio modello, i cui esemplari già distribuiti rischiano di restare invenduti, se non a seguito di forti ribassi, con il nuovo GTA una simile decisione può essere compresa, e potenzialmente ben interpretata, intrecciandola con la celebrazione dei prossimi The Game Awards.
L’evento condotto da Geoff Keighley, difatti, si terrà nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, rappresentando una data potenzialmente coerente con quanto affermato da Sam Houser nel suo comunicato. Potremmo quindi ipotizzare una World Premier, per scimmiottare uno slogan ormai in voga in un certo tipo di eventi, di un certo peso, capace di dare una bella spinta in termini mediatici ai The Game Awards.
Al tempo stesso, tuttavia, non è mai successo che Rockstar Games si appoggiasse ad eventi così specifici per fare comunicazione, preferendo fiere di settore o, come in questo caso, comunicati pubblicati in primis sul proprio sito.
Proprio il successo di Fortnite potrebbe rappresentare il modello che Rockstar Games intende perseguire con il prossimo GTA
Non è così improbabile che la strategia adottata sarà una sana, equilibrata e doppiamente utile via di mezzo: un teaser ai The Game Awards, il trailer vero e proprio qualche giorno dopo. Ciò farebbe sicuramente contento Geoff e al tempo stesso consentirebbe un’ulteriore crescita delle azioni di Rockstar Games, che hanno già fatto segnare discreti guadagni solo con il comunicato di ieri, 8 novembre.
Poco sopra, tuttavia, accennavamo ad un altro dettaglio interessante che si evince leggendo bene tra le righe dell’annuncio. Sam Houser si guarda bene dal parlare esplicitamente di GTA VI. Si limita a citare un generico nuovo capitolo. Senza dare troppo adito ai rumor di qualche mese fa, che volevano l’avventura ambientata nuovamente negli Stati Uniti, sorretta da una coppia di criminali conclamati, questo dettaglio apre inevitabilmente a diverse speculazioni.
La meno probabile, a dirla tutta, vuole che a breve avremo a che fare con uno spin-off sulla falsariga di Vice City e San Andreas. In questi lunghi anni di congetture e anticipazioni, si è parlato spesso di un sequel dell’avventura con protagonista Tommy Vercetti, ma anche di un capitolo che in qualche modo riprenda l’ambientazione, e alcuni personaggi, di GTA V con ulteriori contenuti, luoghi da visitare e quant’altro. La cosa ha indubbiamente senso e giustificherebbe il momentaneo mistero sull’assenza del numero, o di un qualsiasi altro riferimento sul titolo dell’episodio.
C’è tuttavia un’altra possibilità. Per spiegarla meglio, ci avvarremo di due piccoli esempi. Forza Motorsport, che potete acquistare sullo shop online di GameStop, è da poco tornato con un capitolo appunto privo di numeri, sottotitoli e quant’altro, che nelle intenzioni degli sviluppatori avrà un ciclo vitale ampissimo, grazie a costanti, continui, puntuali aggiornamenti. Lo stesso Fornite, ci ha abituati da anni ormai ad un gioco che non conosce sequel, ma stagioni, un titolo sempre uguale a sé stesso, eppure in continua evoluzione.
Proprio il successo della produzione di Epic Games potrebbe rappresentare il modello che Rockstar Games intende perseguire con il prossimo GTA. Che non sarà né VI, né Vice City II. Semplicemente GTA, perché destinato ad un’infinita e inarrestabile espansione. In altre parole, un game as a service.
Ci rendiamo conto che una simile dichiarazione potrebbe scatenare il panico nelle frange più intransigenti e tradizionaliste del pubblico. Non è poi troppo sbagliato avere il timore che la produzione Rockstar Games possa in qualche modo inseguire la scia di titoli controversi, sotto certi aspetti beninteso, come Geshin Impact, ma anche lo stesso Destiny 2, ormai inesorabilmente destinato a spegnersi un poco alla volta.
Eppure, se c’è un publisher che può avere la forza, creativa e monetaria, per impedire lo sfruttamento di certe pratiche di business e al contempo mantenere quella freschezza creativa necessaria per innovare e rinnovare con una certa cadenza un GaaS, quello è certamente Rockstar Games.
Le prove che il prossimo GTA possa essere l’ultimo GTA, inteso come un capitolo che potrà espandersi sia in single player che soprattutto online, per un notevole lasso di tempo almeno, sono un po’ ovunque. Tanto per cominciare la lunghissima gestazione di questo episodio, tempo necessario per gli sviluppatori per creare un motore grafico e fisico malleabile quanto basta per reggere all’impatto degli anni in cui dovrà restare in servizio. Inoltre, non va assolutamente sottovalutata l’acquisizione, di ormai qualche mese addietro, di Cfx.re, team che riunisce la più grande community di roleplay di GTA 5. Da questo punto di vista è evidente che Rockstar Games abbia tutte le intenzioni di crearsi, acquistandolo in questo caso, il giusto know how per mantenere viva la fanbase che giornalmente, nelle intenzioni del publisher, dovrà riversarsi sui server, desiderosa di provare le novità, confrontarsi con le nuove missioni, testare con mano l’ennesima espansione.
Infine, non va sottovalutato l’andamento del mercato. I GaaS, non sempre con successo sia chiaro, sono comunque cavalcati con sempre più insistenza e persino Sony, per volere del dimissionario Jim Ryan, ha acquisito Bungie proprio con l’intento di investire in questo genere di giochi.
Al di là delle novità di gameplay, dei protagonisti, del periodo e del luogo in cui si svolgerà la nuova avventura, di questo GTA bisognerà prima conoscerne la natura. La sensazione, in ogni caso, è che difficilmente avremo a che fare con un capitolo che rinuncerà alla componente online, ma che anzi vedrà una costante evoluzione nel tempo. Il successo di GTA Online, del resto, è evidente, reale catalizzatore che ha permesso a Rockstar Games di vendere più di 180 milioni di copie di GTA V.
In ogni caso, manca ormai davvero pochissimo. Ai The Game Awards o subito dopo, sapremo di che pasta sarà fatto il prossimo GTA e se, in un modo o nell’altro, questo sarà davvero l’ultimo capitolo della serie.
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