Una delle critiche che i giocatori muovono verso i simulatori di guida è la presunta bassa difficoltà e intelligenza dei piloti virtuali. Tutti si sentono velocissimi e imbattibili, tanto da bersagliare gli sviluppatori con commenti di vario tipo. La verità però è un’altra, legata non tanto alla bravura degli avversari governati dal computer, bensì alla quantità di aiuti utilizzati per restare in pista.
La maggior parte dei giocatori si ferma infatti alla superficie di un simulatore, sfruttando gli assist che si vedono comunemente anche sulle strade: controllo della trazione, cambio automatico, ABS e simili contribuiscono a rendere l’esperienza di gioco accessibile a tutti, ma bloccano a loro volta il vero divertimento, portato non dalla possibilità di superare 20 vetture in curva 1, ma dalla sfida che ogni giro può rappresentare.
Non a caso, una gran quantità di acquirenti di Assetto Corsa ha abbandonato il gioco per preferire esperienze più arcade, ignari di cosa avrebbero avuto davanti. Cari miei, la vera simulazione non è dolce come una fetta di torta, è una continua badilata nelle gengive, ma a noi piace così.
Indice degli assist:
Lunga vita dunque ai simulatori giocati senza aiuti alla guida. L’unico ostacolo è psicologico, portato avanti dalla convinzione che sia troppo difficile disattivare gli assist e che quindi non si sia capaci. Eppure, nessuno nasce con il totale controllo di una vettura, quindi si può benissimo imparare col tempo.
Il sottoscritto, ad esempio, era un convinto utilizzatore degli aiuti, ma la voglia di imparare qualcosa di nuovo e di capire come sopravvivere senza assist ha prevalso qualche anno fa. Il processo è stato lungo, ma alla fine ha pagato e consente di trarre il massimo divertimento da ogni gioco di guida. Giocare senza assist richiede molto tempo e parecchi giri su tutti i circuiti, in un viaggio dove si prendono parecchie badilate sulle gengive.
L’importante è non perdersi d’animo e continuare ad allenarsi, senza cadere nella tentazione di riattivare qualche assist. Alla fine sarete ben contenti dei risultati, questo è garantito.
Qualche termine tecnico che verrà utilizzato in questa guida:
- Sovrasterzo: perdita di aderenza nelle ruote posteriori di una vettura, causato da una sterzata troppo brusca in entrata di curva o, più spesso, da un’accelerazione troppo violenta in uscita di curva. La conseguenza è un testacoda.
- Sottosterzo: perdita di aderenza nelle ruote anteriori di una vettura, causato da una velocità troppo alta in entrata o in percorrenza di una curva. La conseguenza è un’uscita dalla traiettoria ideale verso l’esterno del tracciato.
- Force feedback: sistema che simula la reazione di un volante nelle varie situazioni di sterzata, oltre a ricreare la sensazione delle asperità dell’asfalto.
- Punto di frenata: limite entro il quale è possibile frenare abbastanza per entrare in curva senza bloccare i freni.
- Punto di corda: punto della curva da percorrere ipoteticamente per avere una traiettoria ideale e iniziare l’accelerazione in uscita. Non è detto che coincida con l’esatta metà della curva.
- Controllo della trazione (TC): sistema elettronico che evita il pattinamento delle ruote in accelerazione, riducendo così il sovrasterzo e rendendo più stabile la vettura.
- Sistema di anti-bloccaggio dei freni (ABS): sistema elettronico che evita il bloccaggio dei freni e dunque delle ruote in frenata.
- Deportanza: forza diretta verso il basso che consente alle vetture di essere “schiacciate al suolo” e avere maggiore aderenza nelle curve ad alta velocità. Un’alta deportanza aumenta l’aderenza, ma riduce la velocità massima e viceversa. Nasce dall’azione degli alettoni, costruiti appositamente per creare carico aerodinamico e generare così deportanza, conosciuta in inglese come downforce.
In questa guida vedremo dunque quale approccio seguire per cancellare in ordine graduale gli aiuti disponibili. Il metodo funziona ovviamente sia con un setup da guida che con un joypad: quasi ognuno di noi è infatti abituato ad avere un volante in mano, ma pochi riescono ad imparare la fine arte dell’analogico e dei grilletti quando si parla di sovrasterzo/sottosterzo e trazione.
Come punto di riferimento prendiamo F1 2017, appena arrivato sul mercato e di cui potete leggere la nostra recensione. La motivazione è presto detta: la Formula 1 è una disciplina che non ammette errori e costringe alla precisione in ogni momento, quindi un perfetto allenamento per scoprire i propri limiti. Se riuscirete a tenere a bada una monoposto del genere, probabilmente saprete guidare anche molti altri veicoli.
Frenata assistita
Senza dubbio questo è il primo passo verso una guida senza aiuti. La frenata assistita si attiva quando la velocità in curva è troppo alta, riducendola dunque automaticamente anche se si ha il dito o il piede ancora sull’acceleratore. Utilizzare la frenata assistita è utile all’inizio per capire a quale velocità percorrere una curva, ma diventa presto superflua e controproducente, poiché limita la reattività e il potenziale di un pilota.
La frenata assistita va eliminata il prima possibile, così da capire veramente quanta velocità portare in curva e costringere il pilota ad evitare azioni avventate. Le prime volte andrete probabilmente lunghi in frenata, ma in breve tempo saprete come trarre il massimo dalla potenza di una Formula 1.
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