Colonia – Gli indie riservano sempre delle sorprese e Haimrik, di BTG Studios, è una di queste: è la novità che non ti aspetti, semplice e al tempo stesso no. Perché non è facile fondere letteralmente il gameplay con la narrazione, condirlo con dark humor e un po’ di drama, animarlo di violenza cartoonish al suo massimo e mescolarvi qualsiasi creatura, umana e non, che popola l’universo fantasy. Haimrik lo fa e ci insegna che con le parole si deve andare molto cauti. Questo action adventure unico nel suo genere e dallo stile particolare, ambientato in tempi medievali, ci mette nei panni del protagonista (Haimrik, appunto), uno scriba che si sforza di costruirsi il proprio spazio in un piccolo villaggio. Un giorno, tuttavia, un misterioso libro cambierà la sua non proprio fortunata vita. Molti giochi basati sulle scelte dialogiche, come la serie Fallout, ci consentono di risolvere buona parte delle difficoltà sfruttando solo le nostre parole, ma non ci era mai capitato di vederne uno dove queste diventano il mezzo fisico, la chiave per superare ogni ostacolo; come se la sua vita non fosse già abbastanza difficile, il nostro sfortunato scriba si troverà catapultato contro la sua volontà in un viaggio per sconfiggere il malvagio re e il suo esercito di Word Warriors. Anche se un po’ di colpa ce l’ha, perché ammettiamolo, chi penserebbe mai di scrivere su un volume misterioso usando il proprio sangue? Haimrik, ovviamente.
Accompagnamolo dunque nella sua avventura, sfruttando il Potere delle Parole per sopravvivere; parole che si rivelano essere le pietre stesse sulle quali Haimrik cammina e che porta alla vita ogni qualvolta ci passa sopra, indipendentemente che lo voglia o meno. Dovremo individuare la parola giusta da attivare per confrontarci con i numerosi nemici che sbarrano il passaggio nei molteplici Word Worlds, superare trabocchetti mortali e risolvere continui puzzle. I toni seppia che abbelliscono lo stile grafico del gioco si tingeranno di rosso ogni volta in cui Haimrik andrà incontro a una violenta e orribile morte: come è successo a noi durante la demo, che ci ha visto affettati in due dai guerrieri nemici, usati come bersaglio vivente per gli arcieri, cadere nel vuoto, ridurci a una poltiglia rossastra dopo essere finiti nelle fiamme e schiacciati dalla clava di un enorme troll. Il drago, se non altro, siamo riusciti a sconfiggerlo senza rimetterci la vita. Come vi abbiamo anticipato, le creature non mancano. Tra loro figura la leonessa Masamba, alleato prezioso per Haimrik, sempre pronta a difenderlo dal pericolo in agguato… quando non è impegnata a tentare di mangiarlo; l’eccentricità dei personaggi si dimostra dunque l’ennesimo punto saldo del titolo BTG.
La narrazione non sarà più la stessa
Dotato di uno stile grafico che ci ha incuriosito fin da subito, accompagnato da una significativa dose di black humor e guidato da un gameplay che nasconde tanto potenziale, Haimrik è stata una delle piacevoli sorprese di questa gamescom e la dimostrazione che i grandi giochi non devono per forza essere “grandi”. Il titolo è previsto per il 2017 e Carlos Rocha, CEO di BTG, ci ha anticipato che sarà rilasciato non solo su Steam ma anche su PlayStation 4. Prepariamoci a far parte della rivoluzione medievale più bizzarra di sempre e a dare una svolta al modo di vedere le parole e le storie. Haimrik è un titolo da tenere d’occhio.