News 10 Apr 2014

H1Z1: un sandbox in salsa zombie “diverso”

Un mondo in continua de-voluzione

Inutile negarlo: l’apocalisse zombie rimarrà sempre un argomento che affascinerà il videogiocatore, ma è anche vero che continuare a proporre lo stesso tipo di survival in ogni titolo potrebbe stancare.

E’ proprio qui che fa la sua comparsa H1Z1, nuovo titolo “zombesco” dalle caratteristiche sandbox che promette novità a palate:

“H1Z1 è un free-to-play in cui ogni giocatore potrà decidere la propria posizione di partenza su mappa, per poi esplorare ambienti cittadini e non, in totale libertà. Ciò che rende diverso questo titolo è il fatto di poter costruire strutture di grandi dimensioni per il contenimento di nemici o animali, produrre armi per la difesa personale, utilizzare veicoli per lo spostamento e cercare risorse per la sopravvivenza in modo molto dettagliato, come mai si è visto in altri titoli survival.”

La qualità maggiore del titolo, a detta di John Smedley, presidente Sony Online Entertainment, è la presenza di un mondo di gioco in continua evoluzione, con migliaia di utenti suddivisi in server dedicati che potranno decidere se fare rinascere l’economia o iniziare una battaglia senza quartiere tra bande di sopravvissuti.

Non ci saranno level-up o abilità particolari, in modo che tutti i giocatori si sentano “sulla stessa barca”, limitati unicamente dalle proprie azioni e dalle proprie scelte: che si voglia tranquillamente tirare su una fattoria per la produzione di cibo e risorse o fare la guerra al mondo intero, starà unicamente al giocatore deciderlo.

“Vogliamo che la nostra versione di “apocalisse zombie” sia totale, ma mantenendo la libertà che questa situazione può offrire. Se volete limitarvi ad uccidere qualsiasi cosa che cammini, viva o morta che sia, potrete farlo, ma le conseguenze saranno vostre.”

H1Z1 è in fase di sviluppo con l’utilizzo del ForgeLight Engine e verrà rilasciato prima su PC, in early access, in data ancora da comunicare, al costo di 20 Dollari circa, con la possibilità di ampliare l’esperienza tramite alcune microtransazioni.

Che ne pensate?

Commenti