C’è sempre un obiettivo a cui sparare, per non permettere che il giocatore arrivi a provare quella terribile sensazione che si fa chiamare “noia”. La partita è dinamica, cresce di intensità col passare dei minuti e con l’accumulo di Punti Vittoria: conquistando le basi neutre si avranno a disposizione stazioni REQ dove acquistare armi e garage dove chiedere veicoli in prestito. Il prezzo delle armi può essere pagato coi punti forniti dall’uccisione di obiettivi alieni: per questo è importante dare il giusto peso ad ogni cosa che si fa avanti sul campo di battaglia. Focalizzarsi su un solo punto significa disfatta in pochi minuti.
Dopo vari minuti di gioco, la mappa è abitata da giocatori ultra-accessoriati e veicoli in grado di spazzare via ogni forma di vita nel raggio di un chilometro. Coi punti accumulati si può infatti pilotare un Mantis, il robottone stile Gundam già presente (e letale) in Halo 4. A quel punto la squadra in svantaggio può dedicarsi a fare piazza pulita dei nemici alieni, oppure tentare il tutto per tutto e conquistare le basi necessarie per sbloccare quella nemica. Ciò che conta è arrivare per primi a 1000 punti, in un modo o nell’altro.
Paradossalmente, di Halo 5: Guardians si è visto quasi solo il comparto multiplayer, con la storia limitata a pochi minuti mandati in streaming durante la conferenza. Si sa che il combattimento sarà a squadre anche in Campagna, ed è proprio questo che ha portato 343 Industries a ponderare sull’inserimento di Warzone come playlist multiplayer.
Sia la squadra di Locke che di Master Chief saranno interamente gestibili dal giocatore: una scelta che non trova riscontro in nessun altro capitolo di Halo, gioco abituato a missioni in singolo e, raramente, accompagnate da un alleato come l’Arbiter.
È dunque interessante la scelta di proporre questo tipo di combattimento, che potrebbe passare anche ad Halo 6 in futuro: sarebbe carino invece riproporre un’ulteriore beta ai giocatori, ma probabilmente è troppo tardi e i tempi sono già maturi. Resta il fatto che Halo 5: Guardians ha stupito per l’evoluzione del progetto e l’applicazione del team, aiutato anche dai costanti feedback della community.
L’estate è appena cominciata e i giocatori già non vedono l’ora che finisca. Oppure no, dato che mai come ora c’è tempo per dedicarsi ai videogiochi con un ventilatore puntato dritto in mezzo agli occhi. L’autunno però, come ogni anno, si fa sentire e porta con sé i primi veri frutti della next-gen, che nel 2014 non aveva goduto di grandi picchi.
Halo 5: Guardians è uno dei motivi per cui attendere l’autunno e le vacanze natalizie in particolare. Tra la storia entusiasmante che apre nuovi confini nella saga e il multiplayer che offre spunti innovativi c’è veramente da non sapere dove voltarsi per ricevere il miglior intrattenimento. Nel frattempo cominciate pure ad accumulare cioccolata calda e coperte di pile, anche quest’anno le migliori vacanze ce le offre il nostro divano.
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