News 14 Ago 2015

Guillermo Del Toro abbandona il settore videoludico

Ciò smentisce quanto detto poco tempo fa

Sembrava essere “tornato l’amore”, o almeno fino a qualche settimana fa, tra Kojima e Guillermo Del Toro, dopo la cancellazione del nuovo Silent Hills. Secondo le parole del noto regista messicano i contatti con Kojima erano stretti, talmente forti da spingere i due a lavorare a un progetto insieme. Purtroppo per gli appassionati di film come Pacific Rim ed Hellboy nulla di questo avverrà mai poiché Del Toro ha annunciato che non vuole più lavorare a un progetto videoludico.

Non che al maestro non piacciano più i videogiochi o che non provi più nessun tipo di interesse nel settore, è solo che viste le sue ultime esperienze, secondo un’intervista rilasciata a Shack News, si è definito come un albatros (un uccello che in ambiente marinaresco porta sventura e maledizioni quando non lo si rispetta ndr.).

“Sono entrato in THQ (dove ha diretto il survival horror Insane ndr.) ed è andata in rovina. Mi unisco a Kojima-san e lascia Konami.  Dunque ho preso la decisione di non distruggere la vita a qualcun’altro, abbandonando il settore videoludico. Se cambiassi la mia decisione potrebbe esplodere la casa di qualcuno… O qualcosa del genere.”

Del Toro inoltre ha voluto soffermarsi sulla sua esperienza nel settore:

“Ero un apprendista, l’esperienza in THQ mi ha formato in qualche modo, re-inventandomi e facendomi vedere la narrativa sotto un altro punto di vista. Il lavoro in THQ è durato circa 2 anni. E’ stato folle ma ho imparato un sacco di trucchetti e le cose che volevo realmente conoscere le ho apprese. Poi sono andato da Kojima, perchè lui è un maestro in quello che fa, ed è nata una bella amicizia che mi consentirà di apprendere da lui non come collega ma come suo amico… Ma se mi unirò a un altro videogioco scoppierà la terza guerra mondiale

Del toro e kojima

 

Il regista quindi ha annunciato il suo abbandono dal mercato videoludico con un pizzico di autoironia, d’altronde secondo un nostro punto di vista, la colpa non è sua se tanti progetti non sono andati in porto.

Continuiamo a sperare che possa cambiare la sua posizione in merito, basta che ciò non comporti lo scoppio della terza guerra mondiale.


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